(BD)SM di destra o sinistra?

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    Spero che questo argomento non sia stato già trattato. Ho inserito il mio post in questa sezione perché mi sembrava non ce ne fossero di adatte (sic!).
    Probabilmente il mio quesito sembra assurdo, forse un po' decontestualizzato, visto che un rapporto D/s potrebbe anche esulare da qualsiasi tipo di implicazione politica ed ideologica.
    Istintivamente, su due piedi, sarei indotto a pensare che un rapporto D/s possa più facilmente prendere piede in un ambiente borghese, dove una certa agiatezza e predisposizione culturale possono dare adito a certi fenomeni.
    D'altra parte, potrebbe prendere piede pure in certi ambienti dove esiste da sempre un certo desiderio di rivincita del debole sul più forte.
    Forse l'ho buttata lì in modo troppo semplicistico, ma mi interesserebbe capire cosa ne pensate.
    Grazie
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    Discussione interessante :) già Gaber in cos'è la destra cos'è la sinistra, cerca di fare un elenco di atteggiamenti e accessori sessuali che potrebbero rientrare in un certo contesto...

    In questo momento preciso secondo me, siccome manca un'identità sociale precisa, è difficile dire se la diffusione è schierata.
    Diverso era effettivamente in altri tempi, per praticare il bdsm c'era bisogno di contestualizzare in maniera precisa, conoscere, accedere, e anche in linea di massima una certa cultura, che adesso a mio avviso scarseggia alla grande, dato che tutti possono sentirsi feticisti ed accedere almeno virtualmente a luoghi che trattano l'argomento.

    Vediamo che Bunuel in effetti contestualizzava bene gli ambienti, e quelli legati alla vita fetish erano esattamente quelli borghesi.
    Per la questione invece "di rivalsa", anche questo è molto interessante.
    A mio parere moltissime adesso utilizzano il desiderio di essere mistress per ostentare una posizione di presunto "potere", che poi è comunque in funzione degli istinti maschili, comunque questo ostentare " divine, regine, ecchecazzo" cela una profonda farsa, che poi derivi da una frustrazione o anche semplicemente da una parte che si interpreta in un momento fa riflettere.

    Penso in maniera molto chiara che chi è consapevole di avere potere, può benissimo essere se stesso, lo capiranno ancora meglio gli altri.
    E' chiaro che se parliamo di bdsm però, e qualcuno cerca qualcosa di specifico, come dire, le etichette sono quasi necessarie, dato che di certo sono poche le persone che si soffermano a volere approfondire un'identità realmente dominate, ma puntano più alla prestazione del servizio D/s.

    Ancora diverso era un tempo, quando il borghese in quanto tale, sapeva della sua posizione e che era un fatto da privilegiati accedere anche ad una "cultura sessuale" ( di questo si tratta ), e forse la trasgressione stava proprio lì.
     
