l' obbedienza (non) è (più) una virtù (?)

condivisione e outing

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  1. audio(moda)
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    Cosa significa obbedire, essere umili, sapere ascoltare...
    In assenza di rispetto reciproco non credo si possa parlare di obbedienza umiltà e capacità d'ascolto...
    ...e si può parlare di sottomissione...(?)
    Non lo so, perchè anche in un vero rapporto di sottomissione immagino che il rispetto reciproco sia fondamentale...che la persona voglia essere considerata animale, oggetto (o qualsivoglia altra diavoleria) immagino non cambi in sostanza nulla...una sedia, se vuole essere usata come sedia dovrà essere rispettata in quanto tale da chi la userà e dovrà essere funzionale al proprio utilizzo senza far cadere la persona che la usa...un cane merita fiducia in quanto tale se sa fare quello che gli è richiesto... (mmm :unsure: non so se sono riuscito ad esprimere al meglio il concetto che avevo in testa...in tal cso fatemi un cenno...)
    Ora però credo che il discorso parta dal basso; chi deve sottostare ad un ordine, chi deve obbedire ad un ordine....chi vuole intraprendere questa strada, dovrà sempre comunque capire ed essere consapevole del passo che stà per fare, non potrà mai decidere di farlo senza avere chiaro questo.
    Credo che le regole esistano per essere infrante...ma per poterle infrangere prima bisogna conoscerle...
    Questo vale in ogni campo credo...
    Il rispetto...
    La conoscenza...
    La fiducia...

    ...passo la palla...
     
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    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

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    hai sollevato un'altra tematica molto importante.

    Una delle cose più deprimenti della stragrande maggioranza di coloro si propongono come slaves è che sono presi completamente dal proprio ego, dalla propria voglia di essere sottomessi ( come piace a loro), e quasi mai, ma davvero quasi mai hanno una reale attenzione verso la parte dominate.
    Così come molte che si propongono come mistress semplificano veramente all'infinito il concetto e credono che esista un unico modo di intendere la dominazione, spesso con dei pre-set vocaboli standard, umiliazioni standard, ricevendo monologhi standard, tipo "grazie Dea" , e questo vortice di standar crea convinzioni che in parte avviano a mio avviso false, fittizie percezioni, specie a mi parere nelle nuove generazioni, che nascono completamente nel virtuale e non hanno un confronto, un paragone solido con quello che è stato il reale ( alcuni ce l'hanno per caritò, ma meno di quanto lo possa vere in 30-40-50 enne oggi)

    Naturalmente entrambi le parti, si possono dire appagate anche da approcci superficiali proprio in mancanza di paragoni e scarsissima elaborazione delle emozioni,

    il punto è esattamente questo

    CITAZIONE
    Ora però credo che il discorso parta dal basso; chi deve sottostare ad un ordine, chi deve obbedire ad un ordine....chi vuole intraprendere questa strada, dovrà sempre comunque capire ed essere consapevole del passo che stà per fare, non potrà mai decidere di farlo senza avere chiaro questo

    spsso abbiamo discusso della differenza tra bottom e slave reale, chi si immedesima in una parte e chi è in grado di sostenere una parte.
    Però sollevo anche un'altra questione, nel tempo c'è chi vive il proprio feticismo 24/h al giorno e non lo scinde dal reale, cosa molto pericolosa, e chi invece se ne rende conto e vive la propria fantasia, ma continua ad abbracciare anche la realtà, ecco la seconda ipotesi citata del secondo caso è la migliore, ma è anche la più difficile da contestualizzare come NO bottom.

    Per questo gli schiavi reali sono davvero pochissimissimissimi.
    chi scinde è spesso bottum, chi non scinde è spesso patologico.

    Inoltre lo slave vero è colui che non sottostà alla volontò del proptio feticismo, ma dal punto di vista della Mistress, colui che fa ciò che veramente desidera la parte femminile dominante.

    Detto ciò si presume una maggiore presa di coscienza da ambo le parti dato che, si voglia o meno si parla di passioni border line a volte e necessitano di molto equilibrio e stabilità da parte di chi si prende la responsabilità di praticare.

    Edited by Gisy Scerman - 28/5/2015, 01:54
     
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  3. audio(moda)
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    ...mi dicono che in quello che faccio per vivere deve esserci una parte "strana", una parte in conflitto, una parte così insomma...sul filo :huh:

    ...insomma cos'è questa diversità di cui si sente tanto parlare...la diversità esiste/non esiste...la diversità non fa paura, è l'uguaglianza stereotipata quella che fotte ogni sistema...quella che vorrebbero vendere come vita serena e tranquilla è in realtà l'anticamera della fine del pensiero...il ciglio di un baratro fatto di barbie e ken...quello che ogni giorno ci viene venduto come il male, come il diverso è solo un nostro compagno di viaggio su questo mondo-treno che corre verso un domani incerto per tutti (e ancora una volta mi stupisco di quello che scrivo :blink: )...
     
