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Valentina Nappi è una giovane pornostar di 21 anni, originaria di Pompei, ci spiega la sua vocazione e la sua etica riguardo il porno...
Valentina, tu dici che fare porno per te è stata una vocazione, così come una qualsiasi persona può sentire una vocazione per qualsiasi altro mestiere; quando hai sentito concretamente che per te era una strada possibile e quali sono stati i tuoi primissimi contatti col mondo della pornografia?
"Vocazione" non vuol dire necessariamente "lampo di un momento". Nel mio caso c'è stata una lunga elaborazione, una sequenza di progressive riflessioni e acquisizioni teoriche. Ad ogni modo, come ho già detto altrove, l'esperienza di cenare per tre volte al Bulli di Ferran Adrià ha contribuito profondamente alla mia crescita e ha inciso sulla mia scelta di fare pornografia. Perché? Banalmente, perché mi sono trovata davanti all'opera di un uomo che ha decostruito de facto - e nella maniera più potente che si sia vista nella storia umana - i confini tra pulsione e astrazione. E ha conferito il massimo prestigio a una pratica che prima di lui era ancora banalizzata e vista come caratterizzata da ineludibili limiti "strutturali". Mi sono chiesta: perché non potrebbe accadere qualcosa di analogo per la pornografia? Quanto ai miei primissimi contatti col mondo della pornografia, molto semplicemente: ho scritto a Rocco Siffredi, gli è piaciuto quello che gli ho scritto, gli sono piaciuta io, ho fatto un provino in cui sono andata molto bene, e via!
E' piuttosto interessante pensare al tuo approccio emotivo nei confronti della pornografia. Bataille sostiene che vi sia un legame molto profondo tra la "pulsione" verso un qualsiasi gesto di piacere e la religione...l'eccesso, il sacificio, la festa e l'estasi...che importanza ha per te la sacralità del corpo?
Innanzitutto sono molto distante dall'idea sostenuta da Bataille. Per dirlo con una battuta: la mia non è pornografia della domenica, bensì dei giorni infrasettimanali. Da qui discende il mio approccio diffidente verso qualsiasi idea di sacralità che non sia la sacralità della ragione, della secolarizzazione, del rigore teoretico ed etico. Curiosamente (o forse no?) non considero sacro il corpo in sé, ma semmai un certo modo di usarlo.
Qual è l'opera d'arte non pornografica che però racchiude in sè l'essenza della pornografia?
Nessuna. È per questo che bisogna fare pornografia.
L'esibizionismo sicuramente gioca un ruolo centrale in questo mestiere, quanta questa tua vocazione è stata sostenuta da questo sentimento, nel senso di poterti esporre pubblicamente con il tuo corpo e quanta in parte dall'idea di poter guadagnare? oppure non vi è nulla di tutto questo o entrambe le cose?
L'esibizionismo non ha nulla a che vedere con me. Io non sono esibizionista. E non lo sono per lo stesso motivo per cui non sono "trasgressiva". Il mio approccio è agli antipodi: ragione e metodo, ragione e metodo, ragione e metodo. E maturazione di convinzioni razionali da cui scaturiscono i comportamenti. In me è completamente assente la discrasia fra teoria e pratica che troppo spesso caratterizza l'approccio delle persone al sesso. Quando all'idea di poter guadagnare, idem: non mi ha proprio sfiorato. Si guadagna pochissimo, nel mio campo. E ne sono stata sempre consapevole.
La domanda può venire istintiva: desiderio sessuale e voglia di fare pornografia, necessariamente correlate?
Sì e no. Lo sono, correlate, più o meno come lo sono la passione del gourmet e quella dello chef.
Qual'è se c'è una tua ricorrente fantasia erotica, ed è cambiata nel corso degli anni?
Di solito mi piace realizzarle, le mie fantasie.
Cosa non faresti mai in un porno, e quali scene invece ti piace interpretare?
Non girerei mai una scena in cui mangio nutella: la odio. Mi piace invece moltissimo interpretare le orge e unire sesso e musica.
Qualcosa che ancora non hai fatto e vorresti fare nel porno...
Mi piacerebbe realizzare qualcosa di analogo al progetto Blue Movie di Kubrick.
La presenza di altre donne in un porno da te interpretato come la vedi? meglio essere "esclusive" ad esempio in un orgia, oppure ben volentieri altre colleghe...
Ho girato scene con altre donne, anche lesbo, e mi è piaciuto molto.
