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.Innanzitutto ringrazio Parzifal per il suggerimento 
Nel glossario kinky esiste l'acronimo TNG, il quale significa "The Next Generation". Si tratta di eventi organizzati per i giovani dai 18 ai 35 anni. Spesso perché, tendenzialmente, nell'ambiente kinky tante persone sono mature, e magari il giovinetto novizio potrebbe sentirsi un po' a disagio nello stare in mezzo a gente che potrebbero essere i suoi genitori e zii.
Per citare quanto riportato nel sito di TNG Italia:CITAZIONEIl progetto si propone in primo luogo di creare un punto di riferimento per gli organizzatori di eventi kinky locali per giovani e aiutarli a crescere in un network organizzato e collaborativo dove condividere e discutere con chi organizza questo tipo di eventi da più tempo. È inoltre nostro obiettivo primario la crescita della comunità con lo scopo di migliorarla sul piano organizzativo, sociale e soprattutto umano, coinvolgendo quante più persone con un approccio inclusivo.CITAZIONELe motivazioni che hanno portato alla nascita dei primi TNG in Italia sono le stesse che hanno dato vita ai TNG in tutto il mondo: offrire uno spazio di discussione ed eventualmente di gioco ai giovani (e soprattutto ai giovani novizi) in un ambito sicuro e in un ambiente informale, dove incontrare ragazzi di mentalità aperta con le vostre stesse passioni, curiosità, ed eventualmente dubbi ed incertezze.
A tal proposito, voglio anche riportare la mia personale esperienza ad un TNG tenutosi a Catania:
Era un munch, e quindi un incontro informale fra kinkster e BDSMer con la scusa di mangiare tutti assieme (tra l'altro tutte le comunità sono d'accordo sul procedere per gradi, andando prima ai munch e poi ai play party, ossia gli eventi in cui si può giocare e in cui c'è un codice d'abbigliamento). I due giovani organizzatori avevano fatto un ottimo lavoro nel decidere il locale, prendere i nominativi e poi prenotare i posti. Per fortuna mi sono già trovato bene a parlare del più e del meno con i primi arrivati, e una volta che erano venuti anche gli altri, abbiamo iniziato a ordinare i primi stuzzichini. A un certo punto uno dei due organizzatori richiama l'attenzione e annuncia il momento dei bigliettini anonimi. Questa è una tecnica che viene utilizzata spesso anche per le lezioni di educazione sessuale, e incoraggia le persone a porre domande senza sentirsi giudicate, usando appunto l'anonimato. In questi bigliettini vi erano scritte diverse domande poste dai partecipanti, e man mano che venivano estratti, ognuno a turno rispondeva, se voleva, alla domanda - sottolineo il "se voleva" perché le risposte non erano obbligatorie, e se non ti volevi esprimere, lo dicevi, e la parola passava alla persona vicina.
Tanta gente aveva già delle relazioni attive, e infatti erano venuti alcuni gruppi poly, mentre qualcuno, me compreso, era single.
La serata nel complesso mi è piaciuta molto, sia per il locale sia per le persone. L'unico inconveniente è stato l'acquazzone a fine serata che ci ha bagnati tutti
Un consiglio personale per chi è vanilla o novizio: due cose fondamentali di cui bisogna munirsi sono la curiosità e l'apertura mentale - vale a dire che, se hai delle curiosità, delle domande, dei dubbi, non esitare a chiedere; e poi apertura mentale perché se una persona inizia a giudicare i kink di qualcuno, non fa certamente una buona impressione poiché dà l'idea di una persona con la mentalità chiusa.
Credo di aver detto tutto. Se avete domande non esitate a chiedere, e soprattutto, se siete mai stati a un TNG, potete anche raccontare la vostra esperienza
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Cool . -
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A Brescia hanno unito le cose: fanno un munch in ambiente attrezzato dove poi si può anche giocare. Ne fanno uno aperto a tutti ed uno riservato agli under 35. . -
Ash+2 .
User deleted
Belle iniziative! Se non altro aiutano molto a chi muove i primi passi in questo mondo ed è attanagliato da mille domande, specie agli inizi.
Io essendo un animale da caverna, ho partecipato ad un solo munch e non ne ho un buon ricordo, ma questa è un'altra storia.
Vtx giacchè noi siamo giovani al contrario, propongo una partita a carte - patruni e sutta - e via!. -
.A Brescia hanno unito le cose: fanno un munch in ambiente attrezzato dove poi si può anche giocare. Ne fanno uno aperto a tutti ed uno riservato agli under 35.
Questa cosa credo di averla sentita nominare per la prima volta durante la stessa serata, e quindi ci sono casi in cui si fa prima il munch, la chiacchiera e l'aperitivo, e poi si fa il post-munch, il gioco. -
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Come già detto in un altro post, io ho ricevuto un'accoglienza pessima nel mondo BDSM e, come me, tanti altri giovani alle prime armi.
L'accoglienza pessima è derivata quasi esclusivamente dalla parte femminile che purtroppo essendo quasi tutta pro o ben propensa ad "accettare" regalini, ha subito iniziato a chiedere, tentare di raggirare e in alcuni casi anche a trattarti male.
Quello che manca credo sia proprio fare alcuni eventi per i neofiti con le persone giuste, saperli guidare e anche saper riconoscere le vere mistress.
Però dovrebbero esserci eventi reali ma anche virtuali, perché ormai non neghiamolo, il primo approccio è quasi esclusivamente virtuale.. -
+4 .
