Massaggi ai piedi

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    Vi scrivo qui l’antecedente a tutto. Questo accadde nel 2013 ed è un mio vecchio racconto , quello di cui vi parlavo.


    La febbre

    Capitò che mia moglie fosse via per lavoro per due settimane e capitò che il lavoro e gli impegni mi sommersero.
    Mi trascurai, mangiai poco e fuori casa e, alla fine, mi venne un bel febbrone.

    Mi ritrovai nel letto del nostro appartamento in uno stato pietoso. Scosso da brividi, incapace di andarmi a preparare anche solo un the a causa del forte mal di testa. L'unica cosa che riuscivo a fare era languire nel letto, imbottirmi di farmaci ed aspettare.

    Quando la sera sentii mia moglie per telefono lei si preoccupò e l'effetto fu che mi mandò subito sua madre per occuparsi di me. A nulla valsero le mie proteste di voler restar solo. Alle 20 e 30 la signora Chiara suonò al mio campanello.
    La famiglia di mia moglie non abitava tanto lontana e per la signora Chiara non fu un disturbo venrimi a portare la cena. Quando le aprii il portone, la donna mi sorrise bonaria e mi disse:
    <<oh poverino come sei ridotto riccardo!>>
    <<eh lo so...mi è presa brutta! Mi dispiace che sia dovuta venire...io me la stavo cavando bene, la febbre è anche scesa!>>
    la donna entrò e mi disse:
    <<non voglio nemmeno sentirla la parola mi dispiace! Su, vai a metterti a letto che ti scaldo la cena!>>
    <<grazie mille...>> risposi io e me ne andai strasciando le pantofole fino al letto dove con molto piacere mi rimisi sotto le coperte.
    Restai li nel letto sentendo il suono dei tacchi della signora Chiara in cucina ed il suo armeggiare con pentole e piatti. Quei suoni mi risultarono confortanti e piacevoli.
    La signora Chiara era una donna alta 1.75, bionda, con i capelli fino alle spalle, aveva grandi occhi azzurri e dei tratti del viso eleganti. Aveva un corpo magro e slanciato ed era in ottima forma. Aveva 50 anni e devo dire che faceva sport più di me e sua figlia messi insieme.
    Quella sera era venuta vestita con una camicia, una giacca blu e dei jeans sotto i quali indossava dei sabot neri che lasciavano scoperti i suoi talloni rotondi e lisci, tanto simili a quelli di mia moglie.

