Feticismi/Parafilie e Solitudine

In che relazione sono?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +3   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Senior

    Group
    My Harem Members
    Posts
    6,203
    Reputation
    +119

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Parzifal @ 19/9/2021, 11:28) 
    Leggendo un po' questo thread e anche in giro, mi viene da dire che per la maggior parte dei maschietti, l'avvicinarsi a questo mondo, sia stato influenzato da problemi relazionali nella vita quotidiana o con l'altro sesso o a livello sessuale.
    Magari dico una cavolata, ma ho estratto questo da tutto.

    Secondo me per semplificare al massimo, quindi è una semplificazione, vedo due grandi categorie tra i maschietti, condividendoti abbastanza, al 50%:

    - i goduriosi maialini: sono quelli che si godono la vita, spesso privi di problematiche relazionali anzi assai estroversi, che vogliono provare tutto, anche cose particolari e estreme: tipicamente sono punter, spesso compagnoni, si divertono molto

    - i problematici, tra cui mi inserisco anche io. Problematico non vuol dire sfigato, ma vuol dire che si tratta di persone che hanno avuto esperienze, anche nel subconscio, che li portano a ricercare delle situazioni in cui hanno bisogno di compensare, esorcizzare, vivere degli scenari o delle relazioni che evocano delle sensazioni profonde, spesso di tipo "autodenigratorio" (nel senso che si ricerca un ruolo di bottom, o il bisogno di adorare il rifiuto e lo sporco di un'altra, o il masochismo fisico di ricevere percosse, o psicologico di ricevere punizioni) che li riportano fuori dalla realtà quotidiana)
     
    Top
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Senior

    Group
    My Harem Members
    Posts
    7,346
    Reputation
    +1,759

    Status
    Anonymous
    Ah si si, ovviamente ho parlato in generale e semplificando molto, perché comunque bisognerebbe chiederlo a tutti, uno per uno, e la cosa è ovviamente impossibile.
    O meglio, sui forum le discussioni ci sono, però le risposte sono scritte e dicono molto, ovvero che quasi nessuno si espone al 100%, come è normale che sia: paura di non essere compresi e quindi derisi.
    Alla fine credo che tutti abbiamo bisogno solo di un orecchio confidente.

    Lungi da me dare dello sfigato a chi predilige tali rapporti e soprattutto ama la dominazione, soprattutto la parte sub.
    In genere chi si avvicina a questa è perché ha un animo più profondo o qualcosa che lo ha segnato. Magari è perché vuole provare qualcosa di estremo e spingere l'asticella della sua vita un po' più in là.
    Non voglio fare di tutta l'erba un fascio portandolo come dimostrazione massima, ma quasi tutti i grandi uomini avevano e hanno queste inclinazioni sessuali.

    Come dici tu, ovviamente, lasciando perdere quella percentuale di goduriosi :lol:
     
    Top
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

    Group
    Administrator
    Posts
    33,307
    Reputation
    +17,863
    Location
    Emiliana !

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Spitty @ 19/9/2021, 10:57) 
    Diciamo che apprezzo e condivido questo topic, anche io credo che, sebbene sia difficile semplificare in due righe situazioni complesse e contradidttorie, anche per me l'ingresso in questo mondo sia in parte per reazione a una realtà non accogliente su alcuni bisogni di ascolto e "accudimento". Sia per timidezza, sia per caso.

    Ciò che mi sta accadendo di brutto adesso, è che il mondo in cui mi rifugiavo per esorcizzare certe sensazioni sta ricreandomi le stesse sensazioni, tanto che ho un forte impulso ad allontanarmene, bastano poche disavventure o minime contrarietà per darmi questo effetto.

    E secondo me paradossalmente ciò accade proprio da quando non entro in questo mondo come se fosse solo un gioco staccato da tutto, ma da quando avendo preso una sicurezza e delle conoscenze che prima non avevo, mi relaziono in questo mondo come nel mondo reale, sia con le miss che con i colleghi: e allora dalla performance si passa a quelle solite dinamiche tra persone cioè piccole furbizie, invidie, gelosie, dispetti, competitività, pettegolezzi, antipatie, calcoli, incomprensioni, insicurezze e delusioni, che fanno parte dello stesso mondo da cui si vuole sfuggire

    Ma parli di dinamiche pro ?
    Purtroppo sì, è vero son molto diffuse queste dinamiche, non le riesco a concepire, anche se alla fine in tutti gli ambienti è un po' così, solo qui sembrano più accentuate.
     