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  3. docpedroni
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    Non credo vi sia un legame tra il mondo BDSM e una qualsivoglia ideologia politica.
    In primis il BDSM è vastissimo e se penso, ad esempio, ad un Master, qua perde di significato la tua frase “rivincita del debole sul forte” perché in nessun caso il Master e l’uomo che ha quel ruolo, può considerarsi la parte debole.
    Premetto che non mi appartiene per nulla la visione della donna come “parte debole” e credo che un approccio al femdom che muova da quest’ ottica sia per forza di cose menzognero: suona più come dare un contentino alla lei di turno che, grazie ad un sapiente uso delle proprie qualità, è riuscita a riscattarsi e, nella migliore delle ipotesi, a ribaltare i ruoli. E’ proprio l’idea del riscatto che non mi appartiene, l’idea che, di base, la condizione femminile sia su un piano diverso da quella maschile.
    Per questo stesso motivo non credo alla superiorità di genere, né quella più diffusa (maschile) che mi accorgo, tra i miei coetanei, è davvero poco percepita (per fortuna), sia quella sbandierata dallo slave provetto (femminile), perché come ho già detto una volta, è la persona che mi deve dimostrare superiorità, poi se queste qualità le incarna un uomo, il tutto si traduce in stima ed ammirazione, qualora le ritrovi in una donna allora posso, oltre che stimarla, sentirmi sottomesso, anelarla.
    Se invece, cosa più probabile, per “superiorità del debole sul forte”, non intendi il genere, ma parli in un’ottica sociale, ad esempio la segretaria che, vessata dal capoufficio, poi finisce col fare la Mistress, mah a queste cose credo poco.. penso che di base una certa inclinazione la si debba già avere e non possa nascere per semplice contrapposizione, a meno che questo non accada in età giovanissima, una sorta di imprinting che si crea nell'infanzia/prima adolescenza e talvolta si riesce a decifrare anni dopo.
    E ancora, con “certi ambienti” a quali ti riferisci? Credo che sia da un po’ che gli operai non siano più rossi come un tempo. Qua dalle mie parti, sei giri per i bar sport, o simpatizzano per il Carroccio oppure rimpiangono il Berlusca.
    Sul fatto poi che la cultura sia borghese ci sarebbe da discutere. Forse era così un tempo, quando era difficile farsene una. Difficile, non faticoso, perché di fatica ne serve oggi come ieri, ma ci sono tante più vie e mezzi per approfondire quanto si vuole, che appunto, il più è lasciato unicamente al nostro interesse.
    Se parli di situazioni ben precise, immagino ad esempio alla Money Slavery, allora forse può avere una certa base politica, o per lo meno di contesto in cui si sviluppa.
    Come ha detto Valentine DeVille nella sua intervista: “GODdess Valentine DeVille è la summa delle mie abilità adottate per ambientarmi al sistema capitalistico”.
    Comunque anche qua è più complicato il discorso, nel senso che spesso (e per fortuna) il denaro è solo il mezzo con cui si oggettiva il controllo su quella persona, per chi la vive nella forma più pura è più un tramite che lo scopo, anche se le due cose restano inscindibili, perché cambierebbe tutto se si cambiasse veicolo e dal denaro si scegliesse qualcos’altro, viste le sue qualità: neutralità ( già qualunque dono diverso dal soldo manca di questa caratteristica) , importanza, pudore a lui correlato... La Money Mistress che ammiro è colei che ricerca il controllo dello schiavo e sceglie la forma del danaro per attuarlo, ben diverso da chi cerca il pollo a cui chieder soldi.
    Ecco, qua siccome è richiesto una certo benessere economico è chiaro che si rende necessaria una certa selezione (salvo eccezioni) , però partire dal presupposto che chi vota a sinistra abbia una condizione economica precaria mi pare anacronistico.
    Ribadisco che secondo me non esiste alcun legame; poi se devo volare con la fantasia allora okay: mi immagino un locale pieno di tags e graffiti con luce rossa, tavolacci di legno, pantaloni di pelle e cera che fiocca a fiumi su petti e dorsali, candele accese che si riflettono su piercings e impianti definendo i profili di chi si sta divertendo, il tutto sotto gli occhi di tante A rosso cerchiate che stanno affisse/incise/pittate un po’ ovunque sulle pareti. Ma non mi stupirei se scene di questo genere si ripetessero in lussuosi appartamenti o fossero fantasie ricorrenti di deputati del PDL..
    Le mie restano idee personali(ssime) perché nella vita reale ho conosciuto pochissime persone con cui ho parlato di fantasie sessuali (e pure di ideologie politiche a dire il vero), non ho mai frequentato locali o feste a tema.
    Sono frutto di quello che ho visto in circa 3-4 anni di frequentazione di forum in rete.

    PS: forse andrebbe meglio nella sezione Sondaggi quiz & Giochi.

    Edited by docpedroni - 16/11/2014, 14:34
     
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    Credo come te che la politica c'entri poco o nulla...mentre l'ambiente molto di più..per lo meno nel permettere la "coltivazione" e la realizzazione di certe pratiche che invece presumo essere innate a prescindere dal contesto sociale in cui si nasce.
    Infatti come tutte le questioni "cerebrali", l'approfondimento su se stessi svolge un ruolo fondamentale..ed il guardare dentro sè è una cosa che probabilmente riesce meglio dove c'è una certa cultura e possibilità
     
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    E' un argomento davvero tanto ampio

    CITAZIONE
    Per questo stesso motivo non credo alla superiorità di genere, né quella più diffusa (maschile) che mi accorgo, tra i miei coetanei, è davvero poco percepita (per fortuna), sia quella sbandierata dallo slave provetto (femminile), perché come ho già detto una volta, è la persona che mi deve dimostrare superiorità, poi se queste qualità le incarna un uomo, il tutto si traduce in stima ed ammirazione, qualora le ritrovi in una donna allora posso, oltre che stimarla, sentirmi sottomesso, anelarla.

