[raccolta foto] Cyd Charisse

...signore e signori...LE GAMBE!

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    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

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    Bisognerebbe essere lucidi rispetto al presente, e questo è praticamente impossibile, così a sensazione, penso che le generazioni future si rifaranno a quelle icone.
    Anche il presente allora ardeva di una diversa seduzione.
     
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    Sì, prevedere l'evoluzione dei gusti col metro di un'intera generazione è impossibile a chicchessia. Non discuto. La mia perplessità riguarda l'intenzione della retrospettiva: recuperare come? In qualità di icone da cineteca? Da museo della moda? Fattibile. Quello che mi riesce difficile pensare è una sorta di recupero dei presupposti "materiali" da cui "quella" cultura dello spettacolo muoveva. La bruttura umana sempre maggiore a cui la civiltà ipermoderna ci sospinge, è tale da avere come indice di avanzamento il solo incremento della potenza tecnica, che è sempre spossessamento di qualità e capacità intrinseche. Questo, per affascinante che possa risultare sotto il profilo della "volontà di potenza", è inversamente proporzionale alla conservazione delle qualità proprie del "fruitore consapevole". Quel cinema e quell'immaginario, secondo me, rientrano ancora nella categoria dei media "freddi" (per usare la terminologia di McLuhan), che richiedono una certa partecipazione da parte degli spettatori. Forse Visconte riuscirebbe a trarre qualche spunto in più. Io mi limito a dire che il rapporto fra media e pubblico è storico come tutto il resto, perciò cambia con il mutare delle caratteristiche materiali della società. Penso che la nostra non abbia più nulla in comune con quella che stiamo evocando. Solo questo.


    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 21/11/2011, 14:46)
    Bisognerebbe essere lucidi rispetto al presente, e questo è praticamente impossibile, così a sensazione, penso che le generazioni future si rifaranno a quelle icone.
    Anche il presente allora ardeva di una diversa seduzione.

     
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  3. Visconte-dimezzato
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    Vediamo se ci riesco. Gisy tira in ballo il concetto di lucidità che tra l'altro condivido; ma la lucidità è una serpe gravosa che rende particolarmente difficile la vita oggi di chi ne è avvolto. Mi viene in mente un testo di Antonine Artaud intitolato "CSO : Corpo senza organi" in quel testo si cercava una razionalizzazione delle emozioni primigene estrema, ovvero riconoscere i sentimenti par la loro materialità espressiva, un capolavoro concettualmente, certo è che questo purpurì di metamorfosi esegetiche hanno portato Artaud alla deriva, una deriva lucida mi verrebbe da dire, ma la deriva pura e schietta. La lucidità intesa quindi come sensibilità verso lo stato di cose è rappresentata da un risultato spirituale particolarmente complesso, che nella maggior parte delle volte viene visto dal tessuto sociale come una condanna a morte...i miti e le icone rimangono perfettamente in un limbo, ovvero sono rappresentazione fisica di un evento epocale che ha trascinato o trascina migliaia di persone verso la devozione, ma che allo stesso tempo, essendo miti, sono caduti nell'immaginario collettivo dentro un baratro fatto di illusioni, malainterpretazione e chicchessia. Il rapporto tra il mito ed il suo adoratore è un rapporto di sottomissione puro, ovvero emulazione, prostrazione ideologica fatta di concettualismi illusori, è tutto fantastico per me in quanto i miti hanno rappresentato in passato la chiave più profonda per la conoscenza creativa del corpo umano. Quello che si chiede a queste generazioni è troppo, ovvero il trasportare un concetto che ci appartiene per lasciargli la possibilità di credere in quello per il quale "noi" abbiamo creduto, però non è così; le generazioni assorbono autonomamente l'identità del mito a loro piacimento, ne fanno un feticcio partendo da un grado di parentela empatico del tutto diverso dal nostro...

    il fascino di Cyd Charisse per noi è interpretabile come qualcosa che oltrepassa il presente, e forse il fascino proprio suo è dettato dal fatto che oggi non vi è nessuna in grado di poterlo emulare o interpretare dignitosamente. Se tutti fossimo poeti, scrittori, artisti, pensatori, allora che ci starebbero a fare i veri poeti, scrittori, artisti, pensatori a questo mondo? Le risposte arriverebbero lo stesso, le domande pure, la cultura pure, tutto però perfettamente omogeneizzato dal fascino del credibile, del vero e tangibile.
    E invece la potenza di queste figure è stupefacente perché proprio oggi ci troviamo a fare i conti con la puzza, la carogna, il pezzo di tronco di bue che si muove con grazia, i fenomenali ragazzi della casa...o le dottrine finte omosessualoidi di Ozpetek

    Tutto questo mi fa pensare ad un esperimento che è in corso da diversi anni, è come se i media stessero esponendoci i loro esperimenti per gratificare i portafogli di tante multinazionali che ovviamente gestiscono il mercato monetario globale...ma dico secondo me.
     
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    CITAZIONE (Visconte-dimezzato @ 21/11/2011, 22:11) 
    Quello che si chiede a queste generazioni è troppo, ovvero il trasportare un concetto che ci appartiene per lasciargli la possibilità di credere in quello per il quale "noi" abbiamo creduto, però non è così; le generazioni assorbono autonomamente l'identità del mito a loro piacimento, ne fanno un feticcio partendo da un grado di parentela empatico del tutto diverso dal nostro...

    il fascino di Cyd Charisse per noi è interpretabile come qualcosa che oltrepassa il presente, e forse il fascino proprio suo è dettato dal fatto che oggi non vi è nessuna in grado di poterlo emulare o interpretare dignitosamente. Se tutti fossimo poeti, scrittori, artisti, pensatori, allora che ci starebbero a fare i veri poeti, scrittori, artisti, pensatori a questo mondo? Le risposte arriverebbero lo stesso, le domande pure, la cultura pure, tutto però perfettamente omogeneizzato dal fascino del credibile, del vero e tangibile.
    E invece la potenza di queste figure è stupefacente perché proprio oggi ci troviamo a fare i conti con la puzza, la carogna, il pezzo di tronco di bue che si muove con grazia, i fenomenali ragazzi della casa...o le dottrine finte omosessualoidi di Ozpetek

    Tutto questo mi fa pensare ad un esperimento che è in corso da diversi anni, è come se i media stessero esponendoci i loro esperimenti per gratificare i portafogli di tante multinazionali che ovviamente gestiscono il mercato monetario globale...ma dico secondo me.

    Penso bisognerebbe aprire un Thread a parte sul concetto di Mito, passato presente e futuro....è un po' uno spreco portare avanti questo discorso qui in mezzo...
     
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  6. Odette de Clèrcy
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