Idealizzazione della Mistress/sub

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    Credo che questa discussione sia già stata affrontata, tuttavia di recente sono tornato a interrogarmi sulla visione idealizzata che un bottom possa avere di un Top e viceversa.
    Il presupposto di partenza è stato il mio personale in quanto, sebbene con l'età mi sia calmato e tenda all'ascetismo, mi sono chiesto come vorrei che fosse la mia relazione D/s ideale alla luce delle esperienze maturate in questi 20 anni. Ebbene, cercando di non pensare alle pratiche, ai giochi, alle sessioni (chiamatele come vi pare) bensì alla vita di tutti i giorni, mi sono reso conto della difficoltà nel trovare il giusto equilibro delle parti, e il perché lo sappiamo tutti (e io l'ho enunciato innumerevoli volte): gli uomini hanno una sessualità più fisica e pensano fondamentalmente a "farlo" ("giocare" in ambito BDSM) mentre le donne hanno una sessualità più mentale dove o cercano il surrogato di una figura paterna autoritaria ma benevola che pensi a tutto (le sottomesse) o vogliono uno schiavo nella figura più medievale dell'accezione che faccia tutto, da comandare a bacchetta e che si "svuoti della sua vita" (mi si passi la definizione volutamente esagerata) per loro.
    Entrambi questi mondi possono esistere unicamente in casi sporadici, più spesso bisogna mettere i piedi per terra e cercare un punto di equilibrio, in primis proprio con sé stessi e la versione idealizzata del "compagno" ... anche perché esiste pure la vita di tutti i giorni fatta di oneri, lavoro, scadenze.

    Orbene, la domanda che ho posto a me stesso è stata: riuscirei io a trovare un punto di equilibrio nella mia idealizzazione? Come si è evoluta negli anni la figura della mia Domme ideale?
    Ebbene sì, nel mio caso penso di sì anche se dubito che un'ipotetica controparte sia disposta a fare lo stesso o, meglio, dubito di poter trovare una Domme con quei requisiti mentali, considerando anche il fatto che tendo a scappare più che a dialogare se ci sono degli atteggiamenti che non mi vanno.
    Qui parlo di un punto di equilibrio con me stesso e con la mia di idealizzazione, fermo restando che sono un maschio e che nella vita di tutti i giorni non sopporto le figure autoritarie.

    Provo a mettere il tutto più terra terra con degli esempi: i maschi sub fantasticano di giocare costantemente ma questo non è possibile perché esiste la vita reale e poi perché serve tempo per guarire ;) oppure i maschi sub fantasticano spesso di un'aguzzina autoritaria e dispotica che li comandi a bacchetta, ma ciò non è possibile e in ben pochi saprebbero vivere effettivamente in una tale situazione (ne abbiamo già parlato in un'altra discussione). Bisogna trovare un punto di equilibrio, in primis con noi stessi e le nostre fantasie; certe cose si possono realizzare, certe altre no. (Ora mi viene in mente un intervento di, se non sbaglio, DolceDomina sull'allora FemdomItalia quando disse che "il classico maschio che fantastica di essere la schiava trans siliconata di una coppia di spietate dominatrici lesbiche e poi non si depila per non fare butta figura davanti agli amici del calcetto")

    Beh, spero che questo discorso abbia un senso ;) e voi, riuscite a trovare un punto di equilibrio con le vostre fantasie?

    Cordialmente.

    (P.S.: Questa è comunque la discussione alla quale facevo riferimento https://myfetishroom.forumcommunity.net/?t=60519777)
     
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    Come spesso si è ribadito, un conto è idealizzare un conto è vivere, pensiamolo riferito al 24/7 ad esempio…
    ma qual è l'idea di 24/7 per la donna e quale per l'uomo ?...