    una persona può anche percepirlo, ma è insito nella società. Perché la donna ad esempio è tenuta a essere "bella" a posto, mentre all'uomo tutto sommato anche trasandato si lascia passare ?
    proprio ieri leggevo la notizia inoltre che a pari merito e competenze di media in Italia le donne percepiscono 2.000 euro di reddito in meno l'anno rispetto ai colleghi uomini.
    Quindi che si percepisca o meno è un dato di fatto che esiste una valutazione discriminate.

    Tornando al concetto borghese invece, io non mi dissocio del tutto, cioè sono ben consapevole che no può più essere considerato come un tempo lo stacco tra popolo e borghesia, ma resta sempre qualcosa nel concetto insito di borghesia anche da parte di chi non vi appartiene, di potenzialmente trasgressivo.
     
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  6. docpedroni
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 16/11/2014, 20:44) 
    E' un argomento davvero tanto ampio


    una persona può anche percepirlo, ma è insito nella società. Perché la donna ad esempio è tenuta a essere "bella" a posto, mentre all'uomo tutto sommato anche trasandato si lascia passare ?
    proprio ieri leggevo la notizia inoltre che a pari merito e competenze di media in Italia le donne percepiscono 2.000 euro di reddito in meno l'anno rispetto ai colleghi uomini.
    Quindi che si percepisca o meno è un dato di fatto che esiste una valutazione discriminate.

    Io faccio riferimento agli ambienti in cui vivo e le persone con cui mi relazioni di solito. Parlo soprattutto dell’università e della fascia dai 20 ai 25. Ecco, è vero che ancora non siamo entrati nel mondo del lavoro e quindi sicuramente eventuali distinzioni non si sono ancora palesate, però trovo comunque strano che una generazione cresciuta come la nostra possa in futuro cambiare radicalmente, retrocedere. Secondo me siamo in una fase di transizione e certe condizioni di discrimine sono mantenute tali dalle generazioni precedenti che hanno ancora un certo rilievo, anzì, un forte rilievo visto i posti che ricoprono.
    Per quanto riguarda l’esser ben tenuti mi sento proprio d’obiettare. Forse non ha idea di quanta insicurezza ci sia tra i miei coetanei proprio per essere accettati/notati dalle ragazze. Giusto un esempio.. quando mi sono iscritto in palestra ed ho rifiutato la mega offerta comprensiva di lampade il ragazzo (all’incirca della mia età) m’ha guardato incredulo ed ha subito aggiunto: “beh ma puoi farti tutti i lettini che vuoi” come se fosse la cosa più naturale non lasciarsela scappare.. al che prima mi sono detto “cazzo ma questo non vede che sono d’un bianco cadaverico? Come può pensare che mi interessi?” e poi m’ha fatto un poco impressione la sua reazione, okay il binomio palestra-bell’aspetto è più forte del palestra-“benessere” però non credevo lo schiacciasse tanto. Ma così potrei fargliene tanti altri.. dalle decine di gruppi su whatsup dove ragazze prendono di mira l’abbigliamento o le pose di compagni di corso deridendoli a ragazzi che non escono di casa nemmeno per una birra se non sono impeccabili. Credo che l’attenzione per l’aspetto sia ormai ubiquitaria e non privilegi un genere.


    CITAZIONE
    Tornando al concetto borghese invece, io non mi dissocio del tutto, cioè sono ben consapevole che no può più essere considerato come un tempo lo stacco tra popolo e borghesia, ma resta sempre qualcosa nel concetto insito di borghesia anche da parte di chi non vi appartiene, di potenzialmente trasgressivo.

