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CITAZIONE (Room @ 10/11/2011, 16:37) Guarda, io ho risposto NO, come la maggior parte di noi. L'ho fatto perché ritengo di dichiarare il vero, ma... Insomma, un conto è la libera riflessione su se stessi, un altro è affrontare la norma sociale allo scoperto, in pubblico. Di mio, sono reattivo. Non inclino alla remissività, tanto più se sono messo in minoranza: lì mi esalto. Ciononostante, credo dovrei ricorrere a qualche stratagemma e artificio per uscire a testa alta da un confronto con qualche "colpevolizzatore". Non è cosa da minimizzare. La Norma sociale è per sua essenza esattrice, e lo è nei confronti dei bisogni, prima di tutto. So che un urto a quel livello mi metterebbe in difficoltà, lì entrano in gioco molti fattori inconsci. Voglio dire: facile per me ribattere su un piano razionale, meno facile sfuggire ai dettami morali della norma con una semplice spallucciata. Siamo un viluppo di cose che ci portiamo costantemente appresso, non coincidiamo col nostro Io, perciò il problema resta. beh certo, è sempre iil solito discorso, la consapevolezza che ciò che si è, non è in qualche modo errato, e dall'altra la facciata sociale che te lo farebbe pesare discriminandoti nel momento in cui esprimi il tuo libero pensiero, tanto più sulla sessualità che essendo sotto il battente dell'etica cattolica, aiuto ! Da una parte se col tempo si arriverà forse ad accettare socialmente le diversità, che in natura sono già presenti, e creano poi quello che esiste forse non esisterebbe nemmeno il senso della trasgressione stessa, e del resto ci saranno sempre impieghi che esigono un rigore, dove la facciata privata condizionerebbe esageratemente questa credibilità- Del resto se tutto fosse come vorremmo, probabilmente non avrebbe senso, ma questo è un discorso ancora a parte seppur rispetto la colpa, io penso che spesso si confonda la colpa con la vergogna, quella appunto di risultare inadeguati in un certo contesto.
@ Sissy - mi piace quello che scrivi concordo...bisogna portarsi rispetto
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