Hai mai pensato che potrebbe interessarti anche un'aspetto più bdsm del porno o anche solo più fetish?
Sì, purché sia porno e non si avvicini troppo all'erotico (beninteso: il porno è sempre "sporco" di erotico, è questione di gradazioni.
Trovi solidarietà da parte di altre donne in generale oppure no? e con i colleghi e le colleghe di lavoro com'è il rapporto?
Solidarietà zero. Quanto ai miei colleghi, dipende: ce ne sono di bravi e meno bravi, e il mio rapporto con loro dipende molto da questo.
Perché secondo te, l'idea della donna che incarna il peccato è così fastidiosa per molte donne, o in qualche modo, è semplice tacita concorrenza che non vogliono ammettere? o altro...
Io non parlerei di "peccato". Ad ogni modo, credo che la sociobiologia spieghi molte cose.
Mentre con gli uomini è differente la percezione? Trovi che vi sia più accoglienza anche disinteressata s'intente; e nell'ambiente vi è un modo maschilista di concepire la pornografia oppure meno di quanto non si possa trovare in società?
Uomini e donne hanno atteggiamenti molto simili. L'ambiente del porno non è molto distante dalla media di tutti gli altri ambienti.
In un qualche modo una donna che si mette a fare porno deve sempre socialmente giustificarsi, non trovi? tu come vivi attualmente questa condizione?
Non ho mai pensato di dovermi giustificare. Pertanto, semplicemente, tale condizione non la vivo.
I più maligni diranno che è troppo semplice inserire il porno nel concettuale, e poterlo vedere come forma essenziale dell'evoluzione di alcune dimensioni artistiche; altri diranno che cose analoghe sono già state fatte e percorse in tempi non sospetti; cosa pensi di portare e di dare di innovativo alla pornografia, se pensi di portare qualcosa in più rispetto ad altre pornostar tue contemporanee o che ti hanno preceduto, e soprattutto rispetto a queste ultime come ti collochi?
Il mio porno non è "concettuale". Di innovativo mi piacerebbe poter dare la solarità e la mediterraneità, in questo momento storico in cui prevale (tanto nell'arte contemporanea quanto nel porno) un'estetica che è il contrario di solare e mediterranea. Mi piacerebbe approfondire il legame tra pornografia e musica, un legame che è profondamente mediterraneo e affonda le sue radici nel diritambo.
Pensi cambierebbero i fruitori di chi segue i tuoi porno, se riuscissi nell'intento? E in un'altra ipotesi l'idea del porno...
Già adesso tra i fruitori di porno ci sono anche ragazzi coltissimi. O qualcuno pensa che gli studenti della Normale di Pisa non guardino porno?
A proposito di pornografia come arte, cosa ne pensi di francis bacon, pierre moliner e del film The Operation di Panter?
Il mio approccio è molto diverso. Io ho una filosofia, come dire, "funzionalista". Non mi interessa il porno come pretesto per indagini sull'uomo che vanno al di là del porno stesso, semmai mi interessa applicare le indagini sull'uomo alla funzionalità propria del porno.
Ti interessa il sesso visto come esercitazione necrofila? Come vedi i lavori di Hermann Niesch e di tutto l'azionismo viennese? E la visione sessuale di Battaile?
Vedi sopra.
Non pensi che la pornografia come meta-genere sia di per sè una forma d'arte per la sua capacitá implicita di imporsi al di sopra del resto dell'immagine filmica e quindi non ha senso cercare di renderla Arte come invece tu vorresti?
Io non ho mai parlato di arte. Ho sempre parlato di affinità col design. E qualche volta, provocatoriamente (ma nemmeno poi tanto), con l'ingegneria.
C'è da dire che comunque sia, che concetti a parte quando ci si espone in questo modo con il corpo qualunque discorso intellettuale, o sensibile viene annientato dall'idea del porno stesso, quindi sarebbe comunque una scelta ostica affermarsi in questo senso attraverso un canale che è visto in maniera senz'altro deteriore rispetto a tutte le altre arti, nonostante sia sempre il mercato meglio funzionante...
Non è vero che è il mercato meglio funzionante: tanto per fare un esempio, io non posso mettere pubblicità "normale" sul mio sito... Vedere il porno nel "certo modo" che hai descritto è segno di miopia sia verso il futuro sia verso lo stesso passato: solo una persona profondamente ignorante o profondamente disonesta può non riconoscere quanta pornografia ci fosse nell'antichità e quanto fosse importante proprio in quanto profondamente connessa ad aspetti profondissimi della natura umana.
