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.Buonasera. Volevo chiedere un vostro parere circa un sentimento dell'animo umano che mi logora da anni, la frustrazione appunto.
Che puó originare da diversi aspetti della vita...nel mio caso scarse soddisfazioni economiche, logorio da lavoro, sostanziale insoddisfazione sessuale, scarsa capacitá di presa sul genere femminile in generale.
Il vostro tasso di frustrazione invece a quanto ammonta?
Saluti
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Parecchio... . -
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Il mio è davvero molto alto.
Cordialmente. -
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vabbèa parte red le altre non sono spiegate...
personalmente al momento mi sento frustrata pe questa situazione che stiamo vivendo e la scarsa possibilità di rapporti sociali, questo incide molto, più tutte le difficoltà che ne conseguono sul piano lavorativo.
in generale no, anzi mi ritengo abbastanza fortunata, ma anche perché penso di avere un carattere propositivo che reagisce abbastanza ottimisticamente anche nei momenti più difficili, forse è quella la vera fortuna.. -
+1 .
Sì, credo ci sia una grossa differenza tra l'essere frustrati per impedimenti oggettivi esterni (ex Covid-time) piuttosto che per il proprio insoddisfacente rapporto con gli altri e con la societá (che è il caso che mi riguarda).
Nel mio caso conta sicuramente molto il concetto del "vorrei ma non posso" (chiaramente relativo a cose ragionevoli, non certo a utopie da megalomane).. -
+2 .Buonasera. Volevo chiedere un vostro parere circa un sentimento dell'animo umano che mi logora da anni, la frustrazione appunto.
Che puó originare da diversi aspetti della vita...nel mio caso scarse soddisfazioni economiche, logorio da lavoro, sostanziale insoddisfazione sessuale, scarsa capacitá di presa sul genere femminile in generale.
Il vostro tasso di frustrazione invece a quanto ammonta?
Saluti
Argomento molto interessante io che ho sempre vissuto nella frustrazione...di non essere! Mi spiego: al contrario di te mi sento molto soddisfatto di come sono andate le cose nella mia vita, però, però mi trovo nella condizione di soffrire il logorio degli impegni e delle responsabilità e questo logorio diventa frustrazione. Come ho affrontato la frustrazione? Con il sesso, districandomi dall'oppressione di sentirmi frustrato a una liberazione di carattere erotico, sotto il profilo artistico e umano.
Io credo che ognuno di noi abbia come compagno di vita la frustrazione, che si accende e si spegne come una lampadina, in vari ambiti della propria vita...
Comunque un argomento molto complesso, ma basilare nella dinamica umana!
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Non ho molto da aggiungere a quello che dice lui.
Sul lato economico non mi lamento, nel senso che campo senza grosse preoccupazioni, sebbene sarebbe forse diverso se avessi una famiglia. Anzi senza forse: sarebbe diverso. Per il resto, aveva già detto tutto lui.. -
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Come ha scritto Baldazzini, concordo sul fatto che il sesso sia un fenomenale anti-stress e anti-frustrante. Sicuramente se avessi una buona dose di occasioni fetish/bdsm, lo stato di frustrazione peserebbe molto meno.
Diciamo che mi sento "deficitario" in ogni campo...professionale, personale, erotico. Troppo poco di tutto.. -
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Penso, però, che il livello di frustrazione sia proporzionale alla complessità degli obiettivi che ci poniamo. È evidente che se mi mettessi in testa di suonare Il Rach 3 (concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in re minore, op. 30 di Sergej Vasil'evič Rachmaninov) sarei certamente un folle, perché la mia preparazione tecnica non me lo consentirebbe nemmeno tra 5 anni di studio 8 ore al giorno 7 giorni su 7.
E questo concetto credo valga per altri settori della vita, sociale, affettiva, professionale ecc.
In genere la mia frustrazione nasce dal fatto che sono "ingabbiato" in una professione che detesto, non mi fa guadagnare abbastanza e, nel contempo, mi lascia poco tempo per attività diverse quali la musica. Poi, guardandomi intorno, vedo che rispetto ad altri mi posso considerare fortunato, perché ho un tetto sopra la testa, riesco (ancora) a mettere assieme il pranzo con la cena.. -
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Beh Wave, hai sicuramente ragione..diciamo che non ho certo aspirazioni esorbitanti, non pretendo di essere il primo della classe, ma nemmeno accetto di raschiare il fondo del barile; diciamo che non ho piú voglia di passare la vita ad accontentarmi del minimo sindacale, avendolo giá fatto troppe volte.
