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Ovvero il timore che quella protuberanza, che tra le gambe di ogni maschio a volte penzola solamente priva d’altro, possa anche non essere ritenuta, da alcuni di loro, all’altezza per soddisfare quei piaceri femminili dei quali poco o nulla essi conoscono nell’essenza reale. Come se, anche la dove non fosse davvero enorme, a noi donne ciò importi più di ogni altra cosa il farne quell’irreversibile conseguenza di un calo improvviso anche della nostra libido. Nell’immaginario maschile potrebbe darsi che ci vedano, forse con autorevole dimestichezza, intente a misurarlo con meticolosa attenzione, paragonandolo poi a quanti già, ben prima di loro, sia stato concesso il privilegio di poter sfogare tra le nostre gambe ogni genere di ancestrale pulsione. Di sicuro non tutte siamo pronte a donarci nella misura che in molti di essi vorrebbero, anzi spesso ci piace molto di più renderli totalmente succubi del nostro volere, essendo divenute da tempo ben consapevoli di quanto facile sia il poterli assoggettare totalmente sfruttandone le più banali fragilità emotive. In fondo una volta posto a nudo il lato masochista, che alberga in ogni uomo, il renderli nostri schiavi, obbligandoli a soddisfare capricci di ogni genere, diverrà per loro un vero piacere, donando a noi donne il vanto di contemplarli con perversa soddisfazione mentre ai nostri piedi andranno prostrandosi come dovuto alle dee. Questo deve essere ben chiaro ai nostri rispettivi compagni, anzi sarebbe ancora meglio se venisse a loro inculcato dalle madri sin dalla prima adolescenza, ad evitare che poi grandi si facessero idee molto diverse da ciò che dovrà essere il rapportarsi con l’essenza che è alla base di ogni singola espressione di femminilità. L’altro consiglio che dovrebbero dare da subito tutte le mamme ai rispettivi maschietti sarà dunque anche quello che la smettano di misuraselo, e di imparare invece come lo si utilizza, senza farsene un cruccio anche la dove fosse alquanto minuto, tanto a noi ciò che più interessa è che quel loro gingillo sia ben connesso al cervello se vorranno davvero condurci all’oblio, e ciò anche senza necessariamente doversi sforzare in maniera eccessiva per infilarlo ad ogni costo nel luogo più estremo della cavità vaginale, ritenendo erroneamente che in tal modo potranno riuscire a fornirci quel piacere che ci spetta, poiché a loro siamo cerebralmente di gran lunga superiori.
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