Chiaramente parlo di un'immaginario collettivo riguardo a questo pensiero; perché a prescindere da come la si pensa socialmente è sicuramente difficile esporsi in questo modo, in questo senso, non è tanto il problema di usare il proprio corpo per lavorare, come lo si usa in tanti altri mestieri che col porno nulla hanno a che vedere, ma che non sollevano certo questioni di tipo etico; al tuo paese d'origine e le persone a te vicine come hanno vissuto questa tua scelta?
La mia etica è estremamente rigorosa. Infatti detesto qualsiasi compromesso, anche il più piccolo e insignificante, tra ciò che si pensa e ciò che si fa; e sarebbe stato profondamente anti-etico da parte mia non fare porno. Di quello che pensano le persone piccole - e loro sì eticamente inconsistenti, perché l'etica non è roba per gente "semplice" - davvero non mi importa nulla.
Si parla di etica, quindi è sempre giusto perseguire i propri sentire anche a costo di ferire persone a vicine che, a prescindere dal loro grado di evoluzione e apertura mentale, fondamentalmente vogliono il nostro bene, pensando senz'altro che essere inseriti come pornoattrice nella nostra società italiana risulti tutto è fuorché dignitoso, e proprio per questo possa compromettere anche alcune tue diverse scelte future di altro genere. Il bene verso gli altri dove si deve fermare difronte alle nostre scelte?
L'etica, per come la intendo io, non ha niente a che vedere con gli altri. Altrimenti sarebbe eteronoma e non autonoma. Non mi interessano gli altri, mi interessano i miei imperativi categorici. Mi spiego con un esempio. Supponiamo che uno senta nel suo cuore l'imperativo categorico di non mentire. Supponiamo che gli dicessero che, se per una volta egli dicesse una microscopica bugia, salverebbe la vita a dieci milioni di persone. Ebbene, per essere rigoroso col suo imperativo categorico, il nostro dovrebbe comunque rifiutarsi, senza se e senza ma. Bene. Il mio imperativo categorico mi dice: metti in atto quanta più violenza illuminista puoi, metti in atto quanta più violenza illuminista puoi, metti in atto quanta più violenza illuminista puoi! Senza se e senza ma.
Può essere duplice la visione nei tuoi confronti, così come per chi utilizza appunto l'immagine del proprio corpo in un determinato modo; la prima quella della donna che prende in mano consapevolmente il proprio corpo e quindi lo usa come strumento di forza, sapendo che terrà in scacco il desiderio di moltissimi uomini, le gelosie e il disprezzo di diverse donne, ma pur sempre agendo consapevolmente e sentendosi libere da costruzioni morali; la seconda visione può essere quello della donna che in un qualche modo asseconda i desideri maschili e quindi di fatto diviene coopartecipe a regimentare una intendere maschilista della vivere sociale, della sessualità stessa, perché di fatto appunto asseconda i desideri maschili usando il proprio corpo per il piacere dell'altro sesso; eticamente in questo senso come ti poni a riguardo?
Bisogna concepire il femminismo in maniera veramente subdola per pensare che assecondare i desideri maschili sia in contrasto con l'emancipazione femminile. Inoltre, quelli che sono i desideri maschili sono quasi sempre anche i desideri femminile, ed è invece proprio la cultura maschilista a non voler accettare che anche noi femmine (o quantomeno moltissime di noi) vogliamo esattamente quelle cose lì.
Quindi non pensi esista una visione femminile del porno? Si è fatto molto a parlare di erika Lust una regista porno donna, discutendo appunto sul fatto che possa proporre una visione più affine ad un pubblico femminile...Io concordo sul fatto che buona parte delle fantasie siano analoghe se non uguali per differenze morfologiche se non altro...
Io sono agli antipodi rispetto alla "pornografia femminista".
Riguardo alla passione femminile per la pornografia pensi ci sia ancora molta ipocrisia ?
C'è ipocrisia come su troppe altre questioni. Per questo dobbiamo combattere una guerra, una guerra violenta. E dobbiamo essere spietati.
Il porno può essere un mestiere come un altro, e quanto può condizionare la vita sentimentale e sessuale privata?
Nel mio caso funziona tutto esattamente come prima.
mai avuto qualche ripensamento a riguardo?
No.
Commenteresti gli operati di colleghe come Ilona Staller, Annie Sprinkle e Ovidie....
Annie Sprinkle mi piace, ma credo ci siano cose più interessanti da commentare.
