MyFetishroom ! Femdom, BDSM, Crime, Smother, Nylon Encasement, Fetish Kinky e Bizzare

Posts written by Parzifal

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    Prima di rispondere però devo chiedere una cosa a chi è giustifica chi prende solo e non da nulla.

    Ma se pochi giorni fa elogiavate una discussione (dico solo ipocrita e stop) che parlava degli ingenui che danno ed elogiava il loro operato, perché ora dimostrate il comportamento diametralmente opposto?
    Sembra quasi che si voglia giustificare chi prende e dona poco solo perché, forse, ci si riconosce in quelle persone.
    Dico bene? :=/:

    Sul serio.
    Sono diretto, perché sembra quasi si voglia sempre orbitare attorno alle cose, senza mai andare a fondo e quindi dare un perché.
    Io sono uno di quelli che vuole andare in fondo, vuole vedere l'abisso umano, vuole esplorare quella fossa che tutti hanno paura di vedere.
    E esploriamolo sto abisso che si sente solo :lol:

    Non possiamo liquidare tutto con "e ma ognuno fa quello che si sente, se vuoi donare e ti senti bene va bene così. Se vuoi dare poco e ricevere, non devi sentirti obbligato". Capite che è un discorso che non ha senso e fa acqua.
    Con questi discorsi decade quell'ultimo brandello di umanità, che però si reclama quando anche chi prima donava comincia a richiedere.
    E allora li si, che chi ha sempre preso comincia a sentirsi disturbato, perché non può più prendere e poi comincia a capire che se anche gli altri prendono, lui o lei rimarranno a secco.

    Quindi, andiamo a fondo: perché?
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    Dopo costruisco una risposta migliore (ora non riesco), però mi pare di capire che si sta colpevolizzando chi di a tanto e quindi si sta dicendo che è colpa sua.
    Chi riceve e basta, fa bene perché se così si sente va bene così.
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    Non sono molto d'accordo.
    Su un concetto si, ma sul resto no.
    Ok, appurato e consolidato che il dare, il regalare, il fare qualcosa per gli altri non debba essere dominato dal ricambio o dall'aspettarsi qualcosa.

    Detto questo, però, bisogna anche vedere in faccia la realtà.
    Con realtà intendo il fatto che ci sono persone che fanno tanto e altre poco o niente.
    È innegabile che chi dà tanto, dopo un po', si scoraggia, si stufa, si svuota.

    Il problema è stato però evidenziato in coloro che donano tanto e poi rimangono delusi. Ecco, io non riesco a dare la colpa alle vittime, che poi colpa non è.
    Il problema io lo vedo in chi riceve troppo e poi dà veramente poco.

    Spesso chi dà poco e riceve si para dietro questa frase, ovvero che non è naturale e obbligatorio dare indietro, o che dare dev'essere disinteressato etc.

    Perché si inverte il tutto?
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    Si, ma a furia di dare e troppo generosamente, non si rischia di rimanere a secco?

    E poi, giusto non aspettarsi il tornaconto, ma chi ha ricevuto tanto, non dovrebbe comunque pensare a fare altrettanto? Altrimenti la bilancia è sbilanciata.
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    QUOTE (cico-ria @ 12/15/2021, 12:12 AM) 
    QUOTE (Parzifal @ 14/12/2021, 23:19) 
    Dici che se ne accorgono?
    Non lo so, non mi pare, anzi.

    Io personalmente non lo so più. Ho dato tantissimo e so di dare sempre tanto alle persone, per questo ci rimango malissimo.

    Così pensavo, forse l'errore è pensare di dare tanto per averne un ritorno. E se invece scegliessimo di dare il giusto senza pensare ad un "ritorno"? :=/:

    Si, a volte io ragiono sempre in termini scientifici, quindi ad un qualcosa deve esserci un qualcosa di opposto, in questo caso, un ritorno.
    Sbagliavo.
    Però non totalmente.
    L'umanità delle persone si fa vedere anche in questo, ovvero rendersi conto che una persona ti sta dando, quindi cercare di fare qualcosa o dare qualcosa perché dare indietro contro voglia non va bene, ma non fare nulla e accettare tutto, non va bene neanche quello.
    Deve esserci un equilibrio, altrimenti la così detta umanità se ne va e per questo che nascono i dissapori o altro.
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    Dici che se ne accorgono?
    Non lo so, non mi pare, anzi.