Io non sono una persona né particolarmente socievole né particolarmente gradevole e sono anche timido, oltre ad avere una panza tanta.
Però a diversi play party ho giocato con diverse mistress. Con altre ho declinato: ad una sarebbe piaciuto frustarmi ben bene oppure legarmi in sospensione, un altro paio adoravano picchiare forte e fare male.
Certo, la maggior parte di loro non sono modelle o non sono bellissime come certe pro, ma d'altro canto neppure io sono Alain Delon.
Certo, nessuna mi ha fatto T&D, solo NT, cera, adorazione scarpe e gambe, calpestamento del pene con la scarpa.
Non in tutte ho giocato e non in tutte mi sono divertito.
Addirittura anni fa al Sadika una bellissima pro mi ha legato e torturato capezzoli e pene pro bono.
Ovvio che se vado dalla strafiga di turno di vent'anni e le chiedo un'ora di T&D questa mi manda a ranare.
A volte il problema non sono gli altri, siamo noi.. -
Ash .
User deleted
Concordo pienamente.. -
.QUOTEA volte il problema non sono gli altri, siamo noi.
Si vero. Però sottolineo "a volte".
Quando, però, il problema persiste, io contatterei il medico
Scherzo.
Però se persiste, allora, il problema non possiamo essere più noi, seguendo il metodo della differenza dei soggetti che causano i problemi (se tolgo una variabile e il problema rimane, allora quella variabile non causava i problemi).
Una domanda, vtx. Non ti vedo d'accordo sul mio intervento, questa volta personale, con tanto di mie esperienze dirette.
Mi neghi anche questo?. -
+1 .
C'è sempre una costante (noi) che non può essere tolta dal problema. . -
Ash .
User deleted
E poi c’è l’altra costante.
Il bar.. -
.C'è sempre una costante (noi) che non può essere tolta dal problema.
Quindi non eri d'accordo con il mio intervento in quanto ritieni che io abbia dimenticato che la costante "noi", in questo caso "io" giochi un ruolo fondamentale ed è la causa di quello che ho ottenuto?. -
+1 .Come già detto in un altro post, io ho ricevuto un'accoglienza pessima nel mondo BDSM e, come me, tanti altri giovani alle prime armi.
L'accoglienza pessima è derivata quasi esclusivamente dalla parte femminile che purtroppo essendo quasi tutta pro o ben propensa ad "accettare" regalini, ha subito iniziato a chiedere, tentare di raggirare e in alcuni casi anche a trattarti male.
Quello che manca credo sia proprio fare alcuni eventi per i neofiti con le persone giuste, saperli guidare e anche saper riconoscere le vere mistress.
Però dovrebbero esserci eventi reali ma anche virtuali, perché ormai non neghiamolo, il primo approccio è quasi esclusivamente virtuale.
Il BDSM non è un Villaggio Vacanze con l'accoglienza femminile incaricata di corrispondere le aspettative maschili.
Quello si chiama Prodomming, scegli sul catalogo, paghi, e parti in vacanza con guida, cocktail di benvenuto e animazione inclusa.
Per mia esperienza trovo molto più respingente ed inaccessibile il "mondo vanilla", dove mi sento straniero senza traduttore.
Nel "mondo BDSM" sono stato fortunato incontrando diverse belle persone.
Edited by camerierina - 5/12/2022, 18:55. -
.Come già detto in un altro post, io ho ricevuto un'accoglienza pessima nel mondo BDSM e, come me, tanti altri giovani alle prime armi.
L'accoglienza pessima è derivata quasi esclusivamente dalla parte femminile che purtroppo essendo quasi tutta pro o ben propensa ad "accettare" regalini, ha subito iniziato a chiedere, tentare di raggirare e in alcuni casi anche a trattarti male.
Quello che manca credo sia proprio fare alcuni eventi per i neofiti con le persone giuste, saperli guidare e anche saper riconoscere le vere mistress.
Però dovrebbero esserci eventi reali ma anche virtuali, perché ormai non neghiamolo, il primo approccio è quasi esclusivamente virtuale.
Il BDSM non è un Villaggio Vacanze con l'accoglienza femminile incaricata di corrispondere le aspettative maschili.
Quello si chiama Prodomming, scegli sul catalogo, paghi, e parti in vacanza con guida, cocktail di benvenuto e animazione inclusa.
Per mia esperienza trovo molto più respingente ed inaccessibile il "mondo vanilla", dove mi sento straniero senza traduttore.
Nel "mondo BDSM" sono stato fortunato incontrando diverse belle persone.
Non è un villaggio vacanze, certo, ma è una comunità. Quindi ci sono PERSONE.
In realtà è l'esatto opposto.
Il prodomming non deve accogliere, in quanto è solo un mercato.. -
+1 .
Sta a noi capire l'altra persona, le sue aspettative, passioni e carattere, che una pro chieda denaro per una sessione è normale, non altrettanto che cerchi di raggirare o che tratti male chi non apprezza la cosa, perché alcuni amano la 'full immersion' altri no, una professionista in teoria sa distinguere.
Forse occorre scegliere le persone giuste, il concetto di comunità BDSM che poi comprende anche tanto prodom è indefinito, ci trovi di tutto, dal matrimonio alla truffa, tutto sta nel scegliere bene l'altro.
Oppure sono rimasto indietro a 30 anni fa...
Edited by camerierina - 5/12/2022, 20:57.
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