Società patriarcale

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    ora la mia domanda è: basta l'emancipazione femminile (su cui poi ci sarebbero da dire molte cose) per dire che abbiamo rotto con la società patriarcale?

    cioè: se togliamo un certo tipo di ruolo maschile istituzionalizzato, ma ci portiamo dietro tutte le strutture e sovrastrutture sociali costruite in più di 2000 anni dalla società patriarcale, ne siamo davvero fuori?

    se i valori che la cultura dominante porta avanti rimangono quelli creati dalla società patriarcale (anche se magari un po' aggiornati ai tempi moderni, ma spesso solo di facciata), se ci portiamo dietro gli stessi schemi di pensiero, ne siamo davvero fuori?
     
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    CITAZIONE (RufusByeBye @ 3/9/2023, 19:53) 
    ora la mia domanda è: basta l'emancipazione femminile (su cui poi ci sarebbero da dire molte cose) per dire che abbiamo rotto con la società patriarcale?

    cioè: se togliamo un certo tipo di ruolo maschile istituzionalizzato, ma ci portiamo dietro tutte le strutture e sovrastrutture sociali costruite in più di 2000 anni dalla società patriarcale, ne siamo davvero fuori?

    se i valori che la cultura dominante porta avanti rimangono quelli creati dalla società patriarcale (anche se magari un po' aggiornati ai tempi moderni, ma spesso solo di facciata), se ci portiamo dietro gli stessi schemi di pensiero, ne siamo davvero fuori?

    Più che altro, siamo sicuri che tutti i valori patriarcali siano sbagliati?

    Esempio stupido, ma mi è capitato di essere criticato per questa cosa. Se siamo al ristorante, mi viene spontaneo pagare, oppure lasciare che venga servita prima lei, o versarle da bere, perché "è quello che un uomo fa".

    Sono stato educato così, mi sembra galante, una premura. Certamente una ragazza può chiedermi di non farlo, ma non mi verrà mai spontaneo astenermi da questo comportamento e, nonostante sia un retaggio sessista, non riesco a vederla come una cosa brutta.
     
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    Credo che quasi nessuna cultura abbia solo aspetti negativi.

    Ad esempio, un certo tipo di attenzioni e un istinto di maggior protezione verso la donna trae origine dal fatto che a livello primigenio la donna è più importante dell'uomo per la sopravvivenza della specie e per la sopravvivenza del clan.

    poi la società patriarcale ha distorto questa cosa creando l'idea del sesso debole che non può farcela senza la protezione dell'uomo al fine di chiudere la donna in casa, estrometterla dall'accesso alla cultura e via dicendo, in modo da renderla così dipendente dall'uomo economicamente e socialmente.

    "Prima le donne e i bambini" non è un fatto di cuore nobile: è semplicemente che il maschio adulto è più sacrificabile rispetto alla donna e ai bambini.

    Tornando a noi, quindi, la domanda diventerebbe: quali aspetti della società attuale (comunque figlia della società patriarcale) andrebbero cambiati?

    Mi chiedo ad esempio: l'importanza sociale (non quella reale) che si da al denaro e a chi guadagna molto, non è figlia del fatto che l'uomo lavorava e la donna no?

    Considerare la ricchezza (specialmente quando ostentata) un valore, non è un modello culturale che è stato usato dall'uomo per mostrarsi appetibile agli occhi della donna anche in mancanza di altri valori? (ho i soldi, posso darti una bella vita, mogli trofeo, cose di questo tipo, etc...)
     
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    Prima le donne ed i bambini è un modo di dire ma non di fare.
     
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    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

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    CITAZIONE (Monkey D. Lucio @ 3/9/2023, 23:38) 
    CITAZIONE (RufusByeBye @ 3/9/2023, 19:53) 
    ora la mia domanda è: basta l'emancipazione femminile (su cui poi ci sarebbero da dire molte cose) per dire che abbiamo rotto con la società patriarcale?

    cioè: se togliamo un certo tipo di ruolo maschile istituzionalizzato, ma ci portiamo dietro tutte le strutture e sovrastrutture sociali costruite in più di 2000 anni dalla società patriarcale, ne siamo davvero fuori?

    se i valori che la cultura dominante porta avanti rimangono quelli creati dalla società patriarcale (anche se magari un po' aggiornati ai tempi moderni, ma spesso solo di facciata), se ci portiamo dietro gli stessi schemi di pensiero, ne siamo davvero fuori?

    Più che altro, siamo sicuri che tutti i valori patriarcali siano sbagliati?

    Esempio stupido, ma mi è capitato di essere criticato per questa cosa. Se siamo al ristorante, mi viene spontaneo pagare, oppure lasciare che venga servita prima lei, o versarle da bere, perché "è quello che un uomo fa".

