Il lato oscuro.

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    Io amo il mio lato oscuro, quello che esibisco soltanto a pochissime persone. Mi sento come una sorta di Jekyll e Mr.Hyde, Il dualismo tra bene e male oppure yin e yang. Ma senza tirare in ballo Stevenson o le filosofie orientali posso affermare che il mio lato oscuro ha bisogno di esistere e di non restare nell'ombra. Mi sentirei incompleto a non averlo e il fatto che ci sia mi rende felice di avere qualcosa di mio da tenere caro e protetto. Le mie pulsioni e fantasie a base di nylon e fetish le vorrei condividere con tanti/e ma poi mi rendo conto che il sentire esattamente come il mio e' utopia. Preferisco il sottointendere, il particolare,di qualcuno/a dall' apparenza estraneo alle dinamiche mentali di cui parlo, a chi vive sempre 24/7 o esibisce con sfacciata volgarita' o per altri fini un modo di essere bdsm all' apparenza che poi andrebbe visto con un po' di sano scetticismo. Credo sia piu' intrigante cercare di "traviare" Biancaneve che La Strega Cattiva no? Ad ogni modo,la calza come maschera che mi piace tanto su di me e su un viso femminile,rappresenta un modo per entrare nel mio lato oscuro, il filtro che separa e unisce i due esseri che mi completano.Voi come vivete i vostri lati oscuri?
     
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    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

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    io mi chiedo se esistono persone che non ce l'hanno, o magari esistono ma non sanno d'averlo...
    è indubbio che se il lato oscuro riguarda l'S/M ( ma forse potrebbe riguardare anche altro ), non puoi parlarne con chiunque, non capirebbero, In fin dei conti è per questo che esistono le communiy ( inizialmente vedevo tutto questo come una forzatura, ma invece mi ha portato anche belle soddisfazioni ), sempre per il fatto che conoscere nel quotidiano persone che condividano e approvino il proprio darkside è complicatissimo.

    Personalmente occupandomi di produzioni fetish mi rendo conto che da una parte io sono già esposta in un certo modo, e da fuori la mia immagine è giù filtrata seppur per idealizzazione di chi segue, nel bene e nel male. Poi ciò che è privato, molto privato è bene rimanga tale e e condividerlo con pochissimi. Parlare invece di S/M e dare opinioni e ragionarci su nei giusti contesti dà sempre le proprie soddisfazioni. Ho sempre trovato stimolante parlarne, probabilmente perché mi appassiona veramente l'argomento, come dovrebbe essere per chi bazzica questi luoghi.
     
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    In effetti anch'io penso che tutte le persone abbiano il loro lato "nascosto" e credo anche che avere il lato oscuro sia fondamentale per essere in equilibrio con se stessi. E' come se il lato oscuro che emerge nelle fantasie sia una sorta di valvola di sfogo che permette di affrontare certi argomenti senza che questi diventino realtà.
     
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    oggi durante un meeting ed una presentazione, una professionista ha detto "il mio segreto è che non ho segreti".

    impossibile

    credo nemmeno un asceta possa viver in total assenza di caos interiori
     
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    Io credo sia interessate sottolineare che lo chiamiamo "lato oscuro", perché siamo affascinati e spaventati dall'oscurità... una paura atavica che va dal buio, alle minacce delle notti nelle foreste primordiali quando i predatori si scatenavano, alle nostre fantasie

    forse lo dico perché adoro gotico e fantasy soprattutto come letteratura, arte e intrattenimento

    vi sono forti legami secondo me tra alcune di queste fantasie come i vampiri e il mondo della dominazione e sottomissione

    questo porta al fatto che penso spesso il nostro lato oscuro è influenzato da certe fantasie e paure

    umilmente

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    Interessante osservazione ted.
    Sono convinto che sia una paura, sia qualcosa che ci ha colpito e ha modellato una parte del nostro essere ma soprattutto vedo che il mio lato oscuro cambia a seconda del tempo che passa.Oggi mi intrigano situazioni e comportamenti che solo dieci anni fa non avrei calcolato minimamente. In pratica un' evoluzione che riguarda tutto me stesso a 360 gradi.