Sicuramente la frustrazione si nutre di confronti, ed é un concetto relativo a dove indirizziamo lo sguardo..e la tentazione é sempre quella di guardare in alto, non in basso... -
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Trovo che sia inutile prendersela con dei fattori esterni, la frustrazione è qualcosa che ci accompagna nella vita.
Per spiegarmi prendo un esempio personale: Sono appagato dal mestiere artistico che faccio da 40 anni? In assoluto sì, poi se vado a vedere giorno per giorno cosa vuole dire disegnare, allora scopro momenti frustranti, cioè, quando l'espressione artistica nuda e cruda diventa lavoro e supero una certa soglia di impegno, scatta la frustrazione e la fuga nei paradisi erotici! Ma è così anche in altri settori della vita.
Ecco una dinamica, ma ce n'è un altra che accennavo nel primo post: la frustrazione ...di non essere! ...o di voler essere da un'altra parte e invece sono qui, di fare un'altra cosa e invece devo fare questo, di essere una bella donna e invece sono un maschio senza tette, etc...
Conclusione, cosa ho imparato, che per non subire la frustrazione è stato necessario accettare quello che sono, magari un po' bruttino, anche mediocre, un po' stronzo, etc...
Non vedo alternative!
Buon 8 dicembre!. -
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vabbè Baldi, la tua è anche una situazione molto rara, ovvero hai trovato la possibilità di vivere artisticamente le tue fantasie, cosa che alla maggior parte della gente non succede.
Ti sei mai chiesto se questo non fosse accaduto come sarebbe stata diversa la tua vita ?
é chiaro che ognuno ha la propria esperienza di vita, e a te è andata anche decisamente bene, poi sicuramente è anche merito demerito nostro IN PARTE riuscire a direttore la vita in un certo modo, ma comunque esiste il fattore fortuna, non su può negare, per dire se te ti fossi trovato spostato 20 anni dopo temporalmente penso che avresti trovato più difficoltà nel raggiungere un certo riscontri artistico, non perché saresti stato meno bravo, ma perché oggettivamente è molto più fatica emergere oggi; c'è troppo e di tutto, e anche persone valide ne risentono non poco.
Naturalmente non si può dare la colpa delle proprie frustrazioni solo a fattori esterni, ma una certo numero di circostanze concorrono a fare di noi quello che siamo, e la nostra percezione.
Io come ho detto, ritengo di avere un carattere abbastanza positivo, e non mi abbatto troppo facilmente, nonostante lo si bene, la mia vita, non sia stata una passeggiata, ma ho anche, avuto delle fortune e le riconosco. Bisogna spostare l'attenzione sulle cose belle che ci capitano; però non è sempre facile, perché bisogna poi vedere nella bilancia quanto sia il bello e il brutto e avere una visiona ottimistica non è sempre facile.. -
+1 .
La noia é sicuramente componente fondamentale della frustrazione. Odio sentirmi annoiato tanto nella vita lavorativa che nella dimensione domestica. Ma non posso sfuggire da questo sentimento, che mi attanaglia da anni..e mi deprime. . -
greenwallet .
User deleted
La frustrazione più grande e l'unica che mi perseguita, incisa nella mente, chiodo fisso nella mente, poiché da anni e anni vissuta e tutt'ora in corso è l'insoddisfazione e la difficoltà economica, dovuta a diversi sfortunati fattori.
Per eliminare questo stato, sarei disposto a perdere istantaneamente metà degli anni della mia vita e perdere quanto di più caro ho, persone comprese. Per dare un'idea di quanto sia un macigno da sopportare e un calvario.. -
+3 .La frustrazione più grande e l'unica che mi perseguita, incisa nella mente, chiodo fisso nella mente, poiché da anni e anni vissuta e tutt'ora in corso è l'insoddisfazione e la difficoltà economica, dovuta a diversi sfortunati fattori.
Per eliminare questo stato, sarei disposto a perdere istantaneamente metà degli anni della mia vita e perdere quanto di più caro ho, persone comprese. Per dare un'idea di quanto sia un macigno da sopportare e un calvario.
Scusa green, ma non pensi che i rapporti umani veri valgano più del denaro? Davvero non lo pensi?
Che le persone attorno a noi possano essere condizionate dal fattore economico ok.
Che avere uno stipendio decente sia importante per la propria dignità ok, ma non è che se non ci sono i soldi tutto perde di significato.
Mi spiace davvero che tu la veda cosi.
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