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  4. †SignoraInNero†
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    CITAZIONE (audio(moda) @ 28/5/2015, 00:51) 
    Credo che le regole esistano per essere infrante...ma per poterle infrangere prima bisogna conoscerle...
    Questo vale in ogni campo credo...
    Il rispetto...
    La conoscenza...
    La fiducia...

    Ecco il problema, nessuno è più interessato ad approfondire gli argomenti, c'è troppa superficialità.
    Nel Bdsm, purtroppo, spesso sembra che si stia giocando a "Me Tarzan, you Jane".
    Come si faceva da bambini...facciamo finta che tu sei e che io sono.
    Aspiranti-slave...se dici che voi una conoscenza maggiore del loro modo di essere, prima di accettarli, ti chiedono a cosa serve.
    E stando in campo bdsm...
    il rispetto...eh certo che ci vuole, da ambo le parti e per rispetto intendo anche "non vendere fumo" da parte delle pseudo-mistress e serietà di intenti da parte degli aspiranti slave
    la conoscenza...intesa come "sapere", come voglia di imparare e di ascoltare chi è disposto a dare il proprio tempo per questo...la conoscenza è dialogo, coi mezzi che la tecnologia ci fornisce, nel quali si scambiano opinioni...lo slave non è un ammasso di carne da insultare e la Miss non è un ammasso di carne vestito di pelle nera, da leccare...
    la fiducia...credo sia il passo più difficile...la fiducia può arrivare...ma ci vuole tempo, molto tempo...nessuno ha più tempo, si pretende "tuttoesubito" e si bruciano occasioni di crescita individuale e di stimoli nuovi.

    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 28/5/2015, 01:38) 
    Per questo gli schiavi reali sono davvero pochissimissimissimi.
    chi scinde è spesso bottum, chi non scinde è spesso patologico.

    Inoltre lo slave vero è colui che non sottostà alla volontò del proptio feticismo, ma dal punto di vista della Mistress, colui che fa ciò che veramente desidera la parte femminile dominante.

    Detto ciò si presume una maggiore presa di coscienza da ambo le parti dato che, si voglia o meno si parla di passioni border line a volte e necessitano di molto equilibrio e stabilità da parte di chi si prende la responsabilità di praticare.

    Così dovrebbe essere e così raramente è.
     
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  5. audio(moda)
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    ...però a mio avviso il problema stà a monte, dalla nascita non esiste più un'educazione ai valori, di nessun tipo e in nessuna direzione...non esiste effettivamente più il tempo della riflessione, dell'interiorizzazione dei contenuti...non esiste più un senso nelle cose...tutto è apparenza...tutto è in vetrina...che disperazione...

    p.s. per sdrammatizzare un po' la situazione...perchè diamine ho questo utilizzo compulsivo dei puntini di sospensione...? :wacko:
     
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  6. †SignoraInNero†
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    Usi i puntini, perchè scrivi come se stessi parlando...e quelli che pensano a che cosa dicono, fanno delle pause che sono appunto rappresentate dai puntini :)
     
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  7. audio(moda)
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    ...punto di vista interessante...i puntini sono più simpatici delle virgole :P ...permettono di continuare una frase all'infinito...però mi rimane l'ansia dell'assenza di valori...ora...qui in questa stanza...in questa notte...non credo che continuare ad ascoltare Cupid Carries A Gun di Marilyn Manson serva a rasserenarmi...ma è in loop da circa 40 minuti...magari una canzone più solare mi aiuterebbe a distrarmi :unsure: ...consigli?
     
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  8. †SignoraInNero†
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    CITAZIONE (audio(moda) @ 28/5/2015, 02:49) 
    ...però a mio avviso il problema stà a monte, dalla nascita non esiste più un'educazione ai valori, di nessun tipo e in nessuna direzione...non esiste effettivamente più il tempo della riflessione, dell'interiorizzazione dei contenuti...non esiste più un senso nelle cose...tutto è apparenza...tutto è in vetrina...che disperazione...

    Io credo che sia dal boom economico degli anni '60 che c'è crisi di valori.
    Il problema è nato da un bel pò di tempo.
    I giovani di adesso, non sono peggio di quelli di qualche decennio fa.
    Vivono diversamente ma di fondo non vedo grosse differenze.
    Sono le guerre che creano grossi cambiamenti e se negli anni '50 la gente era ancora sotto l'effetto dopo-guerra, avendo patito apprezzava anche il poco che aveva, è il cosiddetto benessere che portò e porta fisiologicamente a determinati comportamenti sociali.

    CITAZIONE (audio(moda) @ 28/5/2015, 02:58) 
    ..magari una canzone più solare mi aiuterebbe a distrarmi :unsure: ...consigli?

    Io mi definisco lunare ( non lunatica eh <_< ) e di solare ho ben poco...
    "Love song for a vampire"...io la amo :)