    La questione di vivere il BDSM il maniera molto fisica credo sia davvero più maschile che femminile, non che in seguito nel tempo non mi sia piaciuto l'aspetto fisico... anzi, ma quello che ho potuto vedere sia nel feticismo che nel BDSM puro, è che, il maschio riguardo ciò che gli piace ha in qualche modo le idee molto più chiare, anche se magari è mezzo analfabeta !
    ovvero, il feticismo nel maschio si individua con una certa facilità, la donna può idealizzare la situazione D/s, ma è molto difficile ad esempio che vada proprio in fissa con pratiche specifiche; nella parte maschile invece l'idea di vivere pratiche estremamente specifiche è centrale, spesso e volentieri.

    Faccio per dire, ho sicuramente una passione più centrata sul breathplay che altro, ma non è detto né che mi vada di farla con diversi slaves e anche a seconda della persona può scattare un modo di vivere il D/s in maniera diversa, ma sicuramente ciò che dici è verissimo.. l'idea centrale penso per la stragrande maggioranza delle Padrone. è vedere un uomo ai loro piedi disposto a rompersi i coglioni per loro ( in definitiva ) adorarle, e la parte di dominazione si potrebbe benissimo estinguere in questo.

    CITAZIONE
    "il classico maschio che fantastica di essere la schiava trans siliconata di una coppia di spietate dominatrici lesbiche e poi non si depila per non fare butta figura davanti agli amici del calcetto")

    Un po' tutta la parte sissy della slavery spesso la trovo forzata, ed è il motivo per cui mi piace relativamente; spesso viene idealizzata un'idea di donna, proiettata sulla parte sub, che le stesse donne ripudierebbero.
    Insomma, alle sissy piace sentirsi "femmine" nel senso le più troie, e troie vogliose chiaramente, esasperando quegli attributi erotici / sessuale che solo i puttanoni metterebbero in mostra, e questo naturalmente io non posso che vederlo come spregiativo nell'idealizzare la donna. Ma del resto se questo a loro eccita, capisco che non hanno alternativa.

    Certo Tony la difficoltà di trovare un compagno slave, che però ami le condizioni della stessa mistress beh non è assolutamente banale, anche se si rispetto ai maschi il range di allarga, ma già è fatica beccarsi con crismi non BDSM figurati mettendocelo di mezzo ( poi chiaramente ci vuole anche l'innamoramento … )

    Edited by Satoshi Nakamoto - 21/7/2019, 00:35
     
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    Sono d'accordo con quello che dici però non sulle sissy. Voglio dire, concondo su quello che dici sul sentore delle sissy (che poi, essendomi interessato alla tematica in tempi recenti posso dirti che esistono varie sfaccettature: la sissy maid che ama essere discreta e fare i lavori domestici, la sissy slut che è quella che descrivi tu, la bimbo svampita, la ragazzina e probabilmente altre) però ti assicuro che a molte Domme piacciono e ne vorrebbero avere molte. Lo sai che io stesso sono stato obbligato a sissificarmi più di qualche volta, e a me non andava poi molto a genio.

    CITAZIONE
    Certo Tony la difficoltà di trovare un compagno slave, che però ami le condizioni della stessa mistress beh non è assolutamente banale, anche se si rispetto ai maschi il range di allarga, ma già è fatica beccarsi con crismi non BDSM figurati mettendocelo di mezzo ( poi chiaramente ci vuole anche l'innamoramento … )

    Esatto, è per questo che dico che razionalmente entrambe le parti dovrebbero cercare un punto di convergenza, in primis con le proprie fantasie/aspettative personali...e poi certo all'amor non si comanda ;)

    Cordialmente
     
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    io penso che in generale ciò che riusciamo a vivere sia principalmente una ritualizzazione delle nostre fantasie più spinte (dove per spinte intendo i desideri primari, quelli su cui ci sembra di fantasticare da sempre, quelli originari, sia in senso fisico, che in senso emozionale, che in senso cerebrale).

