Il sesso è la Verità su di me

Posso slegare le due cose?

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  1. sissymaid
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    (Non trovo altro luogo per postare questa domanda che non riguarda Femdom o D/s ma un dubbio più generale sul valore che assegnamo alla sessualità)

    Viviamo in una società che pensa parla scrive visualizza la propria sessualità in tutte le possibili declinazioni in un flusso continuo, i forum non fanno eccezione.
    Alla base di questa autoanalisi credo ci sia la convinzione che analizzando la mia sessualità posso scoprire la Verità nascosta sul mio essere più profondo e genuino. Verità maiuscola, quella vera, comprovata, Docg, garantita: sono un vero uomo o un vero masochista? Sono normale o malato? Posso così avere la mia bella etichetta con l'analisi del laboratorio che elenca le mie componenti come su ogni bottiglia d'acqua minerale.
    Mi domando perché è stato fatto il collegamento Sesso-Verità? Chi l'ha deciso?
    Giusto per fare un esempio non potrei arrivare a conoscere la Verità su me stesso analizzando il mio modo di respirare o chesso' di gesticolare o battere le ciglia?
    Perché diamo tanta importanza a un atto limitato nello spazio e nel tempo (ad esempio dare un bacio omosessuale) per trasformarlo nella Verità su di noi?
     
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    Personalmente non concordo sul fatto che analizzando la nostra sessualità possiamo arrivare alla verità su noi stessi, il sesso è una parte di noi che può avere varie funzioni: procreare, farci provare piacere, farci dimenticare per un attimo la vita quotidiana... ma non può essere visto come specchio della verità.

    La verità su noi stessi la scopriamo altrove, la scopriamo nella situazioni della vita che ci mettono alla prova, nelle situazioni in cui dobbiamo per forza cavarcela da soli...
     
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  3. sissymaid
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    Non capisco tanta paura legata al sesso e al piacere che ne deriva.
    Il cibo non suscita la stessa paura anche se quello che mangiamo ci costituisce come organismi viventi molto più del sesso che facciamo.
    Mai sentito nessuno dire: "Ho paura di assaggiare per la prima volta il Sushi perché se poi mi piace divento diverso e non torno più indietro.."
    Baciare un altro uomo è più vincolante per la mia identità che assaggiare il sushi?
    Davvero non produce una Verità su di me quando mi piace?
     
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    Io parlo di quello che provo io, se per verità intendi che attraverso il sesso puoi capire alcuni lati di te stesso allora concordo, ma sono solo una parte di noi, non è questione di paura anzi...
    però posso capire per alcuni il sesso possa essere il momento più "vero" della vita.
     
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    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

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    Sissy come sempre tiri fuori delle gran argomentazioni.
    Posso così in base a quel che leggo trarre delle conclusioni affrettate dicendo: il sesso essendo uno degli aspetti più privati che un individuo vive, diventa un elemento di indagine di maggior interesse ( per se stesso e per gli altri ) rispetto altri lati che invece sono "naturalmente scoperti" e quindi essendo alla luce del sole, o quasi, non si ritengono così interessanti per capire un eventuale lato oscurato.

    L'altra conclusione altrettanto affrettata, è che tramite gli istinti si pensa di rivelare degli aspetti magari più veritieri; se si arriva al sesso teoricamente c'è la disinibizione ( anche se poi non sempre è così ), perché lo si svolge o autonomamente ( autoerotismo ) o con poche persone sicuramente non a caso.

    Poi dipende chiaramente quanto peso si dà a quella cosa, se c'è un ossessione, se ci pensa tanto poco e in che modo.
    Se nel provare ti riferisci in particolare alle paure omofobe o di ritrovare una parte di sé con possibile declinazione bi, mi pare sia una paura diffusissima, difatti i quesiti sullo strap on sono sempre movimentatissimi ( specie in altri lidi ); i limiti quindi hanno voglia di superarli alla grande, se quei limiti sono già congruenti alle fantasie, se non lo sono il limite lo da superare lo lasciano volentieri agli altri.
     
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    Non e' la verità' assoluta ma una parte di essa sicuramente. Io non credo nelle dissociazioni o nelle doppie vite, gli aspetti sessuali sono una componente imprescindibile del nostro io. In effetti c'è molto di noi stessi quando ci abbandoniamo alle nostre pratiche o fantasie, certo che il fatto di rendere noto solo l' aspetto sessuale personale ci mette nella condizione di essere giudicati solo per quello, mentre esiste poi tutto un insieme di altre sfaccettature di cui il sesso è solo una parte.
     
