Dare un/a sub per scontato/a

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    Buona notte a tutti/e

    è da alcune settimane che penso di iniziare questa discussione ma per assenza di utenza di un certo tipo, specie femminile, mi sono trattenuto, ora però ...

    Prendendo spunto da quest'immagine che ho giù postato sulla discussione apposita ECXZdYVXsAAo6qS_0

    (gioisci della sua adorazione, prendi il controllo, dagli regole, sii severa ma non darlo mai e poi mai per scontato)

    Mi chiedevo quante/i dominanti tengano veramente in considerazione questo aspetto del/la loro sub, a maggior ragione nel caso in cui si tratti di un uomo. Sarà una mia opinione ma mi sembra che il più delle volte la dominante si lamenti di essere data per scontata mentre non pensa che ciò potrebbe essere vero anche per il sottomesso ingenerando così dei malumori, delle delusioni che a lungo andare potrebbero avere il loro peso.
    Per favore, ora non rispondetemi con frasi fatte del tipo "la dominante ha il diritto di fare ciò che vuole e il sottomesso deve solo obbedire ringraziando di avere l'onore di servirla" perché nella vita reale le cose non vanno proprio così e anzi credo che anche il sottomesso abbia bisogno di sentirsi apprezzato, anche se implicitamente.

    Mi premunisco anche verso un'altra possibile opposizione: no, non è il mio caso al momento. Ho la fortuna di stare con una Domme meravigliosa e intelligentissima che sa bene che ciò che conta è in primis la persona, in passato però la mia "Signora storica" mi aveva proprio rinfacciato di "darla per scontata" quando in realtà non era vero, e la cosa non mi fece piacere.

    Cordialmente
     
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    mai dare nulla per scontato sarebbe la fine di qualsiasi sodalizio indipendentemente da quali siano le origini il genere o i ruoli.
     
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    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

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    Penso debba valere la stessa regola che di norma si instaura in un normale rapporto di coppia, ovviamente se il rapporto è vero e quindi non parliamo di semplici rapporti finalizzati al solo scopo feticistico o remunerativo ( dipende da che parte la si vede ).
    Vien sa sé che anche il più masochista deve sentirsi gratificato in una data situazione e relazione.
    Tutti noi restiamo o tendiamo a restare dove si sta quanto meno meglio ( se non abbiamo vincoli che condizionano le nostre scelte) .
    Di base io credo che salvo particolari equilibri di gratificazione feticistico, ci si ferma finché di sente un po' di "magia".
    Non so se esista una regola per mantenerla, però di certo comservare l'aspetto cerebrale attivo aiuta molto

    Diversamente un corpo è un corpo, e se non vi è altro, l'emozione si rinnova al cambiamento del corpo, questo vale ovviamente anche, e anzi direi soprattutto verso la Mistress, chiaramente dipende anche dalla testa dello slave.

    Mi è capitato comunque e non lo nego, di aver dato per scontato qualche mio ex sub, del resto non ero coinvolta.
    Darlo o meno per scontato, lo concepisco solo se sei anche tu coinvolta come Dom, diversamente siamo una posizione in cui da un punto di vista prettamente statistico non è così difficile il rimpiazzo.
    Fermo restando che schiavi decenti, allineati e a posto non è affatto scontato trovarli, ma se non subentra una componente affettiva o per lo meno emozionale, credo che non sia un grosso problema per le mistress pensare allo slave come un potenziale numero.
    Poi dipende.
    In sostanza penso che i rapporti quasi sempre sono autoalimentanti, se sei appagata lo sarà anche il tuo slave.

    tonycorti i penso che la tua ex Signora, possa avere detto una cosa simile per sentirsi dire il contrario magari, o per spronati a fare qualcosa in più.
    Ma spesso quando si dicono queste cose lo si fa più per retorica più che per pensiero.
     
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 3/7/2020, 11:12) 
    tonycorti i penso che la tua ex Signora, possa avere detto una cosa simile per sentirsi dire il contrario magari, o per spronati a fare qualcosa in più.
    Ma spesso quando si dicono queste cose lo si fa più per retorica più che per pensiero.

    Anche per avere una scusa per punirmi pubblicamente. Lo diceva perché lo pensava.