    io posso dire che, pur avendo sempre vissuto tutto in maniera consensuale, ci sono stati dei momenti in cui per alcuni istanti, o per l'atteggiamento o per aver fatto qualcosa di inaspettato o per avermi portato mezzo millimetro oltre il mio limite conosciuto, la donna che avevo di fronte è riuscita a farmi sentire come se fossi sovrastato da una donna che faceva quel che faceva per il proprio esclusivo piacere senza avere alcuna cura o interesse nei miei confronti.

    sono stati momenti impagabili, e credo di essere molto fortunato ad averne vissuto di tali.

    sarei sopravissuto se la cosa anzichè durare qualche minuto fosse durata un paio di giorni?
    fisicamente temo di no :P
    emotivamente non so, ma non mi importa chiedermelo.

    ripeto, mi sento molto fortunato all'idea di aver potuto assaporare certe sensazioni, fugaci quel tanto da non incorrere nella delusione di accorgermi che forse, durando più a lungo, sarebbero diventate non sostenibili o poco piacevoli.
     
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    se pensiamo anche al contesto della stessa sessione, è per antonomasia il ring dell'artefatto, perché tutto in quel momento dovrebbe ricreare un'ideale momento - magico - che può esistere spesso e volentieri solo se ricreato in accordo con le parti…
    outfit, location, pratica specifica, in quel momento il buttom sta vivendo al 100% l'illusione e di questo ne viene ampiamente gratificato.
    Dobbiamo anche essere realistici e capire che nel reale, specie se si è anche feticisti certe situazioni per caso, e inoltre con una persona che piace, è molto complesso si creino combinazioni ideali.

    Sul sissy, penso di capire per certi versi perché possa piacere, la versione del "maggiordomo" femminilizzato, a me piace moltissimo l'idea del maggiordomo, ma mi piace come maschio :lol: le declinazioni trav, trans, etc proprio a livello estetico non mi piacciono, trovo ridicola l'idea di voler assomigliare ad una donna, e non amo quel tipo di umiliazione, pur amando molto l'umiliazione sessuale sull'uomo, ma sarà all'antica, e io sono per M e F, distinti, ovvero nel caso piuttosto una slave, donna, ma donna davvero allora.

    Niente in contrario chiaramente con chi ama queste varianti( ci mancherebbe ) ma non fa pe me, la donna la voglio vedere femminile e il maschio lo voglio slave e no con aspetti eccessivamente né virili, ma né effeminati ( entro un certo range ci sta, ma non deve sforare nella checcaggine )

    eh lo so è complicato :P
     
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    RufusByeBye il tuo intervento è molto interessante ma mi costringe a deviare dalla discussione per chiedere: "ma allora il tutto, il vivere il BDSM si riduce a qualche momento impagabile da ricordare?" Io ne ho di momenti, frasi, immagini, indicazioni da ricordare, molti brevissimi, come delle virgole, alcuni li conserv(av)o anche in video, alcuni con pro altri con "amatoriali" ma ... non può essere tutto qui. Ribadisco, io credo di avere ormai delle aspettative "coi piedi per terra" e di non fantasticare più della Domme algida e sprezzante (o forse non ci ho proprio mai fantasticato).

    Satoshi Nakamoto non mi pare che quanto enunci all'ultimo capoverso sia così difficile da trovare ;)

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    CITAZIONE (tonycorti @ 19/7/2019, 16:16) 
    Ebbene, cercando di non pensare alle pratiche, ai giochi, alle sessioni (chiamatele come vi pare) bensì alla vita di tutti i giorni, mi sono reso conto della difficoltà nel trovare il giusto equilibro delle parti,

    (P.S.: Questa è comunque la discussione alla quale facevo riferimento https://myfetishroom.forumcommunity.net/?t=60519777)

    Le mie fantasie con il tempo sono diventate molto complesse ed elaborate (non cerebrali-relazionali. parlo del lato fisico della cosa) e non mi immagino nemmeno di poterle realizzare. Dovrei diventare un grosso produttore di video fetish-bondage per farlo. Quanto alle relazioni vere, beati quelli che si capiscono con il partner, e riescono a realizzare qualcosina, che son già fortunati.
     