    Edited by Soldier Of Fortune - 19/2/2020, 11:29
     
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    CITAZIONE (Soldier Of Fortune @ 19/2/2020, 07:45) 
    Interessante osservazione ted.
    ...
    In pratica un' evoluzione che riguarda tutto me stesso a 360 gradi.

    interessante, posso chiedere in che senso è stata sua evoluzione o è cosa troppo privata?

    umilmente

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    Ad esempio ho guadagnato piu' controllo sulle mie pulsioni. Perche' credo che sia necessario poi applicarlo per puntare alla qualita' delle interazioni fetish/bdsm e non sulla quantita'.

    Edited by Soldier Of Fortune - 19/2/2020, 11:27
     
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    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

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    CITAZIONE (teddetf85 @ 19/2/2020, 06:40) 
    Io credo sia interessate sottolineare che lo chiamiamo "lato oscuro", perché siamo affascinati e spaventati dall'oscurità... una paura atavica che va dal buio, alle minacce delle notti nelle foreste primordiali quando i predatori si scatenavano, alle nostre fantasie

    forse lo dico perché adoro gotico e fantasy soprattutto come letteratura, arte e intrattenimento

    vi sono forti legami secondo me tra alcune di queste fantasie come i vampiri e il mondo della dominazione e sottomissione

    questo porta al fatto che penso spesso il nostro lato oscuro è influenzato da certe fantasie e paure

    umilmente

    ted

    consideriamo sempre che il rapporto ombra / luce è imprescindibile come punto di partenza. Più vi è luce su di una struttura maggiore sarà la sua estensione di ombra.

    C'è chi vive il mondo BDSM come deriva del dark gothic ( o viceversa ), e anzi molti elementi possono essere ricorrenti, ma non è assolutamente una regola. Dipende inoltre la visione che si ha di ambo le cose, il BDSM in senso generico è davvero tanto vasto come campo, e relegarlo a qualcosa di troppo specifico si cade in errore.
    Di sicuro ha a che fare con il lato pulsionale legato al desiderio di controllo, che spesso è necessità d disciplina, ma attenzione anche di autodisciplina. Spesso si sceglie una mistress per la necessità di sentirsi disciplinati, l'accettazione di responsabilità totale verso una Dom, per paradosso è una deresponsabilizzazione del sé molte forte che il sub accetta e desidera. Proprio perché spesso ha insicurezze sulla propria capacità di affrontare in maniera autonoma la quotidianità. Parlo di identità sub radicate naturalmente, non di feticisti o feticisti dell'umiliazione.

    Il lato oscuro quindi può essere legato anche a quelle parti "buie" del sé, che l'individuo desidera assolvere.
    Se pensiamo all'immaginario dark gothic, come direbbe Battiato molti si atteggiano "per avere più carisma e sintomatico mistero", ma spesso sì sta nelle vicinanze più estetiche che realmente esistenziali dell'incompreso.
    Vi è in ogni individuo almeno un po' strutturato una necessità di mistero, per non rendere tutto bidimensionale e squallido.

     
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    CITAZIONE (Soldier Of Fortune @ 19/2/2020, 08:05) 
    Ad esempio ho guadagnato piu' controllo sulle mie pulsioni. Perche' credo che sia necessario poi applicarlo per puntare alla qualita' delle interazioni fetish/bdsm e non sulla quantita'.

    posso chiedere se è una capacità sviluppata autonomamente o grazie all'educazione della padrona?

    io sono cresciuto anche in questa direzione, ma devo ringraziare i miei proprietari per avermi rieducato

    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 21/2/2020, 15:10) 
    C'è chi vive il mondo BDSM come deriva del dark gothic ( o viceversa ), e anzi molti elementi possono essere ricorrenti, ma non è assolutamente una regola. Dipende inoltre la visione che si ha di ambo le cose, il BDSM in senso generico è davvero tanto vasto come campo, e relegarlo a qualcosa di troppo specifico si cade in errore.
    Di sicuro ha a che fare con il lato pulsionale legato al desiderio di controllo, che spesso è necessità d disciplina, ma attenzione anche di autodisciplina. Spesso si sceglie una mistress per la necessità di sentirsi disciplinati, l'accettazione di responsabilità totale verso una Dom, per paradosso è una deresponsabilizzazione del sé molte forte che il sub accetta e desidera.
    ...
    Il lato oscuro quindi può essere legato anche a quelle parti "buie" del sé, che l'individuo desidera assolvere.