    Top
    .
  4.     +3   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Senior

    Group
    My Harem Members
    Posts
    6,203
    Reputation
    +119

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 19/9/2021, 13:04) 
    CITAZIONE (Spitty @ 19/9/2021, 10:57) 
    Diciamo che apprezzo e condivido questo topic, anche io credo che, sebbene sia difficile semplificare in due righe situazioni complesse e contradidttorie, anche per me l'ingresso in questo mondo sia in parte per reazione a una realtà non accogliente su alcuni bisogni di ascolto e "accudimento". Sia per timidezza, sia per caso.

    Ciò che mi sta accadendo di brutto adesso, è che il mondo in cui mi rifugiavo per esorcizzare certe sensazioni sta ricreandomi le stesse sensazioni, tanto che ho un forte impulso ad allontanarmene, bastano poche disavventure o minime contrarietà per darmi questo effetto.

    E secondo me paradossalmente ciò accade proprio da quando non entro in questo mondo come se fosse solo un gioco staccato da tutto, ma da quando avendo preso una sicurezza e delle conoscenze che prima non avevo, mi relaziono in questo mondo come nel mondo reale, sia con le miss che con i colleghi: e allora dalla performance si passa a quelle solite dinamiche tra persone cioè piccole furbizie, invidie, gelosie, dispetti, competitività, pettegolezzi, antipatie, calcoli, incomprensioni, insicurezze e delusioni, che fanno parte dello stesso mondo da cui si vuole sfuggire

    Ma parli di dinamiche pro ?
    Purtroppo sì, è vero son molto diffuse queste dinamiche, non le riesco a concepire, anche se alla fine in tutti gli ambienti è un po' così, solo qui sembrano più accentuate.

    Sì sì non volevo infatti dire che queste dinamiche siano più accentuate in questo mondo (si io conosco il mondo pro prevalentemente) che in altri. E non parlo solo del rapporto con le miss, ma anche con i "colleghi".

    Dico semplicemente che agli inizi resettavo tutto, mi spegnevo dal mondo reale, mi accendevo nel mondo bdsm dei sogni, forse con una spontaneità e un entusiamo contagioso che rendeva tutto facile, anche nel rapporto con le Miss.

    Oggi spesso non c'è soluzione di continuità tra mondo reale e mondo bdsm, quindi spesso arrivo a parlare e incontrare le miss con il fardello di tutte le preoccupazioni, le impazienze, le disillusioni che ho nel mondo reale. Poi spesso ci si relaziona con miss e colleghi senza entrare nel mondo magico del gioco, ma conoscendoti e parlando come nel mondo reale.

    Quindi se sei timido torni timido, se sei nervoso ti innervosisci, se porti le Miss al loro mondo reale anche loro non sono più delle performer, ma donne con tutte le loro debolezze e imperfezioni, come me. E quindi ti ritrovi nello stesso mondo da cui volevi sfuggire, attraverso il sogno
     
    Top
    .
  5.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Certe cose le avrai col tempo, certe altre non le avrai mai. - "Diaframma"

    Group
    Administrator
    Posts
    33,307
    Reputation
    +17,863
    Location
    Emiliana !

    Status
    Offline
    Credo sia inevitabile alla lunga scontrarsi con questo, intendo per chi bazzica da anni in questi ambienti.
    Crudele forse, bisogna vivere con distacco, mantenere l'idealizzazione, e perché questo succeda non entrare in argomenti sensibili per entrambi.
    Per vivere il sogno in fin fin dei conti devi essere addormentato, io lo capisco molto bene quello che dici.
    Se entri a contatto con la parte più umana, poi subentrano altre valutazioni altre emozioni che inevitabilmente inibiscono le prime, o quasi sempre inibiscono le prime.
     