    Quando mi raggiunse in camera mi disse:
    <<ecco...un pò di riso e un pò di frutta...tieni...>>
    mi porse il piatto ed io, sollevatomi un pò con il cuscino, iniziai a mangiare. La signora Chiara prese una sedia dalla scrivania e si sedette accanto a me, accavallando le gambe. Con una certa fierezza mi osservò mentre mangiavo e mi chiese.
    <<devi riguardarti di più! Non puoi strafare, te lo dico sempre!>>
    <<lo so..ma non è facile!>>
    lei rispose: << devi solo prenderti dei momenti di riposo, degli spazi per far recuperare il fisico!>>
    disse lei, mentre sorridendo iniziò a dondolarsi il sabot al piede. Quel movimento mi fece accellerare il battito. Si perchè la signora Chiara aveva dei piedi bellissimi, un 40 dalla forma bellissima, dita lunghe, arco plantare pronuniciato ed un tallone prominente e delle caviglie magre.
    Cercai di non guardare troppo in basso e finii di mangiare ciò che mi aveva portato. Bevvi un pò d'acqua che lei mi versò e poi presi un'aspirina.
    <<bene...>> dissi mentre mi sprofondavo nuovamente sotto le coperte.
    <<grazie di tutto!>> dissi con un sospiro.
    La signora Chiara mi rispose con un sorriso: << di niente Riccardo.>>
    Ma invece di alzarsi e prendere le sue cose per andarsene, la vidi prendere la sua borsa rimanendo comodamente seduta sulla sedia accanto al mio letto.
    Pensai dovesse fare una chiamata a casa per dire se la passassero a prendere dato che si era fatto tardi, ma invece tirò fuori i suoi occhiali da lettura ed un libro.
    Mise gli occhiali ed aprì il libro sulle sue gambe. Io la guardai perplesso e le dissi:
    <<signora...ma vada anche a casa! Sto bene ho mangiato! Si è fatto anche tardi! Davvero...>>
    la signora Chiara disse risoluta:
    <<oh no Riccardo! È ancora presto! Voglio rimisurati la febbre più tardi e vedere come stai, conoscendoti so che non mi chiameresti se dovessi peggiorare!>>
    <<ma si che la chiamerei! Davvero! Non vorrà passare la notte su quella sedia!>>
    la donna mi sorrise e disse:
    <<oh, non poreccuparti, mi metto comoda!>>
    E così dicendo fece un gesto che mi ammutolì. Si sfilò i sabot che caddero a terra con frastuono ed alzò le gambe per poi incrociare i suoi bei piedoni sul mio letto.
    <<aaah! Ecco fatto...>> disse mentre divaricava le lunghe dita con piacere e le muoveva su e giù. Aveva posato i piedi sul materasso all'altezza del mio petto, ed essendo seduta con la sedia rivolta verso di me io le vedevo quelle larghe e rosee piante dei piedi. Uno spettacolo incredibile. Restai con lo sguardo fisso su quei piedi per alcuni istanti, nella mia mente pensai che non potevo sperare niente di meglio e...che la febbre mi sarebbe aumentata di sicuro!
    <<ti da fastidio se metto i piedi li?>> mi disse con voce dolce.
    Io scossi il capo e dissi: << no no! Assolutamente...è il minimo!>>
    <<spero non puzzino riccardo! Ma ti assicuro che li ho lavati!>>
    <<ma che dice! Signora! Non si preoccupi...allora...io cerco di dormire un pò...>>
    <<va bene!>> disse lei, e così facendo sollevò il libro fino al viso, si sitemò sulla sedia, con l'effetto che i suoi piedi scivolarono un pò più su verso il mio viso e iniziò a leggere.
    Io avevo il battio accelerato ed una erezione che la cara signora Chiara nemmeno si immaginava.
    La prima cosa che feci fu rannicchiarmi il più possibile, per cercare di avvicinarmi il più possibile a quelle estremità.
    Mi posizionai in modo che il mio viso fosse in visione diretta delle due larghe piantone dei suoi piedi, ed iniziai a fare dei bei respiri profondi.
    Le piante dei piedi della donna erano leggermente impolverata, colpa delle sue scarpe aperte, e sentivo un sensuale odore di cuoio provenire dalla sua pelle.
    La febbre fece la sua parte e tra un'occhiata ed una socchiusa di occhi. Mi addormentai. Fu un sonno leggero, dal quale mi svegliai non so quanto tempo dopo.
    Mi trovai davanti sempre quelle bellissime piante dei piedi e sorrisi, la signora Chiara stava continuando a leggere. Io feci un movimento di scatto sul letto e feci in modo, che, piegandomi, il mio naso andasse a sfiorare i talloni della donna.
    Mi ritrovai con la punta del naso a meno di un centimetro dalla liscia pelle del tallone della donna, ne inspirai l'odore buonissimo e restai li. Con lo sguardo nemmeno riuscivo ad avere tutto il piede sotto visione, tanto ero vicino. Il mio respiro caldo e regolare scivolava piacevolmente sulla pianta del piede della signora Chiara, che a quel punto, si accorse di quanto fossi vicino. Sbirciando la notai che mi guardava oltre il bordo del libro. Le dovevo sembrare addormentato. Spostò i piedi da così vicini al mio naso, con mia grande delusione e si alzò.
    Mi posò leggerment una mano sulla fronte e le sembrò che fossi abbastanza fresco. Così decise di non svegliarmi. Si sedette di nuovo sulla sedia e con mia immensa felicità, i suoi pieodni riapparvero davanti a me, ma questa volta, non posati sui talloni, ma posati sulla pianta. Le dita lunghe della donna erano a pochi centimetri dal mio viso. Restai fermo, con gli occhi socchiusi ad osservare e a sperare che un movimento qualsiasi facesse venire a contatto quei piedi meravigliosi con il mio viso. Ma non accadde. Quel che accadde fu invece questo: il mio respiro caldo doveva essere piacevole tant'é che di tanto in tanto vedevo le dita della donna divaricarsi in contemporanea delle mie espirazioni. La signora Chiara, allora, pensò bene di sfruttare quel piacevole calore e ad un tratto, mettendo da parte il libro la vidi posizionarmi la punta del piede destro vicino al viso, la tenne leggermente inclinata sopra di me, come se volesse schiacciarmi e invece, restò ferma, con le dita divaricate a sentire il piacevole calore del mio respiro. Portò anche l'altro piede accanto all'altro e riprese a leggere, con la sua stufetta umana che le scaldava i piedi.
    Solleticata dal mio respiro e del tutto indifferente al fatto che mi stesse tenendo praticamente sotto i piedi, la signora Chiara iniziò a strofinare tra loro i bei piedoni e a muovere su e giù le dita dai polpastrelli rotondi e carnosi.
    Sarò stato il marito della figlia, ma per lei dovevo essere sempre un ragazzino se poteva permettersi tante libertà.
    Lo spettacolo era meraviglioso, sentivo il mio basso ventre pulsare di eccitazione, il battito era ancora più accellerato di prima. Bramavo il contatto e decisi che volevo ottenerlo. Simulai un movimento nel sonno e alzai il viso: affondai piacevolmente il naso la fronte e le labbra sulle morbide piante dei piedi della signora Chiara, erano soffici e caldissime, sembrono accogliermi con una carezza prima di ritrarsi, e anche io finsi di svegliarmi di soprassalto e ritrarmi.
    <<oh! Scusami Riccardo! Ti avevo messo praticamente i piedi in faccia!>> disse lei sorridendo.
    <<ah...ok...niente...scusi, non volevo spaventarla...ma mi sono trovato con qualcosa sul viso e mi sono spaventato!>>
    dissi io fingendo.
    La signora Chiara disse: <<sai ho voluto approfittare del calduccio del tuo respiro...così te li ho avvicinati al viso...era così piacevole!>> disse lei.
    Io risposi: << ah! Ha fatto bene!>> dissi io in imbarazzo.
    <<dato che sei sveglio mettiti il termometro, anche se mi sembri fresco!>> disse la donna.
    Me lo porse ed io lo misi.
    Per un pò restammo in silenzio.
    Poi dissi:
    <<ma se ha freddo...può anche mettere i piedi sotto la coperta!>>
    <<ah ma come li scaldi tu con il tuo respiro da febbrone non li scalda nessuno!>> disse lei ridendo.
    Il termometro dimostrò che la febbre era scesa, la signora Chiara si rassicurò e mi salutò.
     