    Sul concetto di borghesia ammetto di non avere una visione propriamente neutra, faccio fatica a non dargli un’accezione negativa (almeno parzialmente). Comunque sia, di solito quando lo utilizzo mi rifaccio alla piccolo-media borghesia, gente che s’è arricchita o a far fortuna è stato il padre, economicamente agiata, ma non così tanto da non doversi preoccupare di nulla. Persone che comunque hanno un forte attaccamento al denaro e con fatica si separerebbero dai privilegi cui sono giunti. Quindi, può essere, che questa mia concezione storpi anche la visione che ho dei gusti del medio borghese. Insomma, lo identifico come una persona posata, che ha ottenuto delle certezze e manco per idea se ne separa e quell’idea di trasgressione che lei dice non ce la vedo, o meglio, posso vederla come una bizza ben controllata. Dettata più dalla noia che dall’interesse o dalla propria indole. Il desiderio di sperimentare qualcosa di nuovo, anche mettersi in condizioni ben lontane dal quotidiano per viverlo, ma a cui si dà un peso definito, lo si circoscrive in partenza e relega, appunto, alla sfera dello svago una tantum.
     
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  7. Odette de Clèrcy
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    CITAZIONE (wavesequence @ 16/11/2014, 11:26) 
    Istintivamente, su due piedi, sarei indotto a pensare che un rapporto D/s possa più facilmente prendere piede in un ambiente borghese, dove una certa agiatezza e predisposizione culturale possono dare adito a certi fenomeni.

    Credo che funzioni esattamente così.
    Per il BDSM "consapevole" ovviamente( non quello falso che grazie al web sta dilagando).

    CITAZIONE (wavesequence @ 16/11/2014, 11:26) 
    D'altra parte, potrebbe prendere piede pure in certi ambienti dove esiste da sempre un certo desiderio di rivincita del debole sul più forte.

    Leggendo questa frase, ho riso. :D
    Ma non di te.
    Mi sono venute in mente un bel pò di pseudo-miss e pseudo-dee.
    Apro però una parentesi, le classi meno abbienti (più deboli) più che un desiderio di rivincita verso i "ricchi"(più forti) dovrebbero essere mossi da un desiderio di evoluzione sociale e culturale, ma purtroppo non è così.
    Mi è quindi venuta in mente l'immagine di una pseudo-dom, Miss Miseria (nessuna ha ancora esordito con questo nick :D ) che frusta a sangue slave-ioposso. :D
    La famosa rivincita dei deboli (a volte di mente) sui più forti (di portafoglio).
    ps.Non ho ironizzato sulla povertà, che rispetto ma sugli pseudo cultori del bdsm.
     
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    Ringrazio davvero tutti dei vostri commenti, in particolare Mrs. Odette de Clèrcy (spero mi sia gentilmente concesso l'appellativo di Mrs.) che pur in estrema sintesi ha capito la portata del mio pensiero.
    Il forum è una gran bella cosa, ma mi rendo conto che rispondere a tutti, punto per punto, richiederebbe un tempo non congruo con l'attuale disponibilità.

    Chiudo con una mia considerazione/affermazione/domanda retorica. A Vs. Avviso uno spirito dominante (maschile o femminile, indifferente) è più facile si formi in un ambiente socialmente di alto o basso livello?
    Personalmente credo sia più facile nel primo, ma vorrei sapere se esistono esempi diversi.
     
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    Bell'argomento. Sempre attuale ed estendibile ad ogni aspetto sociale, erotico, lavorativo etc .

    Inizio con una sintesi introduttiva.
    Sempre le classi sociali sono state contraddistinte da relazioni economiche e non intellettuali/culturali.
    Il solo fatto di possedere elevava ed eleva tutt'ora, un individuo rispetto agli altri ripescando il concetto primitivo del potere. Questo vale anche per la questione romantica, amorosa ed erotica.
    Di solito, in passato, colui che era elevato socialmente era portato a differenziarsi sotto tutti gli aspetti, anche quello moroso: del resto avere più donne era ed è tutt'ora, segno di primitiva virilità. Anche sotto la sfera erotica si era portati ad infrangere quei dogmi relazionali, per infrangere la barriera ed arrivare al proibito.
    Un individuo di basso livello sociale, rimaneva sempre fedele alle sue improprie tradizioni, senza spingersi oltre. O almeno accadeva in rari casi.

    Oggi le cose cambiano relativamente. La classe media che ha preso piede permetterebbe un avvicinarsi ai beni che solo I ricchi potevano permettersi, cultura compresa.
    Comunque, anche se lentamente, le cose stanno cambiano.
    Una classe sociale sta lentamente diventando una classe di cultura, una classe tecnica e competente, ripeto, lentamente. Così l'accessibilità a queste particolarità della vita, tendono ad essere riservate ai soli che osano avvicinarsi e non solo più a chi può permetterselo.
    Difatti, si noti un certo atteggiamento schifato dei più alla rivelazioni o racconti di esperienze BDSM. Più che altro per cultura e mentalità.