    Top
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Appassionato

    Group
    My Harem Members
    Posts
    638
    Reputation
    +424
    Location
    Italia insulare

    Status
    Offline
    La mia solitudine di base non ha nulla a che vedere con il mio fetish. Anche se, da quando ho deciso di parlarne su internet con qualcuno, le cose sono migliorate e lo vedo in maniera meno negativa.
    A livello reale però devo ancora un po' desensibilizzarmi e mi tocca fare un po' di sforzo per trattenermi dall'emozionarmi per certe cose *^^*
     
    Top
    .
  7.     +4   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Amatore

    Group
    Horror Fantasies
    Posts
    487
    Reputation
    +346
    Location
    BRESCIA

    Status
    Offline
    Esistono due tipi di solitudine: quella dovuta ad una scelta personale e quella dovuta a problemi a relazionarsi.
    Personalmente il fetish non mi condiziona in questo, anche perché già di mio sono un tipo solitario, non è che non abbia relazioni interpersonali, ma il passare tempo da solo (salendo sulle vette delle montagne o a comporre musica) non mi da problemi anzi lo ritengo una fortuna.

    Dal punto di vista fetish il tempo che passo da solo per coltivarlo lo considero come un'opportunità per conoscermi meglio e un'opportunità per provare certe emozioni.
     
    Top
    .
  8.     +5   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Junior

    Group
    Secret Room Members
    Posts
    1,790
    Reputation
    +1,367

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (DimostrazioneMig @ 11/9/2021, 18:56) 
    I vari feticismi e parafilie, vi hanno portato ad isolarvi, ad esser solitari, o riuscite a viverli con tranquillità e controllo?

    Non sono sicuro del meccanismo
    causa (parafilia) effetto (solitudine)

    Potrei anche ipotizzare un ribaltamento, forse è stata la mia solitudine l'emarginazione dal gruppo a farmi cercare metodi funzionanti di approccio e relazione con l'inesplorato Femminile.

    Probabile che io sia una combinazione dei due fattori, entrambi causa ed effetto?

    Ogni tanto ripenso all'adolescenza, ad instradarmi alla scoperta del mondo sadomaso fu l'impossibilità di relazioni con coetanee, per timidezza, poca avvenenza, perché ero invaghito delle compagne più belle e non consideravo le altre che magari chissà... (ero e sono incapace di Conquistare una donna, come la tessera di un puzzle che non si incastra)

    Ecco ci fu un bivio, un'estate una compagna mostrò interesse che rifiutai, non era quella giusta. Il bivio, potevo avere una relazione come quasi tutti i miei coetanei ma io presi l'altra via, quella solitaria, della sofferenza che ho lenito con la pornografia dove ho scoperto le perversioni.
    Erano dentro di me oppure le ho indossate usate per relazionarmi con il Femminile?

    Ha importanza?
     
    Top
    .
  9.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Senior

    Group
    My Harem Members
    Posts
    6,203
    Reputation
    +119

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (camerierina @ 8/12/2021, 22:09) 
    CITAZIONE (DimostrazioneMig @ 11/9/2021, 18:56) 
    I vari feticismi e parafilie, vi hanno portato ad isolarvi, ad esser solitari, o riuscite a viverli con tranquillità e controllo?

    Non sono sicuro del meccanismo
    causa (parafilia) effetto (solitudine)

    Potrei anche ipotizzare un ribaltamento, forse è stata la mia solitudine l'emarginazione dal gruppo a farmi cercare metodi funzionanti di approccio e relazione con l'inesplorato Femminile.

    Probabile che io sia una combinazione dei due fattori, entrambi causa ed effetto?

    Ogni tanto ripenso all'adolescenza, ad instradarmi alla scoperta del mondo sadomaso fu l'impossibilità di relazioni con coetanee, per timidezza, poca avvenenza, perché ero invaghito delle compagne più belle e non consideravo le altre che magari chissà... (ero e sono incapace di Conquistare una donna, come la tessera di un puzzle che non si incastra)

    Ecco ci fu un bivio, un'estate una compagna mostrò interesse che rifiutai, non era quella giusta. Il bivio, potevo avere una relazione come quasi tutti i miei coetanei ma io presi l'altra via, quella solitaria, della sofferenza che ho lenito con la pornografia dove ho scoperto le perversioni.
    Erano dentro di me oppure le ho indossate usate per relazionarmi con il Femminile?

    Ha importanza?

