MyFetishroom ! Femdom, BDSM, Crime, Smother, Nylon Encasement, Fetish Kinky e Bizzare

Votes taken by wavesequence

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    Benvenuto.... non vorrei fare il rompiscatole e precisino... Tuttavia il tuo nickname non rispecchia esattamente la descrizione, seppur stringata, che hai dato di te.

    Dovresti essere feetlover68 o per un'ardita sineddoche, sei l'amante della gamba che contiene anche il piede?
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    ayeye4, il tuo thread mi ricorda una barzelletta che racconta di un ragazzotto perdigiorno che legge un cartello affisso alla porta di un barbiere..."Cercasi apprendista".

    Visto i cartello, il ragazzotto entra e chiede informazioni al barbiere. Allora lui comincia a chiedergli se è capace di tagliare i capelli, ma il ragazzotto gli risponde di no. Il barbiere chiede se è capace di fare la barba, ma il ragazzotto gli risponde di no. Il barbiere chiede se è almeno capace di prendere la scopa e raccogliere i capelli caduti a terra dei clienti, ma il ragazzotto gli risponde ancora di no..

    A quel punto il barbiere con tono seccato dice: "Ma allora, perché sei venuto qui?" Ed il ragazzotto risponde: "Volevo solo dirti che non vengo a lavorare qui..."

    Ecco, credo che il paragone sia abbastanza comprensibile. :D
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    Facilmente non riesce a parlare perché avrà un bel paio di natiche sul viso che glielo impediscono... :D
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    CITAZIONE (MastroDenaro @ 1/11/2016, 02:45) 
    Mi chiedo quale sia l'origine della parafilia che riguarda specificamente il subire danni da femmine. Secondo voi? Violenza psicologica e/o fisica subita o percepita nella tenera infanzia?

    snip

    Cosa ne pensate?

    Vorrei che il thread ritornasse sui binari tracciati da MastroDenaro... Ho l'impressione che ci siano state parecchie divagazioni con conseguenti reciproche schermaglie tra alcuni forumer, ma che non sia stata data una risposta puntuale alla domanda.
    Se devo essere sincero anche l'analisi iniziale di MastroDenaro non l'ho afferrata appieno, magari a causa di un mio limite intellettivo congenito.

    Ad ogni modo, il quesito iniziale è chiarissimo e, per quanto riguarda me, ritengo che l'origine della mia parafilia - cioè quella di desiderare la sottomissione ad una donna - possibilmente bella, elegante, raffinata, colta ed anche un po' sadica - sia dovuta al (pessimo) rapporto di figlio unico con mia madre. Posso dire con certezza che mia madre è un soggetto psicologicamente "tossico" perché tende a manipolare chi le sta attorno, a maggior ragione se è un famigliare. Essendosi ritagliata il ruolo della vittima, fin da quando era adolescente, a causa di una tubercolosi intestinale che le ha minato abbastanza profondamente la salute, ha consolidato questo suo atteggiamento, facendone un punto di forza, per proiettare sugli altri la responsabilità dei suoi insuccessi, ingenerando in questi ultimi devastanti complessi di colpa, a tutt'oggi presenti.
    Purtroppo la ha quasi avuta sempre vinta, perché chi le stava attorno veniva indotto ad assecondarla sempre e comunque, a partire dal mio povero padre, che per lei si sarebbe buttato nel fuoco.

    Ho cercato di fare un riassunto schematico delle possibili motivazioni che potrebbero aver creato le condizioni per sviluppare la mia parafilia. Fondamentalmente mia madre non è mai stata una persona violenta, fisicamente parlando, visto che ha una corporatura minuta e scarsa capacità muscolare, ma è tutt'altro che debole a livello psicologico. Posso dire che, a dispetto di tutto, è assimilabile ad un vero e proprio Panzerkampfwagen.
    Quindi, aver a che fare fino alla più tenera infanzia, con una madre dal pugno di ferro nel guanto di velluto, che, ripeto da fuori sembra la persona più mite e inoffensiva, con buona probabilità mi ha fatto sviluppare questo desiderio di sottomissione.
    A questo aggiungo che, proprio a causa di questi suoi atteggiamenti, fin da bambino ho avuto una grande attitudine al sovrappeso, un desiderio di compensazione per questa forma di affetto materno molto particolare. Non nego che mia madre sia stata una donna amorevole ed affettuosa nei miei confronti, sarei un ingrato se lo dicessi, ma lo ha fatto in un modo angosciante ed ossessivo. E questo si è ripercosso negativamente sulla mia psiche di adolescente e di giovane, rendendo il nostro rapporto eternamente conflittuale e malato ancora oggi.
    E questo suo desiderio di controllo assoluto sulla mia figura, da un lato mi ha reso la vita quasi impossibile, dall'altro ha generato in me il desiderio di sottomissione che, ahimè, avrei voluto portare all'interno della mia coppia, seppure a livello erotico-ludico. Purtroppo la mia partner è restia, anche a livello di gioco, perché non vuole venga replicato il rapporto D/s madre-figlio, forse a causa di una gelosia che non vuole ammettere.

    Relativamente invece a tutta la parte feticisitca, in particolare, dei guanti, stivali con il tacco a stiletto, pelle nera in genere, non so darmi una spiegazione complessivamente soddisfacente, ma almeno ci provo.
    Premesso che mia madre ha sempre ricoperto, non so fino a che punto inconsciamente, il ruolo della dominatrice, della padrona mai soddisfatta da quanto lo schiavo faccia per lei, ritengo che l'origine del mio desiderio di sottomissione tragga origine proprio da questo.
    Nel mio immaginario la Padrona è una donna molto intelligente, sensuale, elegante ma del tutto sessualmente irraggiungibile. Ed ecco perché l'obiettivo sessuale si è spostato dal corpo della donna ai suoi accessori che voluttuosamente indossa, ma che le consentono di non concedersi mai e, a me, di non poterla mai avere.

