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.Ho qualche minuto libero, in cui la concentrazione rimasta mi aiuterà ad esprimermi nelle righe seguenti...
Nella presentazione di cui sopra ho accennato alle mie fantasie, non addentrandomi nell'argomento. Con un po' di ritardo (Gisy, perdonami !
), tenterò, un poco alla volta, di esprimerne la radice "passionale" , evitando un'inutile lista della spesa fine a sè stessa.
Donna Dominante e sua venerazione
La Donna Dominante (da qui in avanti, abbrevio in DD), di questa parliamo, è, in sostanza,una...donna. Può essere bella esteticamente, nobile d'animo e dolcemente sadica al tempo stesso, ma è un essere umano come gli altri. Se trattiamo dell'ambito D/s, per come lo intendo io, la DD deve riuscire, nella propria posizione di dominio, ad infondere una forte carica psicologica ad ogni azione compiuta.
Per intenderci, uno scenario di D/s caratterizzato solamente da "pratiche" di sottomissione e/o umiliazione, degradazione, non collima con la mia visione, se in tutto ciò non vi è il controllo, puro e totale, esercitato dalla DD; con controllo, intendo una sorta di sfera magica, in cui la carica sessuale e psichica della parte sottomessa cerchi di mescolarsi, respingendosi poi nel momento dell'azione, con i desideri della parte dominante. Una frustata, un'intimazione di silenzio, un guinzaglio strattonato, e via dicendo, non tarderei a classificarli come sfruttamento, se nella loro messa in atto non ci fosse la simbiosi totale tra le parti; certo, lo sviluppo della "scena" può rappresentare l'idea di qualcosa di non accettabile (come se fossimo in un film classico, lungi dal voler soddisfare certe "voglie" sessuali) , ma le parti in gioco ritengo debbano essere psicologicamente adatte a supportare ciò.
Sentirsi Padrona, Dominante, Superiore deve essere, magari esagero, "giustificato" dal come si agisce, dal come si intende il rapporto di subordinazione di un altra persona. Idem per un Sottomesso, Schiavo, Servo: voler dire <<sì Padrona, grazie Padrona>> o leccare un piede in segno di inferiorità, è qualcosa che rimane a sè stante, se non alimentato da sentimenti particolari e particolareggiati, unici ed indissolubili dalla propria personalità.
Ciò che deve "uscir fuori", in sostanza, ritengo sia qualcosa di estraneo ed alternativo alla realtà fisica circostante, una sorta di società alternativa simulata in quell'istante, nelle cui dinamiche di sviluppo la DD sia l'elemento fondante, consapevole di mettere al servizio degli altri la propria sensibilità, certamente "perversa" ed anche dolorosa, ma preziosa ed unica nel proprio genere.
Ho già finito il tempo a mia disposizione (come dicono alla radio o in tv ), perciò vi parlerò di piedi, odori, bavagli, corde e via dicendo...prossimamente... (magari già domani, se posso ! )
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.CITAZIONEPer intenderci, uno scenario di D/s caratterizzato solamente da "pratiche" di sottomissione e/o umiliazione, degradazione, non collima con la mia visione,
questo infatti è quello che mi chiedo, come per moltissimi collina quasi esclusivamente relegando il tutto ad un semplice fatto di sessioni o azioni D/s senza che vi sia di base un coinvolgimento differente, anche se presumo che sia un po' come dire, che se hai voglia di fare sesso e ti trovi una bella donna disponibile non tutti stanno a cercare la complicità ( e forse vorrei persino dire che in alcuni casi sia meglio così )CITAZIONEcon controllo, intendo una sorta di sfera magica
anche qui non posso che confermare, ma siamo onesti quante volte può capitare questa magia nella vita di un individuo ? realisticamente intendo...CITAZIONECiò che deve "uscir fuori", in sostanza, ritengo sia qualcosa di estraneo ed alternativo alla realtà fisica circostante, una sorta di società alternativa simulata in quell'istante, nelle cui dinamiche di sviluppo la DD sia l'elemento fondante, consapevole di mettere al servizio degli altri la propria sensibilità, certamente "perversa" ed anche dolorosa, ma preziosa ed unica nel proprio genere.