    In fine, di questa parte, posso felicemente o meno, asserire che oggi non è tanto lo schieramento politico, il livello sociale o altro. Quanto più la mentalità. Anzi, ho notato una certa restrizione proprio nelle classi più abbienti rispetto a quelle inferiori, circa questo erotismo, proprio per questo tradizionale conservatorismo.


    Per quanto riguarda il fattore diffusione, beh che dire. Dico internet e ho detto tutto.
    In passato, quando io non ero nato :lol: , solo una ristretta cerchia di individui aveva libero accesso a questo mondo, potendosi documentare molto difficilmente. Oggi tutto è alla portata di tutti!

    L'evoluzione sta tendendo da un punto di vista culturale, anche se non sembra essere così.
    Pensateci! Oggi più che mai, l'ignoranza e l'ottusaggine dilagano, ma proprio per questo sta nascendo una nuova classe intellettuale, che prenderà il posto di quella economica. Anche se facciamo in tempo a vivere cento vite.

    Concludo col rispondere in breve alla domanda con un sunto.
    Si, una volta era così. Ovvero I ceti sociai più alti avevano accesso al mondo dell'eros. Oggi non più, anzi. Si sta capovolgendo, o meglio, rivoluzionando.
     
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    Chiudo con una mia considerazione/affermazione/domanda retorica. A Vs. Avviso uno spirito dominante (maschile o femminile, indifferente) è più facile si formi in un ambiente socialmente di alto o basso livello?

    allora parlo in base alle esperienze che ho raccolto, e non sono poco occupandomi di produzioni di video fetish, sul fetish in generale posso dire che la passione è davvero trasversale, puoi trovare il contadinazzo del paesino francese che ha l'avatar sul trattore, al parrucchiere ai banchieri ( parecchi ), agli imprenditori vecchio stampo, ai collezionisti d'arte.

    C'è secondo me poi da distinguere tra - detenzione di potere - chi è ricco davvero ricco, dà per scontato di avercelo il potere, non si pone troppi problemi e quindi si cela anche molto volentieri in veste di sub, dopo tanti ordini che dà, a volte essere sub è anche una fuga, una distrazione da un ruolo comunque che di facciata poi deve tenere, lo spirito in sé invece credo sia abbastanza innato, anche se molte donne ad esempio che ho conosciuto cresciute in culture "basse" danno per scontato che subire e supplire ai desideri maschili sia il loro compito, possono essere anche determinate, ma sono molto incanalate in un certo tipo di mentalità, se c'è dell'intelligenza e della cultura che magari supplisce ad uno stato così degradante ( molto diffuso ) può essere che sviluppino però un senso di rivalsa che si può commutare ad un senso dominate anche vero. Però le ritengo eccezioni.
     
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  11. Odette de Clèrcy
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    CITAZIONE (wavesequence @ 17/11/2014, 07:50) 
    Ringrazio davvero tutti dei vostri commenti, in particolare Mrs. Odette de Clèrcy (spero mi sia gentilmente concesso l'appellativo di Mrs.) che pur in estrema sintesi ha capito la portata del mio pensiero.

    Permesso accordato per il Mrs., va anche bene il M.me attinente con "Odette" :D ...è lo stesso però ;)

    CITAZIONE (wavesequence @ 17/11/2014, 07:50) 
    Chiudo con una mia considerazione/affermazione/domanda retorica. A Vs. Avviso uno spirito dominante (maschile o femminile, indifferente) è più facile si formi in un ambiente socialmente di alto o basso livello?
    Personalmente credo sia più facile nel primo, ma vorrei sapere se esistono esempi diversi.

    La predisposizione alla Dominazione ritengo sia caratteriale, al di là delle origini.
    Vero è che in un ambiente più agiato vi sono maggiori possibilità di poter sviluppare e praticare S/D.
    Come scrive Gisy, in ambienti più disagiati vi è l'idea che la femmina sia nata per subire.
    Concordo pienamente.
    E quando nasce una Femmina con la predisposizione, è il caos, è la ribellione, però è anche la destabilizzazione di un sistema sbagliato.
    Qualcuno che lo faccia, ci vuole.