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    CITAZIONE (tonycorti @ 22/7/2019, 00:32) 
    RufusByeBye il tuo intervento è molto interessante ma mi costringe a deviare dalla discussione per chiedere: "ma allora il tutto, il vivere il BDSM si riduce a qualche momento impagabile da ricordare?"

    ti posso rispondere "sì e no".
    nel senso che per quello che ho cercato io e per quello che sono stato disposto a vivere fino a questo momento ne sono piuttosto soddisfatto.

    esiste un "livello superiore" rispetto a questo?
    io credo di sì, la sperimentazione non finisce mai, ma al momento posso dire di non essermi dato nè il tempo nè le occasioni di cercare altro.

    sicuramente una cosa che ancora non ho vissuto è la dedizione totale verso una donna (l'ho fatto, ma in ambito sentimentale "classico").

    più in generale comunque direi che bisogna sempre ricordare che le nostre fantasie primarie sono diverse da persona a persona, e che BDSM è un termine ombrello.

    servire una Mistress, ad esempio, non rientra nelle mie fantasie primarie, quindi posso sentirmi soddisfatto pur non avendo mai avuto una vera Mistress (anche se è qualcosa che mi incuriosisce e che sperimenterei volentieri, se incontrassi la persona giusta).

    la dedizione verso una donna l'ho vissuta, in altri ambiti, e so che fa parte di me.
    trovassi una Mistress verso cui vivere quella dedizione sarebbe interessante.
    ma rimane il fatto che non è la mia fantasia primaria.

    sicuramente per chi ha fantasie diverse dalle mie il discorso sarà diverso; ma io credo che quasi ogni cosa della vita sia un insieme di istanti, alcuni memorabili, altri no.

    però aggiungo anche: ho parlato di momenti impagabili da ricordare, ma è anche vero che non sono arrivati per caso.
    se ho potuto vivere quei momenti è stato perchè ho fatto scelte di vita che porto avanti tutti i giorni e che hanno fatto sì che la vita mi abbia offerto certe occasioni.

    immagina un centometrista che in meno di dieci secondi vince l'oro alle olimpiadi.
    il suo essere atleta si riduce a quei 10 secondi di gloria e di impagabile estasi?
    certo che no. è stato atleta per 365 giorni l'anno per arrivare a godersi l'estasi di una medaglia d'oro ^_^
     
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    CITAZIONE (tonycorti @ 19/7/2019, 16:16) 
    Ebbene, cercando di non pensare alle pratiche, ai giochi, alle sessioni (chiamatele come vi pare) bensì alla vita di tutti i giorni, mi sono reso conto della difficoltà nel trovare il giusto equilibro delle parti,

    (P.S.: Questa è comunque la discussione alla quale facevo riferimento https://myfetishroom.forumcommunity.net/?t=60519777)

    Le mie fantasie con il tempo sono diventate molto complesse ed elaborate (non cerebrali-relazionali. parlo del lato fisico della cosa) e non mi immagino nemmeno di poterle realizzare. Dovrei diventare un grosso produttore di video fetish-bondage per farlo. Quanto alle relazioni vere, beati quelli che si capiscono con il partner, e riescono a realizzare qualcosina, che son già fortunati.

    mah… perché pensarsi producer per poter realizzare certe fantasie ? questo non è davvero un cliché ?
    che non sia facile non lo metto in dubbio, ma avendo una produzione cambierebbe il fatto di realizzarle con una ragazza con cui lavori una singola esperienza o più singole esperienze o altro ?

    perché poi anche qui è da vedere, se uno vuole singole esperienze a mio parere non è complicato realizzare nulla o quasi nulla tecnicamente, se si parla di feeling e fantasie ecco, allora sì, sicuramente si complica, in ogni caso pur avendo pure io determinate fantasie non potrei di realizzarle prendendo un singolo a se stante senza che subentri empatia, anche se avesse le stesse identiche fantasie ( per esempio ).
    Non parlo di storia d'amore, o chissàché, ma empatia sì. Solo BDSM per solo BDSM no. Non ci penso neppure lontanamente. Ma no pe un'idealizzazione romantica della cosa, non mi coinvolgerebbe.