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    Torniamo al 2020.
    Sinceramente dall’estate di anni fa in cui vi ho scritto non ricordo niente di particolare , come vi dicevo. Però , la scorsa estate, qualcosa è ricominciato ad accadere. Complice, anche questa volta , la convivenza nella piccola casa al mare.
    Nello specifico , una mattina, dopo una notte di lavoro, raggiunsi la mia famiglia in spiaggia. Feci il bagno, mangiammo tutti ottimo pesce e poi , crollai. Mi sdraiai sotto l’ombrellone e dormii. Un po’ cullato dal suono del mare e della risacca, un po’ disturbato dagli urlo dei bambini, languivo in quel piacevole dormiveglia di chi ha sonno, ha mangiato e spera di riprendersi presto. Ora, mentre cercavo di dormire, la bella Chiara iniziò a spostarsi con il suo lettino. La sentivo spostarlo e, con gli occhiali da sole indosso, vidi cosa stava facendo. In realtà sperava d far piano per non disturbarmi. Credendomi addormentato. In pratica era un gran casino, ma appena capii come si era posizionata mi si accelero’ il battito cardiaco .
    Quel giorno chiara indossava un costume celeste come i suoi occhi, nascosti dietro grandi occhiali da sole. I capelli erano raccolto dietro la nuca. Il suo corpo slanciato ed abbronzato. Aveva mani e piedi smaltati di rosso e, appena arrivato al mare , quella mattina già il mio sguardo era stato catturato dalla bellezza dei suoi piedi.
    Insomma si sistemò al sole e mise il suo lettino perpendicolare al mio, con la parte dove avrebbe poggiato i piedi letteralmente ad una trentina di cm dal mio viso. Prese una rivista e si sdraiò. Lo schienale un po’ alzato . Incrocio’ i suoi bei piedini davanti alla mia faccia. Le piante erano larghe lisce , bellissime come sempre. Il peso suoi talloni le rendeva piene di sensuali piegaturine. Non smetteva di muoverli e strofinarli tra loro con suoni setosi. Si infilava il V dito tra l’alluce e il secondo dito, oppure si prendeva le dita di un piede con le altre stirandosi la pianta.
    Le sue unghie smaltate rilucevano di rosso. Al sole era uno spettacolo divino. Io ero incantato. Restavo immobile, avendo paura. Che un mio movimento potesse farla intimidire o spostare. Adoravo come si era messa, così tranquillamente, con i piedi quasi sulla mia faccia. Passo il tempo e lei chiuse la rivista e si voltò a pancia in sotto. Essendo alta i suoi piedi penzolavano fuori dal lettino. E continuò a muoverli ma di meno e penso si appisolò. Fu quella in occasione in cui rubai una foto. Poco più tardi lei alzo e prese delle cose dalla borsa. Il suo telefono ed il portafoglio. Si allontanò, forse per un caffè. Nel frattempo arrivo mia moglie a baciarmi e a svegliarmi dolcemente. Ero accaldato, così mi levai la maglietta ed andammo a fare un bagno. Tornammo poco dopo e Chiara era di nuovo al suo posto a guardare il telefono, sdraiata con le gambe piegate ed i suoi piedi ricoprivano la mia lacoste accartocciata. Ebbi un sussulto. Ma si era accorta che aveva ridotto uno straccio la mia maglietta? La teneva spiaccicata sotto i suoi piedi e ce lo strofinava sopra. Pensai che quella maglietta sarebbe diventata la mia preferita
     
