non potrei non consigliarlo - descrizione da wiki - La proprietà non è più un furto è un film del 1973 diretto da Elio Petri. L'opera, che ha per protagonisti Flavio Bucci e Ugo Tognazzi, da alcuni critici viene considerata la conclusione della cosiddetta trilogia della nevrosi:[1] un trittico cinematografico composto da Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (nevrosi del potere) e La classe operaia va in paradiso (nevrosi del lavoro), che si completa con un'analisi della nevrosi del denaro e la distruzione dell'essere per l'avere.[1][2] Per altri la trilogia sarebbe in realtà una tetralogia sulle schizofrenie, comprendendo nel computo anche Todo modo del 1976 che riguarderebbe la deviazione mentale degli uomini della Democrazia Cristiana.[3]
La pellicola è stata restaurata nel 2013 e ha vinto il premio per il Miglior film restaurato nella sezione "Venezia Classici" alla 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[4][5] Il restauro è stato effettuato dal laboratorio L'Immagine Ritrovata e promosso dalla Cineteca di Bologna, dal Museo Nazionale del Cinema
"Io, Ragionier Total, non sono diverso da voi. Né voi siete diversi da me. Siamo uguali nei bisogni. Diseguali nel loro soddisfacimento. Io so che non potrò mai avere nulla più di quanto oggi ho, fino alla morte. Ma nessuno di voi potrà avere nulla più di quanto ha. Certamente molti di voi avranno più di me, come tanti hanno meno. E nella lotta, legale o illegale per ottenere ciò che non abbiamo, molti si ammalano di mali vergognosi. Si riempiono il corpo di piaghe, dentro e fuori. Tanti altri cadono, muoiono. Vengono esclusi, distrutti, trasformati. Diventano bestie, pietre, alberi morti, vermi. Così nasce l’invidia. E in questa invidia si nasconde l’odio di classe. Che è composto in egoismo e quindi reso innocuo. L’egoismo è il sentimento fondamentale della religione della proprietà. Io sento che questa condizione mi sta diventando insopportabile. Così come lo sta diventando per molti di voi." Flavio Bucci in La Proprietà non è più un furto (Elio Petri, 1973)