MyFetishroom ! Femdom, BDSM, Crime, Smother, Nylon Encasement, Fetish Kinky e Bizzare

Votes taken by wavesequence

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    Ho avuto modo di dare un'occhiata alle preview di un altro video intitolato "La tua debolezza" e posso dire che hai perfettamente centrato uno dei miei fetish più radicati: il glove handsmothering.
    Tra le altre cose, ho provato un'invidia assolutamente feroce per la "vittima". Sarebbe un sogno essere al suo posto... :D
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    La malinconia è una compagna che mi porto dietro, si può dire, da sempre. Una delle mie due nonne diceva sempre che ognuno ha il "suo" stile di vita, nel senso che press'a poco il tracciato è già scritto e poco, come esseri umani, possiamo per allontanarci da questo binario.
    In genere la sensibilità, la predisposizione al'introspezione porta con sé anche una precarietà emotiva, una maggiore inclinazione al deprimersi. Invidio molto le persone intellettualmente poco esigenti, perché non sono in grado di percepire le sfumature e ragionano come farebbe un'accetta su un ceppo di legno.
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    Volendo riferirci alla sessualità tipicamente vanilla, i canoni prevedono che l'uomo sia sempre dominante sulla donna, che tra i due impersona il ruolo "passivo". E spesso finge anche l'orgasmo, cosa che all'uomo è evidentemente impossibile.
    Poi esistono alcune declinazioni nelle quali la donna è parte più attiva e propositiva, per certi versi quasi "dominante". Ad alcuni uomini questo scambio dei ruoli può anche piacere, forse per un loro desiderio di farsi condurre e lasciare le decisioni ad altri.
    I problemi nascono nella coppia vanilla quando entrambi hanno inclinazioni sub e questo si ripercuote negativamente anche in un eventuale contesto D/s, dove non si può pretendere che l'indole sub diventi tutta d'un tratto dominante.
    Poi ci sono le coppie fortunate dove, invece, c'è un assortimento equilibrato e quindi sia il sesso vanilla e/o bdsm possono avere luogo, per la reciproca soddisfazione fisica e psichica.
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    CITAZIONE (gloria1951 @ 10/1/2018, 23:34) 
    CITAZIONE (wavesequence @ 10/1/2018, 15:39) 
    E il fotografo si era messo le mutande di ferro? :D

    :lol: :lol: ma no dai, è abituato a vedermi nuda, oltre ad essere anziano ed un vero professionista, non potrei giurare sul giovane assistente che poi assieme alla truccatrice ha dato "una mano" per l'unguento... però credo che sia gay. :rolleyes:

    Volevo fare la battuta... Più che altro, ho un caro amico che fa il fotografo di moda, oggi sessantenne ed ancora in fervente attività. Quando riuscivamo a vederci (da qualche tempo vive tra la Spagna e la Germania) gli chiedevo se, viste certe modelle particolarmente avvenenti e provocanti, non gli venisse il desiderio di saltar loro addosso. Però lui, con tono serio - ed è uno che quando parla seriamente si capisce lontano un miglio che non sta scherzando - mi disse che sarebbe stato un sicuro attentato alla sua carriera.
    Quindi posso capire che per un fotografo, giovane o anziano, professionista o amatore, l'etica sia molto importante, anche se, oggettivamente, fotografare te non ha la stessa valenza di una natura morta. :D
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    Ringrazio verulam1 per avermi tirato in ballo :)
    Non sono donna, tuttavia vale la pena citare un sito web fetish (che non so se sia ancora on line) intitolato "Dressing for pleasure", che conteneva tutta una serie di fotografie ad alto tenore feticistico (pelle, latex, gomma, calzature con tacchi alti e/o vertiginosi, bondage ecc. ecc.). Il nome di tale sito è interessante perché ha una doppia valenza, cioè "pleasure" vale per chi sta a guardare ma anche per chi si veste in quel modo, sapendo di suscitare eccitazione negli spettatori. Quindi ci si veste in quel modo per piacere e per trarre piacere.