of course.... -
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Sono sostanzialmente d'accordo. Non è questione di pratiche. La pratica più spinta ed estrema è nulla se non si riesce a portare il sottomesso in quella dimensione che alcuni chiamano subspace. Anzi a me intriga molto di più una scena di una banalità imbarazzante, tipo una coppia che si trova tra amici e lui chiede a lei qualcosa e questa con tono fermo risponde 'No caro' con un'inarcatura di sorriso appena accennata che lascia presagire per dopo molteplici conseguenze.. e il ritirarsi di lui in buon ordine con la coda tra le gambe. . -
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per me non c'è verso, la sottomissione più totale dello slave è il suo innamoramento verso la mistress. punto. . -
+1 .per me non c'è verso, la sottomissione più totale dello slave è il suo innamoramento verso la mistress. punto.
io la amo. -
.Sono sostanzialmente d'accordo. Non è questione di pratiche. La pratica più spinta ed estrema è nulla se non si riesce a portare il sottomesso in quella dimensione che alcuni chiamano subspace. Anzi a me intriga molto di più una scena di una banalità imbarazzante, tipo una coppia che si trova tra amici e lui chiede a lei qualcosa e questa con tono fermo risponde 'No caro' con un'inarcatura di sorriso appena accennata che lascia presagire per dopo molteplici conseguenze.. e il ritirarsi di lui in buon ordine con la coda tra le gambe.
condivido, credo anche inoltre che la vera dominazione possa trovare sede in modi non troppo espliciti ( anzi direi ), forse per questo siamo così ancorati in fin dei conti alla voisione duale angelo/demone o al vecchio e caro Dorian.
Edited by Gisy Scerman - 23/3/2017, 01:42. -
.CITAZIONEquesto infatti è quello che mi chiedo, come per moltissimi collina quasi esclusivamente relegando il tutto ad un semplice fatto di sessioni o azioni D/s senza che vi sia di base un coinvolgimento differente, anche se presumo che sia un po' come dire, che se hai voglia di fare sesso e ti trovi una bella donna disponibile non tutti stanno a cercare la complicità ( e forse vorrei persino dire che in alcuni casi sia meglio così )
Sia nell'uno come nell'altro caso, per quelle che sono le mie aspirazioni e desideri, rimango deluso dalla deriva in cui si finirebbe. Tutto diventerebbe uno sfogo privo di piacere reale, da fare per forza, pena la sensazione di aver "fallito" e di essere "sfigati" (sarò brutale, ma la vedo così, anche nell'ambito bdsm).CITAZIONEanche qui non posso che confermare, ma siamo onesti quante volte può capitare questa magia nella vita di un individuo ? realisticamente intendo...
Se già succedesse una volta ogni tot. non sarebbe poco. Il problema è che, nella maggioranza dei casi, non si riesce a trovare nemmeno quell'unica volta.. -
.CITAZIONESia nell'uno come nell'altro caso, per quelle che sono le mie aspirazioni e desideri, rimango deluso dalla deriva in cui si finirebbe. Tutto diventerebbe uno sfogo privo di piacere reale, da fare per forza, pena la sensazione di aver "fallito" e di essere "sfigati" (sarò brutale, ma la vedo così, anche nell'ambito bdsm).
Credo sia un fatto del tutto personale, ma non sono contraria alle sessioni intendiamoci, credo che per alcune persone, anzi forse la maggioranza di chi ha forti tendenze feticistiche ( non faccio distinzioni di che genere ), anche la simulazione resta comunque un'alternativa a ciò che potrebbe proporre la realtà; sappiamo benissimo quanto sia difficile trovare un vera autentica passione e feeling di coppia; non impossibile, ma molto complicato. Poi più è specifica e forte la propria passione più lo sarà.
Sulla venerazione invece, io vedo che a moltissime donne piace l'idea di essere "venerata" anche se poi nella sessualità la netta preponderanza ha assolutamente inclinazioni sub, ma questo riguarda l'ambito sessuale appunto; a molte piace l'idea di essere trattate come principesse ecc, ecc.... (
Resta invece per il maschio che ha tendenze D/s che spesso invece l'aspetto s lo relega al contrario quasi solo nell'ambito erotico, e quindi è esattamente diametralmente opposto a quello che le donne vorrebbero ( sub nel sesso e autoritarie nella vita )CITAZIONESe già succedesse una volta ogni tot. non sarebbe poco. Il problema è che, nella maggioranza dei casi, non si riesce a trovare nemmeno quell'unica volta.
Ben quello che dico, e perciò con tutti i buoni propositi che uno ci mette, non trovo così disdicevole che ad un certo punto opti per l'aspetto "sessione".
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