Hegel e Battisti

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  1. RufusByeBye
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    Da giovane ero sempre in giro.

    Frequentavo stabilmente almeno tre compagnie di amici, più le amicizie individuali e ogni tanto persino qualche ragazza (quando l'autostima mi assisteva).

    Però poi a un certo punto tutto ha iniziato a sembrarmi stretto. C'erano parti di me che non riuscivo mai a vivere insieme agli altri.

    Per molto tempo ho pensato che si trattasse di una forma di timidezza, così ho lavorato su quella, ma poi mi sono accorto che era qualcosa di diverso.

    Era come se avessi bisogno che certi pensieri risuonassero solo dentro di me, come se potessero ossidarsi una volta esposti all'aria.

    e così piano piano ho iniziato a mollare un po' di persone e di situazioni per potermi dedicare maggiormente a me stesso.

    mi ci sono trovato bene, molto bene. sono cresciuto, tanto che ora mi sembra di essere abbastanza maturo per condividere questi lati della mia personalità con altre persone.

    ma la domanda è: funzionerà come tesi/antitesi/sintesi di Hegel o nel momento in cui mi riaprissi al mondo dopo poco i miei pensieri sfumeranno nel nulla e sentirò nuovamente il bisogno di isolarmi?

    di fronte a queste domande l'unica risposta la si può prendere in prestito da Battisti: lo scopriremo solo vivendo...

    Edited by RufusByeBye - 2/2/2024, 11:21
     
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4 replies since 18/12/2023, 00:24   57 views
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