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    Io mi trovo d’accordo con quanto detto sopra e precisato da Gisy Scerman .
    Nel momento in cui si instaura un rapporto che va oltre il mero scambio pratica/guadagno si ottengono gli stessi equilibri tipici di un rapporto vanilla.
    La Mistress e lo schiavo infatti, prima di essere tali, sono persone e non sono esenti da emozioni e bisogni, perciò trovo inevitabile che entrambi possano sentire il desiderio di non essere dati per scontati.
    Diverso è il discorso se si tratta di mero feticismo o guadagno, in quel caso non c’è reale trasporto per l’altro ma lo si fa per appagare tutt’altro interesse e, di conseguenza, non si ha nemmeno lo stimolo a voler costruire qualcosa che vada oltre. Ed è anche comprensibile! Chi lo fa per lavoro non dovrebbe essere tenuta a dare al suo schiavo più di quello per cui ha pagato, come un parrucchiere non è tenuto a preoccuparsi della piega della cliente nei giorni successivi al servizio prestato.

    Se invece il rapporto è tra due persone che decidono di conoscersi e intraprendere un percorso assieme allora si sviluppano le stesse dinamiche dei rapporti vanilla. E infatti anche lì, come nel BDSM, solitamente quando si dà per scontato qualcuno è perché non lo si ama più.
    Il femdom non è fuori dal tempo e dallo spazio, perciò tutto ciò che si sviluppa è connesso a quelli che sono i bisogni umani delle parti coinvolte.

    Aspetti che non dovrebbero essere confusi con la fattispecie che si verifica quando, durante una pratica, si decide di utilizzare ad esempio il proprio schiavo come poggiapiedi, ignorandolo. In questo caso - a mio avviso - non si tratta di “vera” mancanza di considerazione o essere dati per scontati. Al contrario, la volontà di giocare è essa stessa espressione di coinvolgimento, trasporto e considerazione.
     
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    Giusto Mistress Beatrix però ammetto che qui non mi riferivo a rapporti a pagamento o occasionali ma a rapporti duraturi, anche di coppia, nel senso che si può avere un rapporto duraturo con una persona, specie in quest'ambito, ma non farci coppia nella vita. Mi scuso se non ero stato chiaro.

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    Mi permetto di fare a Mistress Beatrix una domanda che attiene ad un argomento che mi interessa.

    Fino a che punto una Mistress pro può fare bene il suo lavoro senza riversare nella sua attività concezioni e sentimenti personali?
    Mi spiego meglio: non è necessario che una Domina disprezzi veramente i maschi, considerandoli realmente delle nullità da sottoporre a sofferenze psicologiche e fisiche?

    CITAZIONE
    Il femdom non è fuori dal tempo e dallo spazio, perciò tutto ciò che si sviluppa è connesso a quelli che sono i bisogni umani delle parti coinvolte

    Trovo molto giusta questa affermazione. Ma proprio perché il femdom non è fuori dal tempo e dallo spazio, penso che una vera Domina sia portata a vivere intensamente sentimenti di disprezzo e di reificazione del maschio.

    Grazie se vorrai rispondermi.

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    CITAZIONE (Akriliko @ 3/7/2020, 17:59) 
    Mistress Beatrix

    Mi permetto di fare a Mistress Beatrix una domanda che attiene ad un argomento che mi interessa.

    Fino a che punto una Mistress pro può fare bene il suo lavoro senza riversare nella sua attività concezioni e sentimenti personali?
    Mi spiego meglio: non è necessario che una Domina disprezzi veramente i maschi, considerandoli realmente delle nullità da sottoporre a sofferenze psicologiche e fisiche?

    CITAZIONE
    Il femdom non è fuori dal tempo e dallo spazio, perciò tutto ciò che si sviluppa è connesso a quelli che sono i bisogni umani delle parti coinvolte

    Trovo molto giusta questa affermazione. Ma proprio perché il femdom non è fuori dal tempo e dallo spazio, penso che una vera Domina sia portata a vivere intensamente sentimenti di disprezzo e di reificazione del maschio.

    Grazie se vorrai rispondermi.