    In effetti il lato buio è spesso anche la paura di mettersi nelle mani di un altra, di perdere il controllo, deresponsabilizzarsi, ma anche sperimentare la paura di diventare una cosa in potere di qualche cosa di sconosciuto, che intuiamo sia potente e dirompente, ma che spaventandoci ci affascina... forse


    CITAZIONE
    Se pensiamo all'immaginario dark gothic, come direbbe Battiato molti si atteggiano "per avere più carisma e sintomatico mistero", ma spesso sì sta nelle vicinanze più estetiche che realmente esistenziali dell'incompreso.
    Vi è in ogni individuo almeno un po' strutturato una necessità di mistero, per non rendere tutto bidimensionale e squallido.

    verissimo, il dark gothic spesso è superficiale o d'effetto, ma letteratura come quella di lovecraft o Stocker o Mary Shelley ti colpiscono dentro e ti fanno sentire piccolo e indifeso rispetto a forze immense e forse per un sub o uno schiavo sono molto stimolanti
     
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    In effetti il lato buio è spesso anche la paura di mettersi nelle mani di un altra, di perdere il controllo, deresponsabilizzarsi, ma anche sperimentare la paura di diventare una cosa in potere di qualche cosa di sconosciuto, che intuiamo sia potente e dirompente, ma che spaventandoci ci affascina... forse

    No, qui ti sbagli è più la paura di lasciarsi nelle proprie mani. La mistressè quasi sempre un intermediario del sé, questo è centrale. Per questo se si sceglie una mistress di riferimento sarebbe meglio farlo con criterio.
     
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    l'incipit del film Perfetti sconosciuti dice "ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta"

    e non si può fare a meno di quella segreta.
    E' come un fuoco che si ha dentro.. ma che deve scaldarsi e non bruciarci, cioè non prendere il sopravvento sulle altre due "vite"
    e fa parte del segreto anche l'anelito di affidarsi a qualcun altro, che colmi alcune lacune della nostra personalità. , o viceversa il desiderio di imporre a qualcun altro il proprio lato dominante.
     
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 22/2/2020, 09:07) 
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    In effetti il lato buio è spesso anche la paura di mettersi nelle mani di un altra, di perdere il controllo, deresponsabilizzarsi, ma anche sperimentare la paura di diventare una cosa in potere di qualche cosa di sconosciuto, che intuiamo sia potente e dirompente, ma che spaventandoci ci affascina... forse

    No, qui ti sbagli è più la paura di lasciarsi nelle proprie mani. La mistressè quasi sempre un intermediario del sé, questo è centrale. Per questo se si sceglie una mistress di riferimento sarebbe meglio farlo con criterio.

    Concordo Gisy, il coraggio di "rovistare" nei propri fantasmi non è da tutti. Una sorta di autoanalisi delle proprie pulsioni, predilezioni, passioni che dir si voglia passano poi per la prova del nove del manifestarsi all' esterno e che le raccoglie non è mai la prima/o che passa. O meglio sarebbe auspicabile che non lo fosse. Sempre che si ritenga essenziale per il proprio essere vivere e vedere fuori da se stessi cosa crea la nostra mente.
     
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 22/2/2020, 09:07) 
    No, qui ti sbagli è più la paura di lasciarsi nelle proprie mani. La mistressè quasi sempre un intermediario del sé, questo è centrale. Per questo se si sceglie una mistress di riferimento sarebbe meglio farlo con criterio.

    certo, Lady Gisy, ha ragione...
    e sicuramente la Mistress è una dea della propria anima, può riplasmare e cambiare il nostro modo di essere, ma se è capace e intelligente e abile a volte, mi permetto di dire, può far paura sentire il suo potere su di noi, miseri schiavi, anche se nel fare questo esalta il nostro sogno profondo

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    Molti più che lati oscuri hanno scheletri nell'armadio in questa società ipocrita .
     
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