Homophobe

Un piccolo racconto amaro

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Pearlage!!
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Tommaso fece 2 profondi sospiri, mentre osservava con distacco la scalinata della scuola.
    Il freddo era pungente...mise alle orecchie le cuffie della Sony, per non sentire i commenti degli altri ragazzi, lungo il corridoio.
    Tommaso non viveva una vita sua... Non era come tutti i suoi coetanei, solare e spensierato... Lui viveva come fosse in una vetrina di un grande magazzino... Gli occhi ed i commenti addosso da parte della gente...inequivocabilmente... Costantemente... Ogni singolo giorno.
    Gli altri vivevano la loro vita... Tra impegni, studio, ragazze.
    Tommaso era umiliato e mortificato, dai commenti della gente, ogni singolo momento.
    Entro'in tutta velocità nell'atrio della scuola, gli occhi abbassati in un senso di vergogna... Gli sguardi di scherno di tutte le altre persone fissi su di lui... Tommaso era diverso dagli altri.
    Entro'in classe, come tutte le mattine, e come tutte le mattine inghiotti'la sua dose giornaliera di veleno.
    Battute oscene nei suoi confronti... Risate di scherno... Tommaso non immaginava che la cattiveria della gente arrivasse a così tanto.
    Lui era un artista:suonava la chitarra, dipingeva... La sua sensibilità era orientata verso ogni forma di arte... La sua sensibilità era continuamente stuprata dalla disumanita della gente cosidetta per bene.
    La campanella annunciò la fine delle lezioni.
    Tommaso pensò tristemente, che anche tra le mura domestiche doveva combattere la sua guerra personale contro il padre.
    "Chi è quel genitore che vuole un figlio frocio"? Si domandò, abbozzando un sorriso amaro.
    Ma quel pomeriggio era un giorno particolare.
    Elisabetta, la sua sorellina, il giorno dopo avrebbe compiuto gli anni... Quindi, lui finito le lezioni sarebbe passato ai Grandi Magazzini per comprarle quella bellissima Barbie, di cui lei andava letteralmente pazza.
    Elisabetta era l'unica che lo accettava cosi'come era...
    Elisabetta era l'unica che lo amava veramente.
    "Fatto"... Pensò Tommaso, quando mise nel suo zainetto la bellissima bambola... "Domani Ely sarà felicissima".
    Uscì dai Grandi Magazzini... E si diresse con passo veloce verso casa.
    "Dio mio" pensò, quando all'incrocio tra via dei Platani e via Oceano Pacifico... Vide tre suoi compagni di classe fermi, come lo stessero aspettando.
    Ed in effetti... Cosi era.
    "Allora frocio... Tutto bene?" Sibilo'Marco.
    "Dacci 50 euro ed il tuo cellulare... Altrimenti scriviamo a tutti i tuoi contatti Facebook, che sei un gay... Una checca.
    Sai come ti cambierebbe la vita, poi?
    Tutta la città ed oltre verrebbe a sapere che sei un frocio... Un succhiacazzi... Bah io non riesco a capire come non ti possa piacere la fica", sentenzio'con una grossa risata Filippo.
    Tommaso estrasse 50 euro dal proprio portafoglio e consegnò il cellulare al famigerato trio.
    "Ecco, bravo... Vedi che sei una brava donnina... Che esegui tutto senza ribattere e fiatare?" esclamò sarcasticamente Marco.
    Fu allora che Andrea colpi'con un pugno il viso di Tommaso... Facendolo prima barcollare per poi cadere rovinosamente a terra...tra le risate generali.
    Gli occhi di Tommaso si velarono di lacrime... Ma non solo per il dolore...
    All'indomani mattina, Tommaso si alzo' prestissimo... Si lavo'velocissimo... Entrò nella cameretta di Ely, senza fare il minimo rumore.
    La guardò mentre dormiva scomposta tra i suoi lunghi capelli... Sfiorò dolcemente con le labbra il suo bellissimo viso... Non voleva svegliarla.
    Appoggiò la bellissima Barbie sul comodino di Ely.
    Quello era il suo regalo di compleanno.
    Erano le 5 mattina, quando Tommaso uscì di casa nel silenzio assoluto e si diresse verso la notte...abbracciando il buio.
    Tra qualche ora... La notte lascerà posto al giorno... Ed il suo colore nero, si tingera'delle sfumature pastellate dell'alba...
    Tra qualche ora, qualcuno si accorgerà di una livida sagoma penzolante ad un pioppo di un prato di periferia.
    Qualcuno cercherà di salvarlo... Ma sarà tutto inutile... Tommaso non voleva più essere salvato.
    Tra qualche ora, in classe, a scuola, tra le vie del paese non si parlerà d'altro...
    "Era un bravissimo ragazzo... Buono con tutti... Non riusciamo a comprendere questo gesto disperato".
    Avete ragione signori:non riuscite a comprendere e ad accettare...
    Tra qualche ora una splendida bambina porterà e stringera'al suo cuore per sempre una piccola Barbie...nel ricordo più dolce...

    By Pearlage

    Mio vecchio racconto proposto in altro forum
     
    Top
    .
0 replies since 3/12/2021, 14:08   34 views
  Share  
.