    (IMG:https://upload.forumfree.nzet/i/fc11561479/16_0.jpg)

    Non so se ho compreso bene la tua domanda ma provo a risponderti per quel che ho capito.
    Ma prima faccio un paio di premesse:
    1) Io ho un rapporto con il mio schiavo personale da 4 anni e ci sono forti sentimenti tra di noi, senza i quali il mio sadismo non sarebbe così acceso e senza i quali non nutrirei la volontà di prestargli continua considerazione, sebbene manifestata con umiliazioni frequenti.
    2) Non pratico come pro (anche se mi sono in parte incuriosita alla questione) quindi prendi queste mie parole solo come un punto di vista personale di una persona esterna a questa realtà.

    Ciò detto ritengo che una Mistress non debba riversare nel BDSM sentimenti di disprezzo nei confronti del genere maschile, in quanto - nonostante le pratiche siano volte a sottomettere lo schiavo - non penso si possa davvero parlare di disprezzo.
    Per me il disprezzo verso gli uomini non è sinonimo di passione o esecuzione di “migliori pratiche”, questo nè in un rapporto free (perché se la Mistress disprezzasse davvero lo schiavo non investirebbe il suo tempo a costruire un rapporto più profondo con lui) nè nel caso di rapporti a pagamento (in cui in primis c’è la soddisfazione del cliente).
    Non si può negare che la pro presti un servizio a beneficio del cliente ed è per questo che è giusto che venga pagata, perciò non credo che una professionista possa disprezzare chi ha davanti. Forse potrebbe farlo solo qualcuna non appassionata, che lo fa ma non ama quello che fa, oppure qualcuna che usi il BDSM per sfogare frustrazioni personali (aspetto che sarebbe poco professionale).

    Spero di averti risposto.
    Diversamente chiedi pure!
     
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    Grazie per la risposta veloce e dettagliata. Scusami se faccio osservazioni e/o domande fuori luogo, ma mi sto avvicinando solo ora al mondo del bdsm, per cui non ho molta esperienza. Mi scuso anche per non aver capito che non sei pro (e, comunque, a mio parere, non ci sarebbe nulla di male ad esserlo).

    CITAZIONE
    Io ho un rapporto con il mio schiavo personale da 4 anni

    Cosa vuol dire schiavo personale? Sei Domina solo con lui?

    CITAZIONE
    volontà di prestargli continua considerazione, sebbene manifestata con umiliazioni frequenti.

    Non sono due sentimenti contrastanti? Prestare attenzione ad una persona e allo stesso tempo avere voglia di infliggergli sofferenze? O è un modo inconscio per esaudire i desideri del tuo schiavo?
    In generale cosa pensi degli uomini che vogliono soffrire per una padrona? Ti sei fatta un'idea di quale meccanismo li spinge?

    Molte grazie.

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    CITAZIONE (Akriliko @ 3/7/2020, 18:53) 
    Mistress Beatrix

    Grazie per la risposta veloce e dettagliata. Scusami se faccio osservazioni e/o domande fuori luogo, ma mi sto avvicinando solo ora al mondo del bdsm, per cui non ho molta esperienza. Mi scuso anche per non aver capito che non sei pro (e, comunque, a mio parere, non ci sarebbe nulla di male ad esserlo).

    Nemmeno per me c’è niente di male ad essere pro, spero di non aver fatto passare questo messaggio. La mia puntualizzazione era piuttosto dovuta al fatto che ci tenevo a mostrarti un quadro più completo del mio vissuto che potesse contestualizzare al meglio la mia risposta.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Io ho un rapporto con il mio schiavo personale da 4 anni

    Cosa vuol dire schiavo personale? Sei Domina solo con lui?

    Per quanto concerne il mio schiavo, sì, io sono “domina”(come dici tu) solo con lui ma non è questo che lo rende il mio schiavo personale. Infatti ritengo che una Mistress possa avere anche più schiavi personali se le sue energie fisiche e mentali glielo consentono (dato che ogni relazione interpersonale è un bell’impegno sia in termini di energie che di tempo).
    Ma con questo termine intendo che non è uno schiavo da “sessione” ma uno schiavo con cui ho intrapreso un percorso di sottomissione che è evoluto nel tempo e che spero evolverà ancora.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    volontà di prestargli continua considerazione, sebbene manifestata con umiliazioni frequenti.

