Quando la donna fa il primo passo

Il primo bacio...20 anni

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    Feticista Junior

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    Avevo già baciato qualche ragazza, avevo avuto la fidanzatina seria e fatto la passeggiatina, avevo fatto "l'amore", quello che si può fare a 15 anni, ma il primo e unico bacio, quello che si ricorderà per sempre, credo di averlo dato a te. Anzi, me l'hai dato tu. La prima cosa che ti dissi quella sera prima di dirigerci con un gruppo di amici in quel locale fu che stavi proprio bene col vestito nero. Il tuo sorriso quando mi rispondesti "perché con le scarpe ai piedini, no?", mi uccise e lo sapevi bene. Te li guardavo spesso e tu ci ridevi quando li chiamavo così, piedini. Il posto era carino, c'ero io e c'eri tu con un gruppetto di tue amiche che non ho mai più rivisto. Ci sedemmo al tavolo e iniziammo a bere, guardando le ragazze e i ragazzi che si assecondavano sulla passerella ballando in modo sensuale. La musica era alta, le nostre voci ancora di più, quando a un certo punto mi urlasti nell'orecchio, "mi accompagni in bagno, per favore?" facendomi quasi scoppiare un timpano. La cosa mi stupi e non poco, ma non credo si notasse. Ci alzammo dirigendoci verso il bagno, tu mi trascinavi per la manica della giacca. Ogni tanto ti giravi per sincerarti di non trasinare una giacca vuota, stesa a terra. Santo cielo, come ridevi.
    Entrati nel bagno delle donne sbattesti letteralmente la porta dietro di noi, chiudendola a chiave, e in meno di un secondo mi ritrovai faccia a faccia con te. Non ridevi più. Tu dissi qualcosa ma non ricordo cosa, le tue parole erano solo dolcissimi suoni per le mie orecchie. Provai a parlare, niente, stavo su un altro pianeta. Improvvisamente mi attaccasti al muro schiacciandoti addosso a me con tutto il corpo, mentre strusciavi il tuo sesso, sempre più forte, contro il mio, mi baciasti violentemente come se volessi mangiarmi vivo. Tutta la mia forza, tutta la mia energia, tutta la mia vita vissuta fino ad allora e nell'ultimo anno si stavano lentamente scogliendo nella tua bocca, in tutto il tuo corpo che vibrava freneticamente. Sentii i miei pantaloni bagnarsi, e lì, in mezzo alle tue gambe, stava sgorgndo lentamente una piccola oasi. Non so quanto tempo passò, poi sentimmo bussare. Le donne e il bagno non sono mai la migliore accoppiata, fummo interrotti da una signorina che proprio non riusciva trattenerla. Poi mi ricordo.. ci perdemmo in quel lungo abbraccio ai tavoli tra gli sguardi stupiti delle tue amiche, qualcosa era cambiato nell'atmosfera generale, sembrava una specie di addio. Comunque pensavo al tuo ragazzo, sai? So che gli volevi bene, davvero. Non te l'ho mai detto e non sono più riuscito a guardarlo in faccia. Per te non ero solo un gioco, un passatempo, ero una pazzia, lo so.
    Uscimmo dal locale abbracciati, diretto verso la macchina, noi eravamo più indietro e le tue amiche ci camminavano davanti. A un certo punto ti fermasti e ti girasti verso di me. Guardandomi ancora in quel modo, cosi radiosa e sorridente, mi sembrava di vivere un sogno. Poi, la tua bocca sulla mia per un ultimo ma ancora più dolce bacio, fu un doppio shock. Un bacio a stampo, veloce, ma carico di pura e semplice energia. I tuoi occhi al distacco si fecero improvvisamente tristi però, così anche i miei di riflesso. Non saprei dire quanto tempo passò in quello sguardo, passò, ma quella tristezza io la sento ancora, come se il tempo si fosse fermato li. Poi, all'improvviso, tu mi spingesti via, ripotandomi alla realtà come facevi sempre. Mi dissi "ora però basta eh! Stai esagerando", con un tono di voce che evocava una specie di pianto, ma tornasti subito a ridere, poco dopo, con mia grande gioia. "Questa è matta" dissi io. Si, matta, e io matto di te. La confusione che avevo in testa era proprio quella dei matti che stanno sempre a ridere senza un motivo.
    Una cosa non riesco a spiegarmi, perché dopo tanto tempo ho dimenticato il tuo nome? Che tu sia stata davvero cosi emozionante quella sera, non ho dubbi, e sei stata unica.
    Ci siamo persi di vista ma ultimamente sono tornato a cercarti su facebook tra i profili degli amici...eccolo, molti anni dopo, quel visino dolce e buffo e allo stesso tempo maledettamente famelico, quegli occhi di gatto, il tuo corpo, i capelli ancora a caschetto. Sarai sempre tu. Sei un'opera d'arte. E ora ricordo finalmente il titolo, Aurora.

    Edited by Kyokure - 22/12/2021, 23:24
     
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  2. Ash
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1 replies since 3/12/2021, 09:14   145 views
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