    Sono stato educato così, mi sembra galante, una premura. Certamente una ragazza può chiedermi di non farlo, ma non mi verrà mai spontaneo astenermi da questo comportamento e, nonostante sia un retaggio sessista, non riesco a vederla come una cosa brutta.

    a me pare che questa questione sia vissuta in maniera molto conflittuale dalle donne, molte in effetti ambiscono ad essere "mantenute", ma poi rivendicano la loro libertà, certo è umano per tutti volere più benefici possibili, oggi forse benefit :P , ma trovo anche incoerente che se sei emancipata allora i ruoli non debbano mai cambiare.
    Poi esistono, e va tenuto conto dei limiti fisici e delle distinzione fisiche che sono tipiche della donna, e dell'uomo, il fatto di essere meno forti fisicamente, il fatto di andare incontro alla gravidanza etc, però questo è un piano che certo inizialmente ha condizionato tutto quello che ne è derivato tra strutture di comportamenti e ruoli maschili e femminili, ma oggi, se escludiamo territori ancora molto retrogradi, sul piano delle possibilità, se si ambisce ad una parità si potrebbe anche smollare alcuni stereotipi.

    Per come sono io, mi verrebbe l'angoscia a fare la mantenuta, perché il controllo parte anche dalla libertà economica ad esempio, in un qualche modo se decidi di dipendere economicamente da qualcuno è probabile che la tua libertà venga limitata se un giorno vorrai fare scelte diverse, probable, ma non certo, questo sì.

    Insomma si vuole la parità dei sessi, ma poi non si vuole che molti atteggiamenti realmente sessisti vengano spodestati, penso sia più femminile questo che maschile, forse anche a logica dato che le donna a lungo hanno sofferto di questa "inferiorità" imposta nel corso del tempo, insomma tenere il buono che il sistema sessista vecchio dava, ma poi dare contro alla parte cattiva, legittimo in fin dei conti, ma certo non coerente.

    La cosa migliore è avere un discreta libertà mentale e poi, ma poi, economica e farsi i fatti proprio, stare nelle situazioni finché ti fanno stare bene e poi cambiarle, eventualmente.

    CITAZIONE
    Mi chiedo ad esempio: l'importanza sociale (non quella reale) che si da al denaro e a chi guadagna molto, non è figlia del fatto che l'uomo lavorava e la donna no?

    è sempre un gioco di potere, chi ha potere agli occhi della società diventa rispettabile, ma anche appetibile per avere a sua volta vantaggi; tutti criticano i potenti, ma sono stracerta che la stragrande maggioranza dei criticoni, ricevesse solo una parola dal potente, scommettiamo che gli diventerebbe amico e se ne vanterebbe con chiunque ?
    perché perché è così.

    Ci sono sempre stati questi valori, ma attenzione alcuni valori, come giustamente fai notare Rufus, hanno l'apice del proprio senso a seconda del sesso, una donna se bella ha più valore di un uomo bello, una donna ricca ha meno valore di un uomo ricco... non so se mi spiego...

    La potenza sociale di una donna è rappresentata per ambi i sessi dal suo valore estetico, e ti garantisco molto dopo dalla sua posizione sociale, questo non vale per l'uomo, che al contrario anche se belloccio ma non collocato ha scarso valore.
    Poi ci possiamo mettere tutti i ghirigori del caso... ma...

    Non è facile da accettare, ma tendenzialmente è così
     
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    CITAZIONE (Monkey D. Lucio @ 3/9/2023, 10:43) 
    CITAZIONE (Vtx @ 3/9/2023, 10:34) 
    La società patriarcale tipica era quella romana, dove il pater familias decideva su tutto ed imponeva l'ansia volontà anche sui figli già grandi. Il primogenito alla morte del pater familias ereditava tutto.

    Era anche quella degli ebrei dove addirittura si praticava il levirato.

    La chiesa impone una società patriarcale.

    Fino a non molti anni fa, diciamo fino al 1960 ( e forse oltre) in Italia ad esempio la moglie doveva seguire il marito e prendeva residenza dove lui si trasferiva.

    Potremmo anche dire che fino a quando le donne non hanno avuto il diritto di voto si è avuta una società patriarcale.

    Tutt'ora vi è un patriarcalismo strisciante nel mondo del lavoro: ad un uomo non chiedono se ha intenzione di sposarsi e di fare figli, ad una donna si. Spesso se l'uomo usa un suo diritto come i congedi di paternità viene guardato male dal datore di lavoro. Idem per la 104: se la prende una donna è comprensibile perché deve aiutare la madre inferma, se la chiede un uomo è uno scansafatiche che usa la scusa della madre inferma.

    Ottimi spunti. Vorrei esser sicuro di aver capito bene: perché il levirato è patriarcale? Per il discorso della prosecuzione della linea di sangue del defunto maschio?

    Oltre che del patrimonio. Inoltre, se si obblica la vedova a sposare ed a figliare con il fratello defunto, vuol dire che la donna è conisderata una proprietà senza diritti. Ma anche il figlio minore. Contrariamente a quanto molti pensano o credono , il famoso Onan da cui deriva onanismo, venne punito da Dio non perchè si masturbava, ma perchè non voleva ingravidare la moglie, vedova del fratello dato che il figlio di lei non sarebbe stato considerato suo ma del defunto fratello.
     
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20 replies since 21/8/2023, 12:42   466 views
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