    Ho buttato lì un po' di considerazioni, ma penso che sarebbe da lavorarci sopra ancora parecchio.
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    E studia l'italiano, perché pregiudizi ha una z sola... :)
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    Non posso che unirmi a questo splendido gruppo di intenditrici ed intenditori :)
    Condivido in primis le parole di Soldier Of Fortune, visto che quanto descrive è uno dei miei desideri più radicati. Ad onor del vero, trae origine quando da piccolo, oltre una quarantina d'anni fa, dopo aver ingerito una consistente quantità di medicinale, fui portato in pronto soccorso dove mi fu praticata la lavanda gastrica. Ricordo ancora distintamente come due infermiere con le mani coperte da guanti in gomma, di spessore piuttosto grossolano, mi tenevano fermo ed una terza infilava a forza nella mia gola un tubo in gomma alla cui estremità superiore si trovava un imbuto.
    Fu un'esperienza piuttosto traumatizzante, anche se poi rielaborata nel corso degli anni, si è trasformata in una parafilia o feticismo per la gomma.

    Di conseguenza l'HOM e le pratiche generiche di breath and play riscuotono in me un certo interesse.
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    Mi piacciono le mani femminili curate, non eccessivamente, però le preferisco ordinate, con unghie non particolarmente lunghe, smalti non troppo appariscenti. Insomma, semplici ed eleganti.
    Meglio ancora se coperte da aderenti guanti in fine nappa colore nero, lunghi fino a metà avambraccio. Tra le cose che mi rimescolano gli ormoni maggiormente è vedere una (bella) donna che si sfila i guanti e mostra le sue mani curate.
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 26/11/2014, 21:32) 
    è un problema molto comune, e non da poco, anche se poi ci si chiede se nella quotidianità come si trasformerebbe il rapporto D/s o fetish.
    del resto non è una colpa né sentirsi così né non esserlo chiaramente, solo in un rapporto si mettono sulla bilancia tante cose.Poi si tirano le somme, però se si hanno certe predisposizioni è innegabile manca.

    La sensazione prevalente è quella di sentirsi "zoppi", ci si chiede se si sarebbe vissuti meglio avendo una partner che asseconda oppure sarebbe stato press'a poco lo stesso. Mi chiedo anche se sia giusto mettere in discussione un rapporto consolidato da 15 anni solo per "un capriccio". Purtroppo quando dall'altra parte si trova un muro è difficile non erigerne un altro.
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    CITAZIONE (Odette de Clèrcy @ 15/11/2014, 23:51) 
    La mamma non ti ha insegnato che quando qualcuno ti da il benvenuto si ringrazia?
    Passiamo oltre.
    Credo che di figli unici ce ne siano parecchi, tutti con i propri prb, ma poi si cresce.
    Il bdsm è una filosofia di vita, non un trauma infantile e non.

    Touché. :rolleyes:
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 15/11/2014, 08:58) 
    quando dici sub/slave a cosa fai riferimento di preciso? se posso sapere ?

    Mi permetto di quotarTi, altrimenti il thread diventa un po' lungo.
    Facendo un passo indietro, ho la certezza di aver sviluppato il mio interesse per la dominazione e la sottomissione quand'ero ancora un bambino. In particolare quando ero alle scuole elementari, verso gli 8-9 anni, andavo a lezione di pianoforte e l'insegnante aveva dei metodi particolarmente "british". A questo si univa anche la bambina, peraltro splendida, con la quale condividevamo la stessa insegnante, più avanti nel corso, con la quale spesso suonavo a 4 mani. A lei era affidata la parte dell'accompagnamento, a me quella del principiante. In breve, ero io a dipendere da lei, perché senza il suo apporto, la mia esecuzione sapeva di poco. Nonostante siano passati, ahimè, quasi 40 anni, i miei ricordi sono ancora molto vivi, sopratutto la sensazione durante, le giornate invernali, delle mani fredde che stentavano a scaldarsi, l'emozione di avere la bambina vicina, seduti sulla stessa panchetta davanti al pianoforte verticale, il distrarmi per guardarla invece di seguire lo spartito... le decise vergate dell'insegnante sulle mie mani. :D
    Nel contempo, ero attirato anche dalle donne che indossavano capi in pelle, guanti e stivali, seppure fossero solamente gli anni '80. Non mi ero mai chiesto se fossi già, se stessi diventando feticista o meno, sapevo solo che quel tipo di abbigliamento mi creava un certo non so che.
    E' stato però negli anni '90, durante lo sviluppo della tesi, facendo un uso abbastanza massiccio di internet, che ho "chiuso il cerchio", cioè ho raggiunto la consapevolezza di non essere l'unico sulla faccia della terra interessato ed attratto da certe argomentazioni.
    Da allora ho iniziato ad interessarmi, frequentando e partecipando a vari forum, iniziando anche a conoscere alcuni partecipanti nel mondo reale, non solo nel virtuale. Devo dire che l'esperienza, non è stata delle migliori, nel senso che ho avuto l'impressione fossero abbastanza restii ad includermi nel loro gruppo, o meglio che facessero di tutto per farmi desistere.
    La mia predisposizione al ruolo di sub, potrebbe (qui il condizionale è d'obbligo) dagli atteggiamenti materni, profondamente manipolatori e colpevolizzanti che ho subito ed in parte, nonostante abbia una vita autonoma, continuo a subire, specialmente a seguito della scomparsa di mio padre, avvenuta un paio d'anni fa. Purtroppo essere figli unici porta anche a questo. :angry:
40 replies since 14/11/2014
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