Anorexic

Non viviamo una favola

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Pearlage!!
        +2   +1   -1
     
    .

    User deleted


    ... Ti sei svegliata alle 18,come molte altre volte.
    Vai in cucina, e guardi attraverso le fessure delle veneziane, il parco sottostante.
    Fioche luci di lampioni illuminano debolmente, quello che era il tuo giardino dei giochi sino a qualche anno fa.
    Vi è sempre un po' di luce, nella profondità del buio... Vi è sempre tanta oscurità nel tenue bagliore della luce.
    Apri il frigo... E comincia il tuo calvario.
    Prendi una bottiglia di latte, ed un tramezzino al tonno.
    Mangi distrattamente non assaporando il gusto... Trangugi il latte.
    Cinque minuti dopo sei in bagno a vomitare tutto.
    Ormai non trattieni... O non lo vuoi.
    Ti fai una doccia veloce... Quasi a volere lavare via,
    dal tuo esile corpo... Tutte le problematiche, legate alla tua pessima alimentazione.
    Sono anni che fai finta di mangiare... Sono anni che vomiti anche l'anima.
    Ma tu sei una modella,le case di moda ti vogliono così.
    Quaranta chili, taglia 34...viso magro,ed aria emaciata... Il culto distorto del proprio fisico... Il suicidio annunciato della tua personalità.
    Ti trucchi... E ti vedi bellissima... Immagine vincente di Gucci, Jil Sander, Prada... Ma nel profondo della tua anima, sai che sei una perdente... Disturbata... Fragile... Scaraventata nella vita che conta, ancora giovanissima.
    Una ragazza senza un passato di bellissima adolescenza.
    Esci con passo veloce nel buio della notte, con una sciarpa di Hermes per coprirti il viso,non vuoi farti riconoscere... Detesti la gente addosso che ti toglie vita ed ossigeno,e ti dirigi verso la fermata della metro.
    Tra due ore avrai uno shooting in galleria... Ma tu hai solo voglia di vomitare.
    Una semplice equazione:Vomitare... Perdere peso... Piu contratti DALL'ALTA MODA!!!
    Mentre ti stai dirigendo verso la fermata, osservi un cartellone che ti ritrae: stai sorridendo,pubblicizzando un noto brand di borse.
    In quella immagine sembri felice... Ma poi?
    Scendi le scale, che ti portano ai binari... Stai cercando un bagno... Finalmente lo trovi.
    Ti infili due dita in gola e rimetti anche l'anima, e tutto ciò ti fa stare terribilmente bene... E tutto ciò ti fa disperare e piangere.
    Ma non trovi via di uscita... Perché fondamentalmente tu non la stai cercando....
    Drin drin drin.
    "Signor Roberto Fini?La voce dall'altra parte del filo,è gentile ed allo stesso tempo decisa.
    " Si, sono io, chi mi desidera?"
    " È lei il padre di Giada? "
    " Si, sono io... Ma con chi sto parlando? Giada dove è?"
    "È il pronto soccorso dell'ospedale Niguarda,dovrebbe venire con urgenza da noi."
    "Come sta Giada... Come sta Giada?"
    CLIK
    Guidi come un pazzo, dimenticando ed omettendo una qualsiasi segnaletica stradale.
    Non te ne fotte un cazzo:"come sta Giada?"... Ti ripeti mille volte.
    Arrivi al pronto soccorso, il tuo sguardo, è alla costante ricerca di tua figlia...non la vedi, non è in sala di attesa.
    Ti si avvicina il medico di turno... Poche parole, ti prende per un braccio, accompagnandoti in una altra stanza.
    Il cuore batte a mille... Quasi non respiri... Gli occhi si gonfiano di lacrime.
    Scosti il lenzuolo bianco, che copriva interamente una barella.
    Quaranta chili di pelle ed ossa, i bellissimi capelli biondi... Coprono in maniera disordinata il suo viso...
    Li sposti delicatamente e ti rispecchi nella profondità dei suoi occhi verdi come smeraldi.
    Glieli chiudi, in un tenero gesto di amore... Quegli occhi avevano visto un male profondo... Una malattia incurabile.
    Le prendi la mano, la tua bambina è lì... Distesa tra il bianco delle lenzuola e tra i suoi demoni.
    Te la ricordi sorridente, al mare, quando andavate di nascosto dalla mamma,a mangiare la piadina...te la ricordi quando le si illuminavano gli occhi, ad ogni tuo regalo.
    Poi, Giada sei cresciuta troppo in fretta... Non ti ho seguito... Non ti sei fatta seguire...
    Ora siamo qua:tu non puoi più parlare... Io non parlo... Probabilmente non ci siamo mai parlati...

    By Pearlage

    Ho riesumato un mio racconto, scritto circa un anno fa.
    Ora più che mai, è attuale per ciò che è successo a quella ragazzina di 17 anni...e perché questo cancro ha colpito anche me... quando avevo 16 anni...solo grazie alla mia famiglia ed alla ragazza che avevo a quel tempo,sono uscito
     
    Top
    .
0 replies since 30/11/2021, 00:07   51 views
  Share  
.