    Quindi, penso (e spero) che certe donne si vestano in un certo modo per attirare su di sé gli sguardi degli uomini, perché sanno di attrarre una determinata tipologia di estimatori.
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    Penso che il nostro popolo italiano sia stato ampiamente ben rappresentato dallo splendido film di Pietro Germi "Signore e Signori".
    Di conseguenza, parlare delle proprie inclinazioni, passioni e, se vogliamo, deviazioni è del tutto controproducente, a meno di non farlo nei forum a tema, lasciando tutti gli altri all'oscuro.
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    Dove siete? Mestre, provincia di Venezia, anche se le mie origini sono trevisane, da genitori veronesi.
    Al caldo o al freddo? Zona termica E, 2345 gradi giorno
    Al mare o in montagna? Pianura, relativamente vicino alla laguna di Venezia, quindi mare.
    In città o in campagna? Città, e pure molto brutta: Mestre è urbanisticamente ed esteticamente un disastro. Culturalmente non è male, però pur essendo governata da una giunta di centro sinistra, non fa tanto meglio di una di centro destra, anzi.
    Non parlo dialetto, o meglio, quando lo parlo è una miscela di veneziano e veronese... ma faccio ridere i polli, quindi evito.
    Che piatti mangiate, che dialetto parlate? Non credo di avere una cucina regionale preferita, mangio di tutto (forse troppo...) in linea di massima i piatti della tradizione veneta, con qualche deviazione verso altri tipi di cucina. Pasta e pizza sono le mie pietanze preferite, anche se non disdegno carni alla griglia e molto pesce, sia crudo che cotto. In generale preferisco il salato al dolce.
    Vivete dove siete nati o vi siete spostati dal luogo d'origine? No, pur essendo nato a Treviso mi sono trasferito a Mestre nel 1969, all'età di 3 anni e da qui - purtroppo - non mi sono più spostato.
    Non sono sposato, convivo ormai dal 2002 con la mia compagna, una donna che fa molta fatica a comprendere le mie inclinazioni sadomasochistiche.
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    Sarà che oggi ho una brutta giornata, l'odore di uova marce della laguna arriva fino in terraferma, rende irrespirabile l'aria e mette davvero di pessimo umore.

    A parte questo incipit, penso che trovare un/una partner che ci completi ormai sia diventato un sogno irraggiungibile. La vita è fatta di compromessi, bisogna (saper) scegliere quello meno penalizzante. Difficilmente anche questo riesce.
    Per il resto, invidio quella gente capace di camminare sui cadaveri, come se fossero sulla Promenade de la Croisette, capaci solamente di pensare al proprio benessere e che non si fanno alcuno scrupolo.
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    Aggiungerei, tra le altre cose, che le ragazze delle nuove generazioni sono mentalmente "più aperte" perché intravedono anche un eventuale risvolto di natura commerciale. Non si sporcano, si divertono e pure guadagnano qualche spicciolo... Come dar loro torto?
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    Evolve male se ti si spezza qualcosa nell'ano e poi sei costretto ad andare al pronto soccorso per faterlo togliere...
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    Lo so che la perfezione non è di questo mondo. 😊 Posso dare ragione alla mia partner quando dice che il BDSM "non è propriamente nelle sue corde" (sembra quasi un ossimoro 🤣), però avendo la tendenza a comandare ed impartire ordini, in modo del tutto naturale, trovo ci sia una contraddizione di fondo nel suo atteggiamento.
    È vero che nella coppia uno dei due assume un ruolo maggiormente dominante e l'altro più sottomesso. Spesso l'uomo cede non per debolezza di carattere, ma perché vuole evitare discussioni che si trascinerebbero per tempi indefiniti. Ad esempio, conoscendo la predisposizione della mia partner a voler prevalere, la lascio fare fino a quando ritengo che il mio grado di libertà nelle scelte non venga compromesso. Talvolta capita che lei riceva un no secco, cosa che la fa inizialmente imbestialire (anche se non lo da a vedere in modo evidente) però è anche intelligente da capire quando non è il caso di impuntarsi.
    Nell'ambito del gioco di ruolo a sfondo erotico, quale sarebbe la mia preferenza, direi che è "quasi" tutto permesso, esclusi atteggiamenti ed azioni che possano ledere in modo permanente le funzionalità fisiche.
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    CITAZIONE (andrea68rapi @ 4/4/2017, 12:09) 
    Naturalmente questo può funzionare la prima volta, dopo rischia di diventare routine, a meno che non sviluppi varianti impreviste ad ogni incontro.

    Le possibili varianti in una sessione sono talmente innumerevoli, specialmente se una Mistress ha fantasia e passione per quello che fa (e quindi implicitamente significa che la diverte farlo) che prima di ripetersi ce ne vuole. Poi, non bisogna tralasciare le singole esigenze, cioè le attitudini/capacità della Mistress e quelle dello schiavo, altrimenti non si crea quella magica alchimia che rende indimenticabile la sessione.
    In altre parole, un negoziato preparatorio è necessario. Non gradirei, ad esempio, che la Mistress appassionata di feet worship mi costringesse a leccarle i piedi (magari pure sporchi e maleodoranti), come non pretenderei dalla Mistress delle prestazioni che lei non contempla. Insomma, est modus in rebus.