Se dovessi fare una critica del Dubbio di San Tommaso di Caravaggio, cosa scriveresti?
Così su due piedi non so rispondere. La domande è troppo complessa.
Come commenteresti le seguenti citazioni - "Il modo migliore di familiarizzare con la morte è di legarla a un'idea libertina". (De Sade)
Sono davvero distante da De Sade...
e "Nulla riesce a contenere il libertinaggio... Il vero modo di estenderne e moltiplicarne i desideri, consiste nel tentare di imporgli dei limiti". (De Sade)
Caspita, quanto sono distante da De Sade!
Ti piace di piú una pornografia alla Michael Ninn, alla Andrew Blake o alla Radley Metzger? Cosa nei pensi dei film gay di Bruce LaBruce?
La pornografia che mi piace è quella di domani.
Cos'è che contraddistingue un porno di qualità da uno di scarso valore?
Cos'è che contraddistingue un rasoio di qualità da uno di scarso valore? Ecco: la risposta è la stessa.
Commenti sul tuo conto che ti hanno dato particolarmente fastidio, ed altri che hai apprezzato?
Se devo essere sincera, non sono molto interessata né agli uni né agli altri. Chi mi ha definito un genio ci ha azzeccato, ma non so se per i motivi giusti.
Cos'è sacro per te?
Il rigore assoluto della corrispondenza fra teoria e pratica, l'assenza di compromessi sociali di qualsiasi tipo, la lotta contro il senso comune.
Quali sono i tuoi film preferiti?
Recentemente mi è piaciuto il Faust di Sokurov.
A cosa stai lavorando in questo momento, e quali sono i tuoi progetti futuri?
Il 22 e il 23 porterò la musica di Debussy - Khamma! - in un locale di lap dance: il Rose My Club di Napoli...
In futuro ci porterò anche Stockhausen, nei locali di lap dance!!!!!
Tre cose che vorresti e tre cose vorresti scomparissero.
Vorrei avere più tempo, più soldi, più intelligenza. Vorrei che scomparissero Beppe Grillo, Allevi e la nutella.
Una frase che vorresti dire a tutti.
Uccidete vostra nonna!
Lo spazio di Valentina Nappi In punta di capezzolo
intervista di Gisela Scerman
Edited by Gisy Scerman - 6/6/2012, 21:45
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sua intervista a Rai Tre
Video
Video
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Room .
User deleted
<<innanzitutto sono molto distante dall'idea sostenuta da Bataille. Per dirlo con una battuta: la mia non è pornografia della domenica, bensì dei giorni infrasettimanali. Da qui discende il mio approccio diffidente verso qualsiasi idea di sacralità che non sia la sacralità della ragione, della secolarizzazione, del rigore teoretico ed etico. Curiosamente (o forse no?) non considero sacro il corpo in sé, ma semmai un certo modo di usarlo.>>
Interessante.. -
Visconte-dimezzato .
User deleted
purtroppo questa risposta caro Room proprio non c'azzecca con "pornografia della domenica"...tutt'altro, se qualcuno mai si fosse letto a mani conserte Le lacrime di Eros verrebbe ad un interrogativo ben più dissociato dall'analisi sciatta che ne fa la sig.na Nappi : Perché vi dev'essere un approccio alla sacralità quando lo stesso Bataille si rifà ad un idea di sacralità asincrona ma sopratutto eterea, inconcludente...se parliamo di sacro non parliamo di religione come se stiamo parlando di religione non è necessario rivolgersi al sacro per disturbandone gli itinerari polarizzati...qui la questione è e rimane sempre la solita "questa signorina ci fa o ci è"...no perché in un intervista dichiara di essere esibizionista mentre qui parla di un assoluto distacco da questo concetto-pretesto...e poi che senso ha utilizzare il corpo in un certo modo per renderlo sacro quando agli antipodi la nostra cognizione del sacro coinvolge anche i corpi e perché no, il CORPO
e qui poi chiudo, la sig.na Nappi farebbe meglio ad evitare giudizi così impertinenti verso ciò che non conosce...la si ribadisce con rigore e tecnica...tirare su qualche disprezzo verso un ben più solido argumento significa "non intendere" ma solo volere ciò che si ha dentro.... -
Room .