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    Mi sdraiai sul mio lettino per asciugarmi, nella mia privilegiata posizione davanti ai suoi piedi. Feci finta di non accorgermi che avesse la mia polo sotto i piedi. Volevo vedere quanto ce li avrebbe tenuti sopra. Era come se calpestasse un pezzo di me, adoravo vederlo.
    “ eri proprio stanco !” Mi disse
    “ si! Ma ho riposato abbastanza Chiara!”
    Mi sorrise, sempre strofinando i piedi sulla polo.
    “ si sta bene al mare! C’è questo venticello che è una meraviglia !” Mi disse con gentilezza mentre distendeva le gambe, donandomi di nuovo lo spettacolo delle sue piante davanti alla faccia.
    Erano modi distratti i suoi? Oppure sapeva e capiva bene come ero fatto? Non poteva non aver notato tutti i miei sguardi ai suoi piedi negli anni, e nemmeno poteva aver scordato quegli episodi di massaggi ai piedi.
    Di sicuro aveva capito che non mi dispiaceva avere a che fare e vedere i suoi piedi e quindi un po’ per gioco un po’ forse per farmi piacere o perché la divertisse , non me lo teneva nascosti, anzi, capitava spesso come quel giorni di averli prepotentemente in primo piano.
    Standomene li, girato verso di lei, con i piedi in primo piano, non potevo continuare a fingere di non vedere la mia polo. Lei non diceva nulla, tenendoci i talloni sopra. Era un gioco. Forse voleva vedere quanto tempo avrei fatto calpestare la mia polo da lei senza dirle niente. Ed io ero agitato , non riuscivo a trovare le parole giuste per dirle qualcosa al riguardo. Avevo paura di rompere l’incontro di quel momento. Era bellissimo vederla che mi parlava mente aveva i piedi davanti al mio viso e sopra la maglietta.
    Ormai però ero ridicolo a non dirle niente. Così dissi, come se già da tempo me ne fossi accorto : “ chiara , ma ti sei resa conto che stai con i piedi sopra la mia lacoste?”
    Lei reagì con un sorriso e divaricando le dita dei piedi mentre li sollevava un po’:
    “ ma chi la ha messa lì?” Chiese mentre io la sfilavo da sotto di lei.
    “ ma non lo so, forse io o forse è caduta dall’ombrellone!”
    Quando me la misi, poco dopo, ero fierissimo.

    Chiara compie gli anni in estate. Sempre nel periodo in cui siamo tutti li al mare.
    E quell’anno andai con mia moglie in giro per farle il regalo.
    Fortunatamente mia moglie era a corto di idee. A Chiara non piace tanto festeggiare e di solito, in vicinanza del suo compleanno si lamenta , diventa scontrosa e non vuole regali. La Sua famiglia e sorpattto il marito le danno retta e non le fanno regali, anche se si capisce che lo fa apposta per sentirsi poi coccolata. Io per varie ragioni, sia perché nella mia famiglia festa e regali sono sacro santi, sia per l’aiuto e la gentilezza nei nostri confronti e soprattutto forse, per l’ammirazione segreta verso di lei, insisto sempre per farle bei regali.
    Non sapendo bene cosa regalare, io portai l’interesse su dei sandali. Andammo in un bel negozio e vidi questi sandali bellissimi, almeno per i miei gusti. Sandali tipo capresi. Bassi con un minimo di tacco, con due piccole cinghie sottili, di pelle ed un elegante giro intorno alla caviglia. In sostanza, sandali inesistenti. Immaginavo Chiara indossarli ai suoi bei piedi dalle forme eleganti. Le sarebbero stati benissimo, sarebbe sembrata scalza. Mia moglie si fida del mio colpo d’occhio e sa benissimo che sulle scarpe ho un gusto particolare. Mi assecondò. Lo comprai io, insistetti. Quello era il mio regalo per Chiara.
    La cena del compleanno fu piacevole, andammo a mangiare pesce. Tornati a casa scartammo i regali dopo la torta ed aver brindato. Chiara apri’ prima il regalo dell’altra figlia , quello del marito nn c’era a, anzi forse era stata la cena, e poi arrivo’ al nostro. Lo scarto’ apri la scatola e sollevo’ tra le mani uno dei sandali, lo osservo sorridente ed emozionata. Io stavo sorseggiando lo spumante li di lato a gustarmi la scena.
    “No! Ma non dovevate! Sono bellissimi!” Si volto’ verso di me sorridente, gli occhi azzurri brillanti: “ qui c’è il tuo zampino eh?!”
    Deglutii nervosamente, e sorrisi. Mia moglie disse : “ si li ha scelti Ricky, ma penso siano davvero belli! Questi li devi mettere con quel vestito bianco …” mia moglie continuo a dare consigli di abbigliamento, sua sorella la aiuto. Chiara intanto se li provava. Si alzò Dio averli calzati. Come immaginavo, mettevano i risalto le forme dei suoi piedi e quasi scomparivano sotto di essi.
    “ bellissimi! Però bisogna avere i piedi perfetti per metterli!”
    Disse e di nuovo mi guardò.
    “ eh signora , ma lei ha piedi bellissimi! Se non li mette lei questi!” Dissi.
    Chiara venne a ringraziarmi e mentre mi si avvicinava io avevo lo sguardo su i suoi piedi. Mi bacio sulla guancia dicendo: “ grazie! Bellissimi! Si vede che li hai scelti tu! Con questi qua altrimenti mica avrei avuto un regalo così bello!”
    Le sue parole mi colpirono. Mi
    Sembrava di avere con lei un tacito accordo, un segreto solo nostro. Ma forse erano solo mie fantasie.