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  7. sissymaid
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    Il modello binario etero/omo, che poi magari evolve in un modello aggiornato, non so se sia fuori luogo parlare di gender, poco ne conosco e poco m'interessa ora parlarne; il punto focale per me resta la necessità di un modello, di un sistema che mi dica se sono conforme o meno, che mi rilasci un'etichetta di analisi a norma di legge. Il raccontarmi sessualmente, ad esempio il cercare rassicurazioni sulla mia etichettatura quando mi piace succhiare un pisello coperto dal preservativo... ma attenzione solo se indossato da una DONNA, perché se lo stesso preservativo copre il pisello di una TRANS allora il mio punteggio cambia, e se il pisello e' di un TRAV scende ancora e se infine il proprietario del suddetto membro ha barba e baffi da MASCHIO allora sono certificato ESSERE sull'altra sponda al 100%.
    Possiamo fare lo stesso discorso di conformità per il bdsm ssc volendo.
    Ecco mi chiedevo.. cosa m'interessa di questo sistema di Sponde.. non posso essere felice e contento in autonomia con i miei desideri sessuali senza bisogno di ricondurli incasellarli su uno schema disegnato da altri per una misurazione e certificazione? Non posso essere artefice della mia attività sessuale senza bisogno dell'etichetta che mi valuta in base a determinati parametri standard? Quali sono i vantaggi che acquisisco adottando questo standard?
    Posso giudicare gli altri certo, ma nel contempo vengo giudicato, perché appunto questo sistema di valutazione usa la mia sessualità per dire la verità su di me, per dire CHI SONO IO.
     
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    Il discorso inizia a farsi molto interessante:

    concordo sul problema che si viene a creare nel momento si cerca di classificare tutte le cose secondo delle categoria prefissate, che nel nostro caso: omo,etero etc... e son d'accordo che per soddisfare al meglio le proprie fantasie sessuali si debba uscire da questa classificazione arbitraria.
    Però per uscire da questa classificazione arbitraria bisognerebbe partire secondo me da un presupposto:
    molte delle persone che giudicano gli altri per le loro fantasie sessuali spesso giudicano per far vedere alla massa che sono "normali" cioè dicono: "io mai mi farei penetrare... io mai mi farei legare... " solamente perchè loro stessi reprimono le loro fantasie per paura di essere etichettati ed emarginati dalla società.

    Credo che allora forum come questo, abbiano il merito di permettere a tutti di vivere la loro sessualità senza essere giudicati, potendo parlare liberamente e senza "limiti".

    Io da quando ho scoperto che sul web potevo condividere il mio feticismo mi sono come liberato da una sorta di peso, mai avevo parlato delle mie fantasie con nessuno prima di iniziare a frequentare i forum, tranne che con la mia ex ragazza.

    Ma continuo a pensare che la verità o la definirei "autenticità" abbia bisogno della sessualità ma anche di molte altre cose.
     
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  9. sissymaid
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    CITAZIONE (fetishrevolver @ 1/11/2017, 17:31) 
    (...) Credo che allora forum come questo, abbiano il merito di permettere a tutti di vivere la loro sessualità senza essere giudicati, potendo parlare liberamente e senza "limiti".
    Io da quando ho scoperto che sul web potevo condividere il mio feticismo mi sono come liberato da una sorta di peso, mai avevo parlato delle mie fantasie con nessuno prima di iniziare a frequentare i forum, tranne che con la mia ex ragazza. (...)

    Anch'io AMO questo forum. Sono anche consapevole che il discutere qui e altrove con persone piacevoli e intelligenti fa parte di quella sessualita' che e' stata costruita con finalita' normalizzanti.
    E' una prigione come tutti i discorsi sulla sessualita', una prigione costruita liberamente dai suoi prigionieri che l'hanno resa gradevole e ben arredata, con utili mensole portaoggetti e incantevoli quadri decorativi, amo questo luogo come il prigioniero ama la sua cella e la considera casa propria e sono cosapevole che senza la mia piccola cella mi sentirei perduto nel mondo, eppure continuo a vederne l'architettura retrostante, di regolare, normare anzi normalizzare..
    mi accorgo che tutta la costruzione del bdsm ha una finalita' normalizzante, posso anche accettarlo, finora l'ho fatto e d'altronde quando anche riesco ad evadere poi inevitabilmente ritorno nella mia celletta bdsm.. non riesco pero' a chiamarla 'liberta' vedo le sbarre e i catenacci in quasi ogni mio e altrui discorso sul bdsm.

    Copio da La volonta' di sapere di M.Foucault:
    Se la sessualità è un’invenzione moderna, intesa tra l’altro a definire l’individuo (e le sue potenzialità sociali, morali, intellettuali, ecc.) in base alle sue pratiche sessuali, lo è a maggior ragione l’omosessualità, frutto di quello sforzo normalizzatore che l’Ottocento borghese ha messo in piedi nel tentativo non di reprimere, cancellare e mettere sotto silenzio il sesso ponendo su di esso un tabù, come si è a lungo sostenuto, bensì nel tentativo proprio di costruire la sessualità, cioè di registrare, identificare e controllare le pratiche sessuali "devianti", attraverso "una vera e propria esplosione discorsiva" che ha portato a una "polizia del sesso: il che non vuol dire rigore di una proibizione, ma necessità di regolare il sesso attraverso discorsi utili e pubblici". Insomma, non si è mai parlato di sesso quanto negli ultimi due secoli, ma in funzione tutt’altro che liberatoria.