    Io personalmente non lo so più. Ho dato tantissimo e so di dare sempre tanto alle persone, per questo ci rimango malissimo.
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    Non lo so.
    Soffrire per amore è molto profondo come dolore. In pratica vedi le fiamme dell'inferno e non scompaiono, anzi, ogni volta che ci ripensi, ricadi giù.
    Ti chiedi perché tu debba soffrire tanto, pensando all'altra persona che magari neanche ci sta a pensare a te.
    Ti chiedi se ne valga la pena.
    Ti chiedi perché.
    Vuoi fare di tutto per non pensarci.
    Però ci ricadi.

    Si, se ci tenevi davvero, quel dolore si addolcisce, ma non svanisce.

    Io mi chiedo sempre perché le altre persone non si rendono conto che fanno soffrire.
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    Comunque tutto, rileggendo, noto che si era scatenata una sorta di lotta a chi soffriva di più o meno.

    Come detto, io ho provato molti tipi di sofferenza e posso assicurare che non esiste una risposta assoluta che definisca quella superiore a tutte le altre.
    Chi soffre di più quindi?
    Dipende a chi lo si chiede.

    Se lo chiedi a un povero, ti dirà il denaro.
    Se lo chiedi al solo, ti dirà l'amore.
    Se lo chiedi al malato, ti dirà la salute.

    Ognuno, credo, mette delle priorità a seconda di quello che ha e non ha e credo sia giusto così.
    Però, quello che non dovrebbe esserci, sono i falsi sofferenti, un po' come per l'esempio di Ash, ovvero quelli che lamentano carenza di pecunia però poi si fanno la vacanza.
    Quelli vanificano tutte le sofferenze degli altri, portandole su un piano più banale.

    No, non credo che ci sia la sofferenza peggiore, quanto il momento sofferente peggiore.
    Anche se, se posso essere onesto, ammetto che le sofferenze sono anche diverse: quella fisica se non prolungata nel tempo, si farla diventare la propria fedele compagna, quella emotiva, diamine se ti logora dall'interno.
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    Ammetto di avere sempre sofferto di solitudine e depressione.
    Forse lo avevo già detto, ma spesso mi sento solo anche quando sono immerso tra la gente. Posso essere ad una festa ad una cena o in qualsiasi altro evento, ma questa sensazione non si stacca facilmente. Viene solo interrotta a singhiozzo, quando non ci penso.
    Poche volte mi sono sentito davvero in compagnia.
    Credo che questo dipenda dal mio vissuto e dal fatto che ho sempre dovuto cavarmela da solo, forse per assenza di figure genitoriali o forse per la mia tendenza a scegliere le amicizie molto attentamente.

    Del resto ho sempre pensato che alla fine tutti siamo soli e chi sta sempre in mezzo alla gente e dice di non esserlo, è perché non ci pensa minimamente o non se ne rende conto tanto inibisce questa cosa, un po' come una droga; non ci pensa e via così, è felice.
    Del resto il segreto della felicità è non pensare.
    E io purtroppo penso troppo e sto diventando quasi paranoico.

    Questa mia tendenza, o chiamiamola propensione, deriva da questa mia condizione?
    Non lo so sinceramente.
    Non credo, perché alla fine, mi ricordo, è venuta fuori per altre cose ed in più non è che non apprezzi il "vanilla" o altre cose meno BDSM, quindi non me la sento di affermarlo in maniera così assoluta.

    Il virtuale ha aiutato si, come dico sempre, permette di raggiungere più persone che mai consocerai solo vivendo il reale, colmando distanze e tempi.
    Però concordo con quello detto circa la situazione che è andata peggiorando sempre più: da luogo di incontro è diventato un luogo dove si deve per forza litigare, avere a che fare con persone impossibili e troll e bulletti di ogni genere. Ormai è diventato un impegno più pesante della realtà, per questo si sta abbandonando.
    Poi la questione monetaria non è da sottovalutare, perché siamo arrivati al punto che se vuoi parlare con alcune, devi dimostrare, pagare, garantire, essere nei loro canoni. Insomma la follia e l'ego in un distillato finissimo.
    Ma io mi chiedo, siamo matti?
    Per scambiare qualche parola ora devi essere rispettare una serie di canoni e pagare?!
    Come si fa viverla bene in questo modo?

    Non lo so se aprirmi o meno, perché ho subito decisamente tanto e spesso la mia fiducia verso gli altri e altre, anche per persone conosciute sui forum, è venuta meno. Quindi mi sono ritrovato spaesato e smarrito chiedendomi se ne valesse davvero la pena.