    Dopo questo episodio, arriviamo a cosa è successo questo marzo…
     
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    Sarà stata metà marzo. Io ero sul divano di casa con mia moglie quando mi arrivo’ un whatsapp.
    “ e tua madre …” dissi annoiato mentre aprivo il messaggio. Mia moglie guardò curiosa. All’apertura del messaggio mi venne un colpo: un primo piano della piantona del piede di Chiara. Mi chiesi spaventato perché me la avesse mandata. Mia moglie mi chiese: “ che ti manda la foto del piede mamma?”
    “ si.. perché ?” Dissi io quasi tremante.
    Un istante dopo a salvarmi il messaggio :
    “ Riccardo guarda un po’ che mi sono fatta ! Che devo fare ?”
    La foto non era chiara quindi la chiamai:
    “ ciao Chiara, che le è’ successo ?”
    “ un male guarda! Stavo camminando scalza per casa e ho calpestato un gioco dei bambini!”
    “ ah ok… ma è uscito sangue ?”
    “ eh si! Non hai visto la foto?”
    “ si vede male, è un po’ sfocata.. o me ne manda un’ altra o se vuole vengo a vedere!”
    “ ma non ti preoccupare! Dimmi solo che devo fare, poi magari domani passo a casa da voi e dai un occhiata!”
    “ si disinfetti bene e domani vediamo allora!”

    Il giorno dopo all’ora di pranzo ero a casa da solo e Chiara passo dopo il lavoro. Citofono’ le aprii e la aspettai in cucina dove mi ero appena fatto un piatto di pasta. Chiara arrivo, in effetti un po’ zoppicante. Indossava una giacca di pelle, dei jeans e degli stivali neri.
    “ vuole qualcosa da mangiare ?” Le chiesi
    “Oh no… disse lei…” e mentre lo faceva si sedeva al tavolo ed accavallava la gamba. Abbasso la zio del suo stivale e se ne libero’. Afferrò la punta del gambaletto e se lo levo’ per poi sollevare la gamba sul tavolo. Appoggio’ il suo piedone accanto al mio piatto davanti al quale ero seduto.
    “ vedi ?” Mi disse.
    Quel gesto, mettere il suo piede sudato sul tavolo dove mangiavo mi sembro’ molto dominante ed erotico.tra l’altro un odore forte mi arrivo’ alle narici. Pragonai il suo piede al bicchiere, alla bottiglia dell’acqua e mi sarebbe piaciuto se lo avesse affondato nella mia pasta ma poi guardai bene ed ecco due piccole feritine e sulla pianta del piede.
    Avvicinai il viso all’inverosimile per controllare le ferite, le toccai la pianta soffice e rosea per esaminarle.
    “ beh sembra niente di che, ma sul piede e’ sempre meglio disinfettare, e magari tienilo all’aria così guarisce prima.”
    “ sai cosa è, che mi fa proprio male…. Non vorrei mi ci sia spezzato qualcosa dentro”
    “ ma che gioco era ?”
    “ una macchinina !”
    “ il conducente sta bene ?” Le chiesi sorridendo. Lei sorrise e rispose:
    “ non c’era e se c’era è bello che spiattellato! In mille pezzi la macchina !”
    Sorrisi anche io. Poi la convinsi a mangiare lì con me. Sei si libero degli stivali e delle calze e resto con me fino al caffè , scalza, con mia grande gioia. Non osai chiederle se voleva un massaggio, ma forse lei, a piedi nudi , voleva invitarmi a farlo.
    Nei giorni successivi La signora Chiara mi invio altri foto dei suoi bei piedi. Un po’ per farmi controllare come stesse guarendo, un po’ le chiedevo io per avere occasione di avere quegli scatti. Mi lamentavo ogni volta che le foto fossero sfocate e così creai occasioni per controllarla dal vivo.
    Un pomeriggio andai a casa da lei per prendere mio figlio e per controllarla.
    Dunque , lei era vestita molto sportiva , felpa e leggings ( ultimamente fa pilates) che si può permettere alla grande, ed era scalza.
    Lei era seduta sul divano a mettere il cappotto al bimbo ed io mi sedetti per terra davanti a lei dicendo:
    “ allora, vediamo…” con tutta la naturalezza del mondo lei sollevo il suo piedone e mi appoggio’ il tallone sul ginocchio mostrandomi la pianta. Le ferite erano guarite , quasi ero dispiaciuto. Scattai una foto dicendole : “ ecco così ci ricordiamo come sono e vediamo come guariscono” penso che nessuno si sia occupato con più amore dei piedi di qualcuno. Lei mi tenne il piede sul ginocchio mentre io, dopo la foto, con delicatezza iniziai un leggero massaggio. Lei mi lascio’ fare per alcuni istanti e disse:
    “Un massaggio mi ci vorrebbe proprio Riccardo! Sono stanchissima!”
    “ per colpa nostra immagino !”
    “ oh no! Mi fa piacere stare con i nipotini!”
    Sorrisi mentre massaggiavo ancora, stando seduto sul pavimento ai suoi piedi.
    “ comunque quando vuoi Chiara” a volte lo so, le do del lei, a volte del tu, ancora non riesco a smettere con il lei in alcune occasioni.
     