    Edited by Odette de Clèrcy - 17/11/2014, 21:58
     
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    @ M.me Odette, purtroppo il mio livello di francofonia è molto scarso, ad ogni modo terrò ben presente.

    Sono d'accordo anche con alcune considerazioni espresse da Mrs. Gisy Scerman, in particolare quella relativa all'uomo di potere (che comunque ha del potere da amministrare, pur non essendo ricco) che sceglie la via del sub come forma di fuga. In qualche modo mi identifico in questa figura, svolgendo una professione dove prendere delle decisioni è all'ordine del giorno (che talvolta si ripercuotono pesantemente sul sottoscritto), ogni tanto è bene lasciare la presa e affidare a qualcun'altrA la nostra guida. Alla base di tutto c'è un desiderio di "staccare"' di mollare le redini e lasciarsi condurre verso territori nuovi ed inesplorati.

    Vorrei aggiungere un'altra mia considerazione, sperando di non risultare troppo ripetitivo e, forse, parzialmente in contrasto con quanto affermato da skåll† e docpedroni. Più elevato e sofisticato è il livello culturale di una persona, più facile la sua vicinanza al S/M e/o D/s.
    In altre parole sarà ben difficile che, con tutto il rispetto, una persona di bassa estrazione sociale e, perdipiù ignorante, venga coinvolto da simili argomentazioni. Nonostante la capillare diffusione di Internet.
     
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    Mah... non vai in contrasto con quello che ho detto io, forse una piccola parte. ;)

    È vero che un livello culturale più basso o poco sofisticato non arrivi e non si apra a queste esperienze.
    Ma è anche vero che oggi, si fa un grossolano errore: livello sociale basso=bassa cultura, livello sociale alto=alta cultura. Spesso può essere così, ma sto notando una certa inversione di tendenza, o meglio, una rivoluzione di tendenza.
    La cultura sta lentamente cambiando il suo corso, perché sempre più spesso I ceti medi e bassi tendono ad acculturarsi di più di quelli alti. Lentamente significa che forse tra un secolo ci sarà un maggior numero di individui di basso livello sociale, colto.

    Il vero problema, quindi, che ho evidenziato, non è tanto il livello sociale. Ma bensì il proprio livello culturale e ancora meglio la propria apertira mentale.
    Questo anche è portato da una volontà di realizzarsi e non di progredire socialmente... molto importante e attuale.
     
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  14. Odette de Clèrcy
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    CITAZIONE (skåll† @ 22/11/2014, 14:40) 
    Il vero problema, quindi, che ho evidenziato, non è tanto il livello sociale. Ma bensì il proprio livello culturale e ancora meglio la propria apertira mentale.
    Questo anche è portato da una volontà di realizzarsi e non di progredire socialmente... molto importante e attuale.

    Giusta precisazione.
    Io ho usato il termine "sociale" in modo non appropriato, in realtà era "realizzazione".
    Realizzazione personale, perchè se è sociale siamo daccapo.
     
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    Infatti.

    Il livello culturale tende a fermarsi una volta che ha raggiunto il suo massimo, quindi c'è bisogno di un nuovo che evolva dal vecchio.
    Oggi abbiamo ereditato quello che era nuovo nel novecento e siamo figli degli anni cinquanta. Per questo si ha ancora una tendenza socialistica e classista. Il realizzarsi personalmente e professionalmente, sono ancora subordinati al realizzarsi socialmente ed economicamente... e questo è come un macigno che ci rende schiavi.
    Ecco perché cultura ed intelligenza, oltre che apertura mentale, stanno diventando sempre più importanti.


    Quindi questo porta come conseguenza una certa apertura anche nell'ambito dell'eros. Questo, tirando le somme, può rispondere alla domanda iniziale con: il BDSM, non è più limitato ad una s0ristretta cerchia sociale ed economica, ma bensì a quella nuova realtà sociale, non identificabile tramite un nome, che si apre a queste esperienze.


    In effetti ho omesso di dire una cosa. È importante puntualizzare che tutto questo jio sproloquio vale in linea teorica per una ambiente internazionale. Ma ammetto anche io che l'Italia ha ancora in se un animo provinciale e particolarmente ottuso, salvo rare eccezioni.
     
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