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sissymaid.
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Loto d'oro o Gigli d'oro è il poetico nome dato alla pratica brutale di deformare artificialmente i piedi delle donne cinesi. Il nome è dovuto all'andatura precaria e oscillante che assumevano le donne sottoposte a questa pratica, simile all'ondeggiare dei fior di loto al vento
http://ilblogdichiaraoscura.blogspot.it/20...izione.html?m=1. -
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veramente agghiacciante.
sarebbe interessante capire il rapporto tra la cultura cinese e il feticismo del piede.. -
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Più erano piccoli e più possibilità avevano di sposarsi e di essere scelte. Agghiacciante, ma anche queste son culture. . -
sissymaid.
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La deformazione/modificazione del corpo, il piu' delle volte femminile, per conformarlo a un canone culturale di bellezza oggi si fa con protesi artificiali e interventi di chirurgia estetica? . -
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beh sì in effetti non ci siamo abituati, è come dire che alcune popolazione sono abituate a mangiare insetti, e per dire dal 1 gennaio 2018 è stata approvata dalla comunità europea la legalità nella preparazione di pietanze a base di insetti ( farine e derivate o altro ) . -
.La deformazione/modificazione del corpo, il piu' delle volte femminile, per conformarlo a un canone culturale di bellezza oggi si fa con protesi artificiali e interventi di chirurgia estetica?
e che dire della labbra gonfiate a dismisura con risultati a volte agghiaccianti. va bene qualche punturina ma modificarsi totalmente il corpo senza alcun equilbrio a volte conduce ad effetti devastanti.. -
Magost.
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Impressionante come i canoni estetici non solo si modifichino nel tempo, ma siano anche incredibilmente diversi tra culture contemporanee. Che dire ad esempio delle "donne giraffa" (non ricordo il nome dell'etnia) che in Birmania si allungano il collo aggiungendo nel tempo sempre più anelli metallici sovrapposti? O i Mursi, in Etiopia, che infilano dischi sempre più grandi sul labbro inferiore? Secondo me Sissymaid coglie un aspetto importante: alle nostre latitudini non cambia molto, ci si continua a modificare il corpo (specialmente femminile) per ragioni di estetica, per essere attraenti. La cosa buona é che, da noi, almeno lo si fa volontariamente e non per imposizioni sociali . -
.Impressionante come i canoni estetici non solo si modifichino nel tempo, ma siano anche incredibilmente diversi tra culture contemporanee. Che dire ad esempio delle "donne giraffa" (non ricordo il nome dell'etnia) che in Birmania si allungano il collo aggiungendo nel tempo sempre più anelli metallici sovrapposti? O i Mursi, in Etiopia, che infilano dischi sempre più grandi sul labbro inferiore? Secondo me Sissymaid coglie un aspetto importante: alle nostre latitudini non cambia molto, ci si continua a modificare il corpo (specialmente femminile) per ragioni di estetica, per essere attraenti. La cosa buona é che, da noi, almeno lo si fa volontariamente e non per imposizioni sociali
purtroppo molte lo fanno proprio sentendosi emarginate, ed a volte anche socialmente forse a causa del loro aspetto, rischiando di essere rovinate in maniera irreversibile da qualche chirurgo poco corretto.
Edited by gloria1951 - 10/12/2017, 12:53. -
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Interessante...in ogni società si fa anche troppo per essere accettati dal sesso opposto e sentirsi apprezzati, arrivando addirittura veri e propri deturpamenti del proprio corpo, senza che ci sia di mezzo per forza l'errore. Nella nostra cultura troviamo vari esempi, piercing e tatuaggi, ma non solo. Vittime di questo sia uomini che donne, anche se quest'ultime purtroppo molto di più. Ma è tutto qui? Infondo nessuno viene costretto a presentarsi in un certo modo. Di recente ho letto un libro che potrà aprire un mondo a chi vuole approfondire l'argomento per le nostre latitudini. Ve lo consiglio: psicocibernetica di Maltz, del rapporto tra psicologia individuale, di massa e chirurgia estetica. .