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    Vabbè adesso vai che devono cenare!” Mi disse lei, levandomi il piede dalla gamba.
    Capivo che le avrebbe fatto piacere avermi lì sotto. Forse le mie attenzioni compensavano qualcosa.
    “ Chiara , lo sai, mi fa piacere a me se… se vuoi…” ero in imbarazzo , lei mi guardò seria e mi aiuto’: “ ma si lo so! Non ti preoccupare che non mi scappi!”
    La cosa fini’ cosi.

    I messaggi con le foto dei piedi erano andati avanti da marzo fino a fine aprile. Arrivo’ maggio ed il tempo migliorò. Non ci fu nessuna occasione nuova con lei e con i suoi piedi fini ad una chiamata.
    “ ciao Riccardo chiamo te perché Elena è al lavoro e so che tu sei libero…”
    “ si, dimmi tutto !” Risposi.
    “ se ti serve aiuto con i bambini io sono libera dopo le 17, che prima vado a fare ma manicure e pedicure ok?”
    “ ah! Fai bene Chiara!” Le dissi io entusiasta.
    “ facciamo così! Passo dopo la pedicure e magari ti do una mano per metterli a letto!”
    “ non serve tranquilla!”
    “ mi fa piacere !”

    Chiara arrivo alle 19. Si libero’ delle scarpe con il tacco e scalza cammino’ morbidamente sul parquet. Io ero incantato, i suoi piedi splendevano, lo smalto era perfetto ( sempre rosso ). Si prodigò in bagnetti, aiuto’ con la cena ed io li misi a letto. Quando scesi in salotto Chiara era sdraiata sul divano, i piedi posati sul bracciolo. Li muoveva sensualmente e mi guardava sorridente.
    “ dormono?” Mi chiese
    “ si Chiara! Grazie davvero dell’aiuto! Se vuoi vai! Che è tardi!”
    “ non mi dici niente dei piedi?” Mi chiese
    Io trasalii. Avevo il cuore a mille.
    “ perfetti! Come al solito!”
    E restai impalato in piedi davanti a lei.
    “ sai cosa vorrei adesso Riccardo?”
    Io le avrei dato tutto me stesso ma la guardai fintamente curioso: “ un massaggio?”
    “ si!”
    “ ok!”
    “ grazie !” Disse lei con entusiasmo.
    Mi sedetti sul pavimento , come avevo fatto quella volta prima a casa sua.
    “ ma sai comodo li?”
    Dissi con la voce tremante :
    “ si è meglio così ho il piede dritto, fatico di meno con le mani!”
    Lei non se ne preoccupo’ più. Poso il piede destro sul mio ginocchio ed io iniziai a massaggiarlo con passione , e tremante. Si, tremavo quasi. L’avevo già fatto si, ma il modo in cui stava accadendo adesso … era sublime.
    “ sai cosa…”
    Mi disse lei mentre massaggiavo:
    “ sei il più bravo . Me li hanno massaggiati dall’estetista ma tu… hai qualcosa in più… mmmh che bello!”
    Mi limitai a sorridere timido.
    Quando arrivo’ il turbo dell’altro piede che poso sempre sul mio ginocchio , il piede destro lo sposto’ solo un po’ e me lo appoggio sulla gamba. Come era pesante e caldo. Mi guardava mentre la massaggiavo e capii che aveva in mente qualcosa. Non disse nulla, protese il piede verso il mio viso mentre mi guardava con occhi seri ed appoggio’ la sua pianta setola sulla mia guancia , ricoprendomi metà viso, poi mia accarezzo’ la barba con il tallone, facendo scendere su di essa tutta la pianta e le dita per poi riposare il piede sulla mia gamba. Io continuai a massaggiare e le sorrisi imbarazzatato: “ tipo tappetino la barba eh?”
    Lei sorrise : “ non potevo resistere! Scusami!”
    “ e di che ?!”
     
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    Vi assicuro che avevo i brividi. Chiara aveva fatto quel gesto come se sapesse tutto di me. L’aveva fatto con piacere, con lentezza, indugiando nel tenere il mio viso sotto il suo piede, che me lo ricopriva tutto. Assaporando il contatto della sua pianta con la mia pelle e la mia barba.
    Forse era stata più audace visto il mio atteggiamento ed il mio chiaro piacere di starle ai piedi. Forse , con la pedicure appena fatta si sentiva meno in imbarazzo ad avvicinarmelo tanto. Fatto sta che rosso in volto per l’imbarazzo continuai a massaggiarle il piede sinistro. Lei si godeva il massaggio con un sorriso ora divertito sul viso.
    Non so cosa stavo per dire. Mi sarei sdraiato a terra per farmi calpestare per essere dominato da lei completamente ed arrendermi al suo cospetto come ad una Dea, ma sentimmo aprire la porta , mia moglie era tornata. E come strappati da un incantesimo tornammo in noi. Io lasciai il piede e lei si alzò. Sembrava quasi ci sentissimo in colpa per questa troppa intimità’. Salutammo Elena.