    Non sono due sentimenti contrastanti? Prestare attenzione ad una persona e allo stesso tempo avere voglia di infliggergli sofferenze? O è un modo inconscio per esaudire i desideri del tuo schiavo?

    Non ritengo che la considerazione e le umiliazioni possano essere espressioni di sentimenti contrastanti. Se non mi importasse di lui non avrei alcuna voglia di giocarci e investirci il mio tempo, piuttosto mi metterei a leggere o uscirei con le amiche.
    Se investo il mio tempo con lui è perché gli concedo considerazione e mi fa piacere passare del tempo assieme praticando una passione comune.
    Mentre non ritengo molto in linea con il femdom “in senso stretto” parlare di soddisfazione inconscia dello schiavo.
    Intendiamoci, conosco i gusti del mio schiavo (dopo 4 anni, ci mancherebbe) ma quando gli ordino di baciarmi i piedi è perché io voglio che lo faccia, per soddisfare me.
    Mi è capitato anche di provare a farlo in una chiave diversa (più vanilla, di soddisfazione reciproca) e non me la sono vissuta molto bene. Ho provato per non negarmi una possibilità a scatola chiusa, ma se posso scegliere preferisco altro.

    CITAZIONE
    In generale cosa pensi degli uomini che vogliono soffrire per una padrona? Ti sei fatta un'idea di quale meccanismo li spinge?

    Infine non penso nulla a riguardo, sono gusti. Ognuno ha i suoi e, in quanto gusti, sono tutti legittimi finché non fanno del male a nessuno e sono vissuti nel consenso reciproco.
     
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    Grazie ancora. Approfitto nuovamente dell'occasione e della tua estrema gentilezza per chiederti che cosa ne pensi di quelli/quelle che sostengono che alla base del femdom ci sia una naturale superiorità della donna sull'uomo.
    Questa superiorità dovrebbe essere il fondamento di una nuova civiltà, o , perlomeno, di una nuova società in senso più ampio.
    In senso più stretto, legittimerebbe anche intellettualmente e concettualmente un rapporto Domina - schiavo (uso il termine di derivazione latina che secondo me è più pregnante di Mistress).

    Grazie.

    01_DAGOSPIA-00
     
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    Akriliko penso tu stia andando O.T. e che questo non sia il topic più adatto in cui parlarne.
     
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    Mistress Beatrix
    Capisco. Grazie comunque.
     
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    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

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    Mistress Beatrix concordo parola per parola

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    Per quanto concerne il mio schiavo, sì, io sono “domina”(come dici tu) solo con lui ma non è questo che lo rende il mio schiavo personale. Infatti ritengo che una Mistress possa avere anche più schiavi personali se le sue energie fisiche e mentali glielo consentono (dato che ogni relazione interpersonale è un bell’impegno sia in termini di energie che di tempo).
    Ma con questo termine intendo che non è uno schiavo da “sessione” ma uno schiavo con cui ho intrapreso un percorso di sottomissione che è evoluto nel tempo e che spero evolverà ancora

    Questa è anche la mia visione, tra la vita reale, i casini, le energie non sono infinite e chiaramente si devono anche fare delle scelte, e decidere a chi dedicarsi in maniera più completa. Anche la posizione della domina se ci si pensa, assume un ruolo di estrema dedizione verso il proprio sub, se il rapporto è reale.

    Per il resto, io vivo una condizione simile a quella di Beatrix, di certo non potrei mai avere affianco un sub che disprezzo. Chi nella vita vuole avere a che fare con persone che disprezza? Siano questi amici, sub o altro.
    On ogni caso il BDSM è vasto e ha davvero mille sfaccettature.

    Edited by Gisy Scerman - 4/7/2020, 09:18
     
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    Non credo che si possa mai dare per scontata una relazione o la devozione della controparte a prescindere dalla tipologia di rapporto che si è instaurato.Occorre sempre mettersi in discussione alimentando continuamente l'intesa tra i due.Poi è ovvio che la Padrona avrà modalità diverse dallo schiavo su come alimentare il rapporto e cementarlo...
     
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14 replies since 3/7/2020, 02:54   172 views
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