    La prima volta è sempre la prima volta. Il ricordo ancora vivo, di quando, la mia partner in veste di Mistress, mi legò ed imbavagliò al letto in posizione prona, allontanandosi poi, frettolosamente, sugli stivali dal tacco a stiletto, che producevano uno scalpiccio sinistro (e sensuale allo stesso tempo). Chiuse a chiave la porta della camera e da quell'istante fu silenzio totale. Non so quanto tempo trascorse, ne avevo perso la concezione (sensazione indescrivibile, di essere completamente alla sua mercé). Molto provocatoriamente, ed anche un po' sadicamente, sentivo avvicinare i suoi passi, contraddistinti da un ticchettio, che da ovattato diventava sempre più secco all'avvicinarsi in prossimità della porta... che puntualmente non veniva aperta.
    D'un tratto sentii ancora i suoi passi avvicinarsi, il girare frettoloso della chiave nella serratura, l'aprirsi della porta, vidi solamente un'ombra scura che si portava verso di me. Non ebbi molto tempo di capire cosa stesse succedendo. Le sue mani guantate infilarono nella mia bocca un canovaccio da cucina, le mie natiche vennero scoperte e fui investito da una rapidissima raffica di colpi di frustino che quasi mi tolsero il respiro...
    Quegli istanti sembrarono interminabili, il mio respiro era ancora affannoso, il cuore stava battendo ancora molto forte, il dolore alle natiche ancora molto intenso. Sentii la sua mano guantata accarezzarmi il capo con tenerezza, poi mi tolse l'improvvisato bavaglio, con voce tremolante disse: "Sono stata brava, vero cucciolo?" e scoppiò a piangere.

    Peccato non ci siano state più occasioni simili a questa.
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    CITAZIONE (NicoleGoddess @ 4/4/2017, 03:41) 
    E perché anche con una lama? Lo sfiori e non sai cosa una ti può fare ,infondo sei legato sei in balia di un estraneo , la paura è un elemento importante secondo me in questo tipo di pratiche anche perché poi con l orgasmo e proprio il finale perfetto perché scarichi la tensione accumulata , passi dalle agiTazione estrema al relax estremo , io sono pro orgasmo per gli schiavi ! Magari te lo nego giusto per rallegrarmi la giornata , tipo dopo le riunioni di condominio lo nego sicuramente a tutti ,,,,

    Approfitto di questo tuo interessante post, per darti anche il mio benvenuta.
    Hai riassunto sinteticamente ed in modo efficace qual è il punto focale di un rapporto D/s: il timore per la Mistress, di fatto l'elemento principale che crea un climax erotico, quello stato di tensone emotiva nello slave che lo fa sentire "oggetto" alla mercé della Dominante. Sentirsi dominati, incapaci di qualsiasi grado di libertà (fisica e mentale), totalmente proni ai voleri della Padrona è molto eccitante e stimolante, non c'è dubbio.
    Da parte della Mistress, è comunque necessario un certo equilibrio psichico, per non fare danni a persone e cose. Non voglio immaginare la lama di un rasoio utilizzata in modo incongruo... anche se per gioco.
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    Solo un consiglio, che magari potrebbe sembrare una voce fuori dal coro, tuttavia ha alla base un po' di buonsenso.

    Prova a conoscere bene, magari in ambienti pubblici, questo aspirante sottomesso. Cerca di capire se non sia un lupo travestito da agnello. Prima di incontrarlo in posti isolati o lontani, assicurati che sia del tutto inoffensivo. I giornalisti che si occupano di cronaca nera, non aspettano che l'occasione giusta.
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    L'unica cosa che mi sento di aggiungere è che, spesso, la fantasia è meglio della fantasia messa in pratica.
    Voglio dire, di quelle poche volte che ho chiesto alla mia partner di "giocare" a Padrona e schiavo, solo qualcuna è risultata davvero coinvolgente per tutti e due. E non è detto che fosse stata la prima volta. Le altre volte è stato solo un "favore" che lei ha fatto a me. Di questo te ne accorgi e l'entusiasmo va a farsi benedire.
    Posto il fatto che, in ogni caso, trasmettere certe sensazioni alla propria partner, perché vengano vissute assieme, è molto difficile, l'interpretazione è del tutto soggettiva. Dentro di noi abbiamo una serie di feticci, di situazioni che vorremmo si verificassero tutti assieme, per trarre la maggiore soddisfazione di natura emotiva e sessuale.

    Quindi, il mio spassionato consiglio, è quello di vivere comunque le tue fantasie, che siano di natura vanilla, sadomasochistica o di altro tipo, scegliendo in seguito come gestirle nella tua vita, ma non presumere a priori che non ti interessino o non facciano per te.

    Forse, la difficoltà più grande non è tanto avere certe fantasie, quanto trovare qualcuna con cui condividerle.
40 replies since 14/11/2014
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