    Da quel giorno ci siamo allontanati. O almeno così mi pare. Io cerco di evitare occasioni. Lei sempre gentile ma meno provocante. Forse sono solo io che mi allontano quando mi sembra di aver superato il limite. Sono addirittura sbrigativo a volte quando ci incontriamo. Però è estate ormai e lei è perennemente scalza. Cosa che negli anni precedenti non era mai avvenuta. Perché questo cambio?
    Tra alcuni giorni andremo di nuovo al mare... vi farò sapere
     
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    Vi invio qui uno degli scatti rubati in quei momenti di “ controllo” guardate che bellezza
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    Pur non essendo feticista dei piedi ho apprezzato molto i tuoi racconti. Probabilmente non so cosa mi perdo, ma mi sono immedesimato in tutti e due ^_^
     
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    Di tempo ne è passato.
    Ma oggi è di nuovo successo qualcosa.
    Chiara sta litigando da una settimana con il marito. Mia moglie me ne parla spesso. Hanno una crisi.
    Ciononostante oggi c’era un pranzo a casa di mia suocera, con tutta la famiglia. È stato un pranzo piacevole, in cui non si è dato spazio ai problemi. Ma si vedeva che chiara non era del solito umore. Era comunque ben vestita, con degli stivali di pelle, cortese e piacevole. Io l’ho aiutata in cucina, ad apparecchiare e sparecchiare e lei ha apprezzato come sempre.
    Quando eravamo tutti sui divani a bere caffè e parlare , chiara mi si è seduta accanto. Si è tolta gli stivali, in tutta tranquillità, rivelando le sue calze che abbracciavano i suoi bei piedoni. L’odore piacevolmente mi arrivo alle narici. Pensavo che la cosa sarebbe finita lì, ma, invece, accavallo’ la gamba e mi appoggio’ il piede con le dita sulla mia gamba. Le muoveva accarezzandomi. Era sotto gli occhi di tutti eppure nessuno sembrava farci caso eccetto me. Lei pure sembrava farlo distrattamente , eppure, mi accarezzava la gamba strofinando i sopra il piede ripetutamente.
    È forse stato un modo per vendicarsi del marito ? Voleva vedere come reagivo? Sentirsi adorata?
    La sincronia con il litigio è dubbia. Ma è stato comunque un bel momento, anche abbastanza lungo.
    Vediamo ora che succede con la primavera alle porte e le mie occhiate insistenti
     
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  10. teppeibtxx
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    devo dire che tutta questa storia, che si protrae negli anni, è davvero interessante.
    certo che sono delle situazioni davvero incredibili.
    molto bello davvero.
    e poi mi rimane sempre quel senso di stupore come a chiedermi "è solo un racconto o gli è successo davvero"? ^^
     
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    Grazie . Tutto vero, sennò succedevano cose più Fiche ;)
     
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    Però mi piacerebbe anche sapere da voi cosa ne pensate. Dei suoi atteggiamenti, del mio atteggiamento.
    E se potete darmi consigli … non da arrapati. È sempre mia suocera. Ma per rendere la
    Cosa più intrigante.
    A me lei fa impazzire , non lo nego, e capisco che in qualche modo, a lei fanno piacere queste mie attenzioni. Su questo, insieme
    Al fatto che sono medico ( la cosa ha avuto i inizio proprio per un parere medico se ricordate ) , deve essereci una certa consapevolezza
     
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    Beh caro Grind, è una di quelle situazioni in cui sicuramente almeno una volta avrai pensato dentro te: "mannaggia,poteva essere una Chiara qualsiasi,tipo la vicina di casa e io single?O quantomeno non sposato proprio con sua figlia"? ^U^ Magari potessi massaggiarli io dei piedi così,altroché!Ma io sono esterno è più facile parlare dal mio punto di vista,non sto nella situazione.

    Comunque,se posso darti un suggerimento,Scherza con la cosa del piede sulla barba, in maniera ironica e sottile, (tipo che quando te lo ha passato sulla guancia,eri diventato un repellente naturale, o la barba "gusto eau de piéd". Cose scherzose così,senza offendere pesantemente,ovvio.Ma questo è uno dei 10.000 esempi che potrei farti) e studia la sua reazione. una donna 9/10 volte per difendere il suo fascino, dirà sempre "nooo ma che dici i miei piedi non puzzano,". e 5/10 te lo fanno pure annusare di proposito, non sarà una statistica empirica ma per esperienza personale ti posso dire che nessuna s'è mai inca***ta ^_^
    Poi magari le dai conferma dicendole "no ma lo so che li lavi,infatti...smack! Visto?Se puzzassero non mi ci avvicinerei nemmeno".Ci metti in mezzo pure la cosa che sei medico e sicuramente ne hai viste tante e non ti spaventi certo per un piede un po' accaldato,no?
    Il tutto come se fosse la cosa più naturale del mondo,manco stessi prendendo un bicchiere da un mobile :D lo so che non è facile restare calmi,ti capisco,io pure starei in ansia se mi capitasse,ma è meglio sempre fare la faccia tosta e far finta che vada tutto bene,se t'agiti tu,potrebbe non gradire lei.
    Andare oltre eviterei,in quanto se si sente spesso con la figlia,potrebbe metterti nei casini,se uscisse fuori una storia di footjobs,ecc ecc... a meno che non è proprio lei a fare la prima mossa in maniera proprio palese, a quel punto magari puoi giocare anche tu. Se è lei a iniziare,metterà in conto di non dire niente a sua figlia,se inizi tu esagerando,potrebbe (potrebbe ripeto,non sono un mago indovino,ma c'è il minimo rischio),dire alla figlia che le hai leccato i piedi e succede un caos :)

