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http://www.parcosocialeventaglieri.it/pagi...ta/foucault.htm
"...il potere, a meno di considerarlo da molto in alto e da molto lontano, non è qualcosa che si divide tra coloro che l'hanno e lo detengono come proprietà esclusiva, e coloro che non l'hanno e lo subiscono. Il potere, credo, dev'essere analizzato come qualcosa che circola, o piuttosto come qualcosa che funziona solo, per così dire, a catena. Non è mai localizzato qui o là, non è mai nelle mani di qualcuno, non è mai oggetto di appropriazione come se fosse una ricchezza o un bene. Il potere funziona, si esercita attraverso un'organizzazione reticolare. E nelle sue maglie gli individui non solo circolano, ma sono sempre posti nelle condizioni sia di subirlo che di esercitarlo. Non sono mai il bersaglio inerte o consenziente del potere, ne sono sempre gli elementi di raccordo. In altri termini il potere non si applica agli individui, ma transita attraverso gli individui.
Non si tratta dunque, credo, di concepire l'individuo come una sorte di nucleo elementare o di atomo primitivo, come una materia molteplice e inerte sulla quale verrebbe ad applicarsi il potere o contro la quale verrebbe a urtare il potere. Non si tratta cioè di concepire il potere come qualcosa che sottomette gli individui o li spezza. In realtà, ciò che fa sì che un corpo, dei gesti, dei discorsi, dei desideri siano identificati e costituiti come individui, è appunto già uno dei primi effetti del potere. L'individuo non è il vis-à-vis del potere, ma credo che ne sia uno degli effetti principali. L'individuo è un effetto del potere e al tempo stesso, o proprio nella misura in cui ne è un effetto, è l'elemento di raccordo del potere. Il potere passa attraverso l'individuo che ha costituito."
Michel Foucault Bisogna difendere la società
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