    I miei 1760 messaggi su questo e altri forum quindi contribuiscono a una 'liberazione bdsm' o piuttosto ad alzare quei muri? Quando discuto appassionatamente di bdsm sto aprendo un varco di liberta' o sto costruendo una gabbia intorno a me?

    Edited by sissymaid - 2/11/2017, 17:30
     
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    Piu' esponi in pubblico l'idea di BDSM piu' troverai consensi e dissensi. E per forza dovrai scoprire il tuo nocciolo privato in nome di un' ideale di libera comunità o comunque di una liberalizzazione a cielo aperto di quello che senti e sentiamo tutti ognuno nella propria specifica individualità.

    Oppure essere libero SOLO con chi ci sta veramente vicino? Entra in gioco il fattore egoistico che esclude gli altri come noi meno fortunati. Questa è una nostra scelta.

    Il forum si propone come vetrina/specchio di quello che accade a persone con una visione alternativa di sessualità e di comunicazione. Stare qui dentro non è facile, occorre avere intelligenza,voglia di scoprire nuovi mondi e anime diverse nei contenuti e esperienze, ma accomunate dalle stesse emozioni.

    Non siamo in un contenitore senz' anima destinato solo ad essere riempito da fake, morti di figa e padroncine inconsistenti. Qui ci stai se hai qualcosa da dire sennò vai da quelli che ho detto prima..diventa una sorta di selezione naturale perchè non sempre massa significa libertà. Ma essere unici si'.

    Edited by Soldier Of Fortune - 2/11/2017, 12:40
     
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  11. sissymaid
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    CITAZIONE (Soldier Of Fortune @ 2/11/2017, 12:22) 
    Piu' esponi in pubblico l'idea di BDSM (...)

    Scusa se ti fermo subito dopo la prima frase,
    ma se togliessimo di mezzo l'idea di bdsm?
    quanto ci serve davvero questa costruzione teorica?

    fare a meno delle etichette.. bdsm compreso,
    considerare naturali i propri desideri e il metterli in pratica..
    baciare un piede o fare la padrona o farsi legare in fondo sono giochi d'infanzia che molti di noi fin da piccoli hanno messo in pratica senza bisogno di protocolli bdsm o altre menate..

    abbiamo davvero bisogno del tesserino BDSM e di mostrarlo prima ancora che arrivi il controllore e ce lo chieda?!
     
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    Su questo sono perfettamente d'accordo con te! nel senso che le etichette rischiano di isolare, di creare ghetti...
     
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    Il fatto è che il cervello che tu le metta o meno le etichette se le crea, perchè ne ha bisogno. Se disegni una curva, diciamo una semicirconferenza, lui vede la metà del cerchio e anche il cerchio intero. Se nel quadro che si fa mancano dei particolari, li crea, perchè deve dare una cornice al tutto e anche un titolo al quadro. Lui categorizza e archivia per categorie, quindi tutto il "io non metto etichette" è forse conscio, ma certo è una minima punta dall'iceberg, oltre al fatto che io in genere incontro gente che non vuole essre giudicata, ma non si fa scrupoli a giudicare ed echitettare gli altri.
    Penso che in genere sarebbe meglio accettarsi per come si è, invece che togliere etichette. Tanto per fare un esempio concreto: se mi piace essere penetrato da uno strapon vuol dire che io sono così. Vuol dire che sono omosessuale? Non necessariamente, tuttavia se lo fossi mi potrei accettare. Se oltre che farmi penetrare da uno strapon mi faccio penetrare dal partner della mistress, direi che le possibilità di essere etero scendono a livelli minimi. Ora, io ho letto e non solo io, gente che va a trans, si fa scopare dal trans, parla di sè al femminile ed esordisce dicendo "premesso che sono etero" Ecco mi pare che questo non mettere etichette serva solo a raccontarsi delle grandissime frottole.
     
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  14. sissymaid
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    Il fatto e' che l'etichetta puo' descrivermi piu' o meno fedelmente ma resta nel migliore dei casi uno mero strumento funzionale.
    Il mio ESSERE, quello che io sono, la mia identita' e' dentro di me, non dipende dalle etichette che altri -od io stesso- mi attaccanno addosso. Il mio Essere non ha bisogno di etichette, esiste. Ed ogni tentativo di descrivermi ed etichettarmi e' arbitrario ed in genere funzionale a pratiche normalizzanti.
     
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    Ho capito Sissy..il termine BDSM era per semplificare il concetto di sessualita' alternativa fuori dagli schemi tradizionali. Poi fino a prova contraria siamo tutti in un forum con questo concetto di fondo. Le etichette sono sempre limitanti perche' quando si impone uno schema preordinato sappiamo tutti che ci sara' chi lo schema lo infrange.
     
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