    Tra l'altro devo chiederti una cosa, ti invio un mp.
    Perdonerai il papiro lunghissimo,ma il discorso mi interessa! Tienici aggiornati con le foto,mi raccomando.Grande :P
     
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    Mi ritrovo a scrivere qui dopo ormai tanti mesi.
    Dall’ultimo racconto di questo mio diario, c’è stato un lungo periodo di pochi incontri. Poche occasioni e rare occasioni per passare del tempo insieme, tutta la famiglia insieme.
    Sono stati mesi stressanti per me e per la mia famiglia. Anche per Chiara ed il marito. Vivono, da quando l’ho scritto qui, quindi dall’inverno, un momentaccio per la coppia. Litigano, discutono. Anche quando ci vediamo con loro l’ambiente è teso. Per questo non abbiamo avuto molte occasioni, ci siamo frequentati di meno e non siamo nemmeno andati da loro al mare. Però fine agosto e questi primi giorni di settembre, Chiara ci si è riavvicinata tanto. Ci viene a trovare non solo per i nipoti ma anche per passare del tempo con noi. Inutile che continui a dirvi della sua bellezza e del fatto che ormai ha sempre piedi curatissimi. A casa nostra è perennemente scalza, e sicuramente continua a notare i miei sguardi.
    Ma arriviamo all’episodio che volvevo raccontarvi.
    Era una domenica, sempre di sera, e come già successo in passato mi arrivano dei
    Messaggi su whatsapp. Una serie. Quando vado a vederli esce fuori che sono di Chiara, ed il primo scrive: “ Riccardo ti mando le foto dei piedi.”
    Così, senza senso. Sotto una carrellata
    Di foto dei suoi piedi smaltati di rosso,
    Abbronzati. Calzati da diversi sandali, eleganti e non.
    Scorro queste foto con il battito accelerato chiedendomi per quale ragione me le avesse inviate. Le ultime sembrano zoommate a sulle sue dieci dita lunghe ed eleganti, e si vede appena la cinghia di un sandalo dorato.
    Poi ultimo messaggio: “ quale ti piace?”
    Ora dovete capire la mia perplessità. Non risposi subito, anche per darmi un tono. Passai in salotto per vedere se mia moglie sapesse qualcosa:
    “ ma tua madre che deve fare ?” Le
    Chiesi.
    “ perché ?”
    “ mi ha mandato tutte foto dei piedi con varie scarpe!”
    “ ah si! È per il regalo del compleanno , si voleva comprare delle scarpe e ci ha mondato dei modelli che ha visto. Gliele
    Regaliamo noi. Le ha mandate anche a te? Quali ti piacciono?”
    “ ah, capisco..” dissi io. E allora mi misi a vederle con attenzione. Volevo capire bene quali consigliarle e dare il mio tocco. Sapevo che tutte in famiglia avevamo fiducia in me nel campo del gusto e del colpo d’occhio.
    Guardai quelle foto per un bel po.
    Si fece tardi e tra una cosa e l’altra non le
    Risposi…
     
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    Non vi dico per quante volte ho guardato
    E riguardato quelle foto, e potete immaginare che effetto abbiamo avuto su di me. Ero incantato. Le dita lunghe e smaltate, le
    Cinghie che stringevano la sua pelle liscia e
    Morbida. E poi ripensavo al tocco della sua pianta del piede sulla mia barba, che ora nemmeno ho più, e la sensazione dei suoi piedoni tra le mie mani, durante i massaggi. Quel non detto di sensuale che in qualche
    Modo ci univa.
    Guardai le foto anche il giorno dopo, a lavoro. Ma non rispondevo. Non risponderle mi faceva sentire più a mio agio, anche più normale per qualche strana ragione inconscia.
    Poi, quella sera tornai a casa e li c’era Chiara, che usciva, dopo aver aiutato un po’ mia
    Moglie:
    “ ciao Riccardo! “
    “ ciao Chiara!”
    “ allora ? Che fai non mi rispondi ai messaggi?”
    Deglutii nervoso e dissi:
    “ ah scusa , mi sono dimenticato!”
    “ ma le hai viste le foto dei miei piedi?”
    Dei miei piedi, aveva detto, non delle sue scarpe:”quali scarpe ti piacciono ?”
    Risposi deciso:
    “ quelle nere, infradito.” Era una risposta precisa , evidentemente avevo scrutato a lungo le sue foto.
    Mi sorrise.
    : “ piacciono anche a me! “ disse
    “ allora le prendo al negozio !” Disse, rivolta anche a mia moglie.
     
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