    Edited by Satoshi Nakamoto - 25/7/2019, 14:28
     
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    Mah, le mie fantasie invece si stanno forse semplificando :D

    Seriamente,ho pensato brevemente anch'io all'ipotesi di diventare produttore, anzi mi ci hanno fatto pensare, però non ho quello spirito imprenditoriale o meglio tutta quella voglia di "buttarmi". Molti al contrario pensano di realizzare le proprie fantasie nel pay ma ciò non sempre riesce, parlo per esperienza personale, proprio perché è molto difficile instaurare il giusto rapporto, la giusta empatia con la pro, come è normale che sia visto che si tratta sempre di esseri umani.
    E' inutile girarci intorno ma senza empatia, senza coinvolgimento è molto difficile che le cose funzionino, o almeno nel mio personale ho provato che è impossibile.

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    E poi che cazzo, da donna, se uno non mi adora veramente non me ne frega davvero un cazzo in definitiva.

    il succo di tutto quello che può far funzionare una relazione BDSM ( ma anche no ) si stringe in questo, devo vedere vera idolatria / ma vera, sennò non mi coinvolge.
     
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    E su questo mi vedi assolutamente d'accordo. Ti assicuro che dalla parte sub è lo stesso: devi poter adorare, idolatrare (anche se prenderei questo termine con le pinze perché non sopporto le persone che hanno sempre ragione per partito preso) la/il tuo Top, poterle dire di cuore "sei fantastica" o cose del genere, sennò difficilmente riusciresti a subire le sue angherie. ;)
     
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    mah… perché pensarsi producer per poter realizzare certe fantasie ? questo non è davvero un cliché ?
    che non sia facile non lo metto in dubbio, ma avendo una produzione cambierebbe il fatto di realizzarle con una ragazza con cui lavori una singola esperienza o più singole esperienze o altro ?

    Non sto parlando di relazioni o di amore, ma di fantasie sessuali che non hanno a che fare con la relazionalità (scene DID o storie di azione).

    Questo tipo di cose diventano immagini, immagini mentali o sullo schermo, talvolta è bello condividerle, trovare che qualcuno (M o F) le trova allo stesso modo eccitanti. Ma alla fine sono fantasie masturbatorie.
     
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    Il tuo ragionamento, dal tuo punto di vista ludico-edonistico non fa una piega.

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    CITAZIONE (tonycorti @ 25/7/2019, 14:39) 
    E su questo mi vedi assolutamente d'accordo. Ti assicuro che dalla parte sub è lo stesso: devi poter adorare, idolatrare (anche se prenderei questo termine con le pinze perché non sopporto le persone che hanno sempre ragione per partito preso) la/il tuo Top, poterle dire di cuore "sei fantastica" o cose del genere, sennò difficilmente riusciresti a subire le sue angherie. ;)

    Le perplessità però nascondo dal momento in cui la maggioranza delle mistress sono pay e quindi condizionano per forza di cose le loro scelte.
    Penso naturalmente che si possano scegliere tipologie di sessioni e slaves, ma una volta che entri proprio in un meccanismo pay c'è qualcosa che non mi torna del tutto nel pensare la scelta completamente libera. Poi per alcune sarà così, ma almeno l'idea che mi potrei fare, è che si va più vantaggi a mantenere pochi slaves personali, e una volta che hai quelli di cui ti fidi e con il quale c'è un certo feeling non vai a quantità e la stessa quantità non può "adorare" nel modo in cui lo potrebbero fare quei privilegiati che la mistress sceglie, tenendo conto che è lo slave poi che deve volere fortemente di sottomettersi o meglio mettersi ( per poi sotto :) ) nelle mani di una donna che ritiene dominante.
     
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