Amatore
- Group
- My Harem Members
- Posts
- 301
- Reputation
- +125
- Status
- Offline
|
|
Stavo pensando a come la masturbazione venga percepita nella nostra società, e vorrei condividere 2 considerazioni. Le persone molto religiose la giudicano un atto peccaminoso, un lasciarsi andare ai piaceri effimeri della carne. Nella maggior parte dei casi però la percezione è un'altra. Ad esempio da ragazzini per alcuni (maschi) addirittura è quasi un vanto, sempre a parlare di sesso, figa, sperma e affini; si atteggiano a grandi esperti, parlano di certi argomenti per sentirsi grandi, magari però senza neanche sapere come faccia il pene ad inturgidirsi. Altri più riservati preferiscono non parlarne, ma in entrambi i casi, arrivati intorno ai 18-20 anni, diventa motivo di imbarazzo, una cosa da sfigati. Ormai siamo grandi, no? Se ci seghiamo davanti ai porno, vuol dire che non riusciamo ad avere una ragazza, quindi siamo sfigati. E quindi non ci si masturba più, o lo si fa vedendolo in un'ottica di imbarazzo. Sicuramente ve ne sarete accorti, e avrete pure sentito qualcuno fare queste affermazioni. Come si è arrivati a pensare questo? Che sia in parte responsabilità della nostra cultura di stampo cattolico? O più che altro della costante preoccupazione, tipica del nostro tempo, di voler sempre apparire bene agli altri, di voler nascondere ciò che si è in favore di ciò che gli altri si aspettano? Insomma, pochi sono quelli che la vivono senza vergogna, considerandola parte integrante e fondamentale della sessualità di ogni persona. E pensare che in Grecia nell'antichità era considerata cosa normalissima... Riguardo la verginità, anche qui l'ignoranza regna: vergine=sfigato/a che, nella folle corsa alla spasmodica ricerca di un partner che ci caratterizza, rimane indietro, per tutta una serie di motivi quali timidezza, paura del sesso, asessualità, e chissà che altro. Emerge l'eco della nostra essenza animalesca qui, secondo me: in uno stato di natura, chi non riesce a trasmettere i propri geni è un individuo debole, secondo i principi della selezione naturale, e come tale viene scartato, allontanato, mal considerato. Non si tiene conto delle difficoltà che può avere una persona a trovare un compagno o compagna, dei vari modi che si hanno di vivere la propria sessualità, ma si dà per scontato che chi è vergine sia un disadattato. "Ma come, sei vergine? Possibile? Ma proprio mai? Nemmeno baciato? Nemmeno questo, quello...?". Poi magari vai a vedere come vivono loro la sessualità, che dai discorsi che fanno pare sia fondamentale, ed ecco che: "mah, che devo dire...a me piace la fica"...ah, uao. Molto profondo, complimenti. Bah, scusate lo sfogo! Voi che ne pensate, avete qualcosa da dire in proposito? Esperienze personali, considerazioni...?
|
|