User deleted
Certo che “ci fa”, caro Vis. Come tutti i personaggi dello spettacolo. Ora, io questa Valentina Nappi, finché non ho letto l’intervista pubblicata da Gisy, non l’avevo mai sentita nominare. Non sono aggiornato sul porno. Dico che non mi sorprende che in precedenza possa avere riferito il contrario di ciò che si legge qui. Fa parte dell’attitudine comunicativa di chi riveste convenzionalmente determinati ruoli. D’altra parte, che vuoi, è la stessa scipitezza della forma interrogativa dell’intervistatore a consentire un uso puramente individualistico e arbitrario della risposta dell’intervistato. Quando l’argomentazione si decontestualizza è possibile dire tutto e il contrario di tutto. Ma riconoscerai a tale Valentina un uso piuttosto spregiudicato (e non scevro da gradevoli ammiccamenti) del mezzo comunicativo.
ps: "interessante" lo dicevo riguardo al valore indicativo di quel passo, che per me dice altro da ciò che esprime su un primo livello di senso.. -
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Penso anch'io che certe risposte sarebbero da approfondire, possono essere interessanti se articolate in un dato modo. Così sono troppo approssimative anche a mio parere, possono voler dire tutto, e voler dire tutto può essere snobismo o aggirare la domanda...
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é sempre curioso vedere che certi topic molto vistati come questo abbiano così pochi commenti... 
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Vuoi che sia perchè il porno ha dei fruitori che hanno un animo e una mente "semplice"?.. 
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Eh sì, per quello è dura parlare di arte con una determinata utenza...
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Blokulla .
User deleted
Sai cosa c'è Gisy?
E' la terza volta che apro questo post per rispondere e non mi viene niente da scrivere.
Non conosco Batail o il Dubbio di San Tomaso di Caravaggio e non ho nemmeno una gran cultura sui film porno..
Posso solo dire che questa ragazza mi sembra un po' approssimativa perchè non si può rispondere ad una domanda precisa dicendo semplicemente che l'argomento è troppo vasto o che si sente lontana da De Sade. Cioè o lo sai, o non lo sai! Girarci attorno non è che dia un'aria più intellettuale, anzi!
La trovo un po' supponente e manca davvero di umiltà.
E a 21 anni mi pare assurdo... -
Scream! .
User deleted
Sai cosa c'è Gisy?
E' la terza volta che apro questo post per rispondere e non mi viene niente da scrivere.
Anche a me
In primis per la mancanza di informazione sull' argomento, in secondo luogo per il contenuto stesso dell' intervista
Non saprei...forse mi sbaglierò io, ma trovo le sue risposte piuttosto vaghe per potere dare un giudizio certo!. -
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Mah...una persona cosi' non da' nessuno stimolo al commento.....Si può dedurre che è molto convinta della sua scelta quasi la descriverei come una "donna in carriera".Di passione (intesa come spinta emozionale interiore)non ne vedo l'ombra,se non un grande lavoro razionale su se stessa che la porta a sorvolare allegramente su temi che farebbero tremare i polsi anche alle persone più navigate del settore... . -
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sempre "se" sono sue reali prese di posizione e non indotte.
Ora non voglio mettere in discussione nulla, ma posso dire essendomi occupata ad interviste ad esempio di coppie cuckold, dove la moglie o la compagna spesso e volentieri assecondava un desiderio del marito. Non che dispiacesse intendiamoci a dire delle compagne, ma senza il marito non si sarebbero addentrate in certi territori di loro spontanea volontà.
Poi è chiaro, esistono anche eccezioni.. -
Feet78 .
User deleted
Uso qualche citazione per coomentare questa bella intervista. "Come potete giudicar, come potete condannar"
"Non e' bello cio che e' bello ma e' bello cio che piace"
"E' piu scandalosa Valentina Nappi e le sue colleghe/i che fanno sesso si, ma senza sfruttare nessuno, commetere reati e pagano anche le tasse sul lavoro o il Governo che stamattina ha fatto picchiare dalla polizia gli operai dell' Alcoa che protestavano per difendere il posto di lavoro?"
Mi spiace leggere che le donne sono un po' "lapidartici" di queste "Maddalene del 2012...".Mi risulta che si masturbi anche il gentil sesso. Come noi usera' in quel momento la fantasia ma "anche quello che passa al convento".... pi per fortuna non tutte le donne che avvertono qusta necessita' sono li' "con la pietra in mano" Vi saluto care/i miei.... -
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ma solo io ho letto le prime tre righe e poi ho semplicemente guardato le foto???...
io sono rozzo e volgare,ma a me sono venuti solo due commenti:
il primo : quante chiacchere
il secondo: quanto è bona
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Il porno come vocazione: intervista a Valentina Nappi |
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