    Mi piace il tuo post: in mezzo a tanti che fanno i fenomeni e i maschi alfa, uno che esprime dubbi sulle proprie possibili debolezze, e naturalmente di tutti noi
     
    Top
    .
  10.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Junior

    Group
    Secret Room Members
    Posts
    1,790
    Reputation
    +1,367

    Status
    Anonymous
    Tanto scrivere quando bastava 'sfigato' per delinearmi.

    Da sfigato ero debole, incapace e deriso, bullizzato si direbbe oggi.
    Da schiavo, una volta scoperto il sadomaso, ho trovato il modo di relazionarmi, con tutte le difficoltà del caso ma la debolezza dello sfigato è diventata determinazione dello schiavo.
    La solitudine dello schiavo?
    Si sono straniero là fuori, non parlo la lingua ma non sono debole. Sono cosciente di avere la forza di darmi in toto all'amata Padrona.
    Non mi sento solo, forse solitario non solo.
     
    Top
    .
  11.     +4   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Amatore

    Group
    XXX only for Members
    Posts
    356
    Reputation
    +153

    Status
    Offline
    Qualche giorno fa qualcuno citava un libro di un chirurgo plastico che è un must nella psicologia, miglioramento personale ecc ecc e che si chiama Psicocibernetica. Per una serie di casualità lo sto rileggendo ora e il suo concetto (e costui ci ha visto veramente lungo) è che la solitudine sia una scarsa concezione di sé, un non considerarsi granchè, il che non ha però alcuna relazione con quello che si è veramente. Uno può essere un genio e considerarsi uno sciocco, o pesare 100 kg di muscoli e vedersi magro e in effetti anoressici e body builder hanno una distorta percezione di sé.
    Siccome non trovo più il post sul libro lo scrivo qui. C’è un seguito che si chiama The New psycho cybernetics scritto se ricordo bene insieme a Bob Proctor. Presumo però solo in inglese
     
    Top
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Junior

    Group
    Utenti senza presentazione
    Posts
    2,458
    Reputation
    +20
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    CITAZIONE (albertosi @ 9/12/2021, 01:01) 
    Qualche giorno fa qualcuno citava un libro di un chirurgo plastico che è un must nella psicologia, miglioramento personale ecc ecc e che si chiama Psicocibernetica. Per una serie di casualità lo sto rileggendo ora e il suo concetto (e costui ci ha visto veramente lungo) è che la solitudine sia una scarsa concezione di sé, un non considerarsi granchè, il che non ha però alcuna relazione con quello che si è veramente. Uno può essere un genio e considerarsi uno sciocco, o pesare 100 kg di muscoli e vedersi magro e in effetti anoressici e body builder hanno una distorta percezione di sé.
    Siccome non trovo più il post sul libro lo scrivo qui. C’è un seguito che si chiama The New psycho cybernetics scritto se ricordo bene insieme a Bob Proctor. Presumo però solo in inglese

    Lo consigliavo in questo post: https://myfetishroom.forumcommunity.net/?t=60401860#newpost ed è davvero una bella lettura sotto molti punti di vista. Mi aveva incuriosito anche il seguito e ancora devo leggerlo, i tempi in inglese per me sono molto lunghi e lo sto rimandando.

    Tornando a "solitudine e parafilie" non vedo questa dicotomia. Quando una persona si sente sola, per qualunque motivo, tende a dare un senso a quella solitudine ed è troppo facile dire "perché sono diverso". Magari, riflettendoci meglio, i motivi sono altri. Immagino di sapere quali risposte vi ronza in testa ora, "magari a qualcuno piace la solitudine", "magari a qualcuno non piace la gente". Mi trovo in linea col pensiero di fetishrevolver. Ma è un caso. Comunque che problema c'è? L'importante è non abbattersi e cercare sempre di migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri.
     