    Si, di sicuro i sub hanno comunque dei traumi o dei difetti a livello comportamentale, questo è chiaro, però mi chiedo se anche la parte dom non ne abbia.
    Anzi, credo fortemente che ci sia, con un'unica differenza, spesso la parte dom la nasconde e cerca di apparire come pulita e superiore per una qualche genere di immagine o, per molte fetish girl, come qualche cosa che possa far loro giudicare chi è in basso e puntare il dito.
    Ma questo credo dovrebbe far parte di un'altra discussione gemella ma sulla parte dom.
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    QUOTE (Gisy Scerman @ 29/11/2021, 00:36) 
    Rispondevo a Redskin, sul fatto che la preferenza cade su sub maschi.
    E sul fatto che raramente le sub donne sono disposte a pagare, comunque è una discussione vecchia.

    Beh, è interessante.
    Perché le sub donne raramente sono disposte a pagare,mentre i sub uomini no?
    Potrei anche dire: le pro o le dom in genererà fanno pagare più volentieri i sub maschi, dico bene?
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    QUOTE (Gisy Scerman @ 3/21/2020, 07:11 PM) 
    Era una riflessione sul pagare per la slavery.

    in che senso?
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    faccio una domanda: non è che tutte o almeno molte delle paturnie maschili che narrate sui loro membri non derivino dalle donne?
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    Ciao e benvenuto.

    Credo di essere andato in confusione con tutte le etichette che ti sei dato, l'unica cosa chiara è che sei parzialmente demi sessuale e apprezzi l'indipendenza.
    Domanda mia, in che senso sei una persona anarchica relazionale?
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    Lady Crystal

    sarebbe interessante aprire una discussione per risponderti, ma qui non è il thread giusto, visto che una nuova utente si sta presentando
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    Benvenuta anche qui :)

    Volevo entrare un attimo nella discussione, ma poi ne esco subito.

    Si, sono d'accordo con la lamentela che si è sollevata, quella della pesca a strascico in rosa.
    Ormai tutti i luoghi BDSM sono rovinati da questa moda del vendersi e fare soldi con le passioni altrui, che onestamente non riesco a concepire.
    Sul serio!
    Per dire, cosa si pensa? Si entra in un forum o in un altro luogo BDSM solo per tirare su soldi facili? Ma cosa passa per la testa di queste ragazze? Magari poi, pretenderanno pure di non essere trattate come oggetti.
    Una regola aurea della vita è che se si deve pagare per il tuo tempo o per le tue attenzioni o per appagare una passione che tu puoi darmi, allora la cosa parte sbilanciata; Se metti in chiaro di essere un menù con tanto di prezzi, allora non potrai lamentarti di non essere un oggetto, sei tu che ti stai rendendo un oggetto!
    Ovviamente parlo in generale, senza riferirmi direttamente a qualcuna, ora.


    QUOTE (Lady Crystal @ 11/15/2021, 12:54 PM) 
    Suvvia siate gentili, ha solo scritto sul forum sbagliato, del resto mi sembra che anche tu Pearlage abbia scritto per mesi e con grande dedizione sul forum Findom pur disprezzando tale pratica. Che poi se la Findom è immorale infilarsi un tacco nell'uretra è poco sano, ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro ma nessuno viene a denigrare quel che piace a te.

    Perdonami Crystal, ma io sono venuto nell'altro forum e mi sono presentato dignitosamente e mostrando apertamente il mio dubbio verso la findomme, senza insultare nessuno o nessuna.
    Sai quale risposta ho avuto da tutti e tutte? Solo attacchi, accuse, calunnie, insulti pesanti e auguri di morte.
    Ora, sii onesta e siamo seri.
    Non puoi venire qui a professare la pace e la tolleranza verso la findomme e chi la pratica quando noi proviamo ad avvicinarci e veniamo trattati così: è ipocrita!
    Di là ho persino letto accuse e insulti verso chi pratica il BDSM in generale.
    Dai, di cosa parliamo, su.


    Detto questo, io credo che una persona si valuta sempre per quello che fa e non per quello che dice o professa.
    Se Goccia si dimostrerà una persona diversa e quindi contribuirà alle discussioni, lo si vedrà.
    Se invece è solo venuta qui credendo di essere la più furba e guadagnare facile, beh, come tutte le altre avrà quello che semina.
    Io stesso l'ho contattata ma per altre cose, perché ha esternato alcune sue passioni e hobby che mi interessano, e ora vedrò la risposta.

    Il processo alle intenzioni non lo dovrebbe meritare nessuno e nessuna, soprattutto perché, mi ripeto, si vedrà da quello che farà.


    Per ora, credo che il benvenuto sia un bel modo per accoglierla e magari si potrebbero fare domande per conoscerla meglio, no? :)
674 replies since 18/8/2011
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