    Top
    .
  13.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Amatore

    Group
    My Harem Members
    Posts
    132
    Reputation
    +103

    Status
    Offline
    Sono d'accordo con Gisy quando dice che i sub sono tendenzialmente timidi e tendenti alla depressione. Io stesso mi riconosco in queste caratteristiche che si accompagnano al mio masochismo. Questo è dovuto anche al fatto di essere consapevoli di non corrispondere all'ideale culturale di "maschio alfa" che la nostra società impone, e che sembrano essere i desiderata femminili, in una cultura come la nostra. Di quì può esserci anche un desiderio inconscio di subire punizioni anche perchè ci si ritiene inadeguati alle esigenze delle donne.
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Junior

    Group
    Secret Room Members
    Posts
    1,790
    Reputation
    +1,367

    Status
    Anonymous
    Non sono sicuro che la società imponga a tutti il modello del maschio alfa del capobranco leader.
    Sul desiderata femminile non mi esprimo.
    Biologicamente forse la natura ha programmato 1 capobranco e 99 gregari?
    Anzi no 1 su 1000 ce la fa, gli altri 999 non fecondano però effettivamente corrono per vincere.
    Depressione? Forse è compressione quella del sub in relazione col Dom, richiede quindi periodi di decompressione per non finire annientato?
    Lo scambio di potere può essere assoluto e definitivo o presuppone un ritorno come lo stato della marea che sale e scende?

    Edited by camerierina - 12/12/2021, 15:39
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Feticista Senior

    Group
    My Harem Members
    Posts
    7,346
    Reputation
    +1,759

    Status
    Anonymous
    Ammetto di avere sempre sofferto di solitudine e depressione.
    Forse lo avevo già detto, ma spesso mi sento solo anche quando sono immerso tra la gente. Posso essere ad una festa ad una cena o in qualsiasi altro evento, ma questa sensazione non si stacca facilmente. Viene solo interrotta a singhiozzo, quando non ci penso.
    Poche volte mi sono sentito davvero in compagnia.
    Credo che questo dipenda dal mio vissuto e dal fatto che ho sempre dovuto cavarmela da solo, forse per assenza di figure genitoriali o forse per la mia tendenza a scegliere le amicizie molto attentamente.

    Del resto ho sempre pensato che alla fine tutti siamo soli e chi sta sempre in mezzo alla gente e dice di non esserlo, è perché non ci pensa minimamente o non se ne rende conto tanto inibisce questa cosa, un po' come una droga; non ci pensa e via così, è felice.
    Del resto il segreto della felicità è non pensare.
    E io purtroppo penso troppo e sto diventando quasi paranoico.

    Questa mia tendenza, o chiamiamola propensione, deriva da questa mia condizione?
    Non lo so sinceramente.
    Non credo, perché alla fine, mi ricordo, è venuta fuori per altre cose ed in più non è che non apprezzi il "vanilla" o altre cose meno BDSM, quindi non me la sento di affermarlo in maniera così assoluta.

    Il virtuale ha aiutato si, come dico sempre, permette di raggiungere più persone che mai consocerai solo vivendo il reale, colmando distanze e tempi.
    Però concordo con quello detto circa la situazione che è andata peggiorando sempre più: da luogo di incontro è diventato un luogo dove si deve per forza litigare, avere a che fare con persone impossibili e troll e bulletti di ogni genere. Ormai è diventato un impegno più pesante della realtà, per questo si sta abbandonando.
    Poi la questione monetaria non è da sottovalutare, perché siamo arrivati al punto che se vuoi parlare con alcune, devi dimostrare, pagare, garantire, essere nei loro canoni. Insomma la follia e l'ego in un distillato finissimo.
    Ma io mi chiedo, siamo matti?
    Per scambiare qualche parola ora devi essere rispettare una serie di canoni e pagare?!
    Come si fa viverla bene in questo modo?

    Non lo so se aprirmi o meno, perché ho subito decisamente tanto e spesso la mia fiducia verso gli altri e altre, anche per persone conosciute sui forum, è venuta meno. Quindi mi sono ritrovato spaesato e smarrito chiedendomi se ne valesse davvero la pena.

    Si, di sicuro i sub hanno comunque dei traumi o dei difetti a livello comportamentale, questo è chiaro, però mi chiedo se anche la parte dom non ne abbia.
    Anzi, credo fortemente che ci sia, con un'unica differenza, spesso la parte dom la nasconde e cerca di apparire come pulita e superiore per una qualche genere di immagine o, per molte fetish girl, come qualche cosa che possa far loro giudicare chi è in basso e puntare il dito.
    Ma questo credo dovrebbe far parte di un'altra discussione gemella ma sulla parte dom.
     
    Top
    .
89 replies since 11/9/2021, 17:56   1998 views
  Share  
.