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Bene, quindi hai trovato la tua "dimensione" 
benvenuto! -
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Buongiorno! Ti andrebbe di raccontare qualcosa di più? Ad esempio parlare di come ti sei avvicinato al BDSM, di come ti sei accorto di questa tua passione... se ti va 
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Per me vista e tatto sono i principali, anche se pure tutti gli altri vengono stimolati dal mio fetish, tranne il gusto.
La vista è il nostro senso più sviluppato, quello su cui basiamo maggiormente l'esplorazione dell'ambiente intorno a noi: per questo motivo trovo che sia quello che riesce ad offrirmi di più.. quello che più di tutti da il via all'immaginazione, come diceva Gisy.
Riguardo al tatto, trovo che la cute riesca a far percepire un'ampia rosa di sensazioni, che possono quindi generare altrettante emozioni. -
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Purtroppo non necessariamente fare figli implica saperli crescere, avere gli strumenti materiali e non. Ognuno lo fa nel modo che ritiene opportuno, per quella che è stata la sua esperienza del mondo, e per i suoi valori. Non è detto però che ciò che va bene per qualcuno, vada altrettanto bene per un altro: moltissimi hanno desideri e progetti e modi di pensare diversi da quelli dei propri genitori, pur essendo stati cresciuti da loro, perché pur ricevendo determinati stimoli dalla famiglia, li integrano poi con quelli esterni.. e qui nascono i conflitti. Il possibile risentimento verso i propri genitori forse è anche frenato da tutta una serie di considerazioni che facciamo: si pensa a quello che hanno fatto di buono per noi, al perché si siano comportati male, alle origini del loro atteggiamenti... e quindi si sperimenta un certo senso di colpa nel provare risentimento verso di loro.
Riguardo agli amici, può capitare anche che di fronte alle nostre difficoltà si sentano impotenti e spaventati, al punto da ritrarsi.. ma bisogna comunque vedere caso per caso. -
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Beh Taurinorum, quando ci giudichiamo è facile essere poco obiettivi: quindi stento a credere che tu scarseggi in intelligenza, quanto alla bellezza, quella è soggettiva, c'è sempre qualcuno a cui piacciamo .
Cmq per queste discussioni il forum ha questa sezione apposita, quindi... perché non aprirne più, se ti va? -
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Beh, sicuramente certi problemi esistono anche oggi..forse con intensità minore, ma esistono. Di sicuro i genitori che hanno cresciuto la mia generazione sono molto più permissivi ed incoraggianti, ma non è così scontato come si può credere.. non c'è bisogno di cercare molto per trovare esempi: un mio caro amico infatti sta studiando infermieristica per volontà del padre, che sordo alle sue intenzioni si è già fatto un suo film, in cui il figlio viene inserito a lavorare da qualche parte grazie ai membri della misericordia del suo paese, che lui conosce bene.
Un'amica di questo ragazzo, poi, ha una madre che le vieta di vedere lui e altra gente sulla base del nulla (ha visto 2 secondi questo mio amico, e ha deciso che la figlia non poteva vederlo), controlla il consumo di benzina e i chilometri quando la figlia prende la macchina, l'ha costretta ad accettare le avances di un personal trainer della sua palestra, che secondo lei era un buon partito... eccetera.
Riguardo la sessualità, anche oggi che il rapporto genitori-figli è più rilassato, non si può parlare di certe cose con serenità.. dopotutto il feticismo è spesso malvisto e incompreso, e anche la sessualità in generale è un argomento che non salta mai fuori, tranne in casi particolari in cui un figlio è costretto a parlarne... penso anche chi è omosessuale, ma soprattutto a chi realizza la propria disforia di genere.
La famiglia può certamente condizionare un figlio, tanto più con comportamenti estremi come la forte severità ed austerità, o dall'altro lato la totale permissività, ma spesso come nel tuo caso una persona sente una propria identità in contrasto con ciò che i genitori vogliono trasmetterle, e col tempo si costruisce una propria scala di valori, delle proprie idee ecc, rifiutando un modo di vivere e di pensare imposto e non sentito... penso che questo sia difficile e importante al tempo stess... ti faccio i miei complimenti per esserci riuscito.
Edited by Nico_FB - 29/9/2018, 09:09 -
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Prima di tutto,mi dispiace per la tua salute, spero tu possa presto stare meglio.
Anche io che sono piuttosto giovane, conosco la malinconia..in particolare ripenso alla mia vita passata, alle occasioni perse, a come avrei potuto sfruttare meglio certe opportunità, e quindi a come sarebbe diversa la mia vita di oggi. Ho anch'io la sensazione che il tempo mi sia sfuggito dalle mani..
Purtroppo però negli anni scorsi, per tutta una serie di motivi, non ero sufficientemente sereno (come invece sarei adesso) per poter vivere passioni, sfruttare occasioni, avere interessi, progetti per un futuro che comunque anch'io non riuscivo a vedere... o vedevo molto grigio.. e quindi non ho potuto godere al meglio del mio tempo. Purtroppo la nostra salute, sia fisica che mentale, ha una grossa influenza su molti ambiti della nostra vita.
Ad ogni modo, ho agito in modo coerente con lo stato d'animo, le esperienze e le conoscenze che avevo al tempo, con le influenze dell'ambiente, e quindi posso dire che non sarebbe potuta andare diversamente... quindi non intendo certo colpevolizzarmi; e considerato ciò che ho appena detto, non dovresti farlo neanche tu. -
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Io ieri sera ero stanchissimo e mi sono addormentato dopo essere entrato in chat 😅 comunque stasera sono disponibile dalle 10 in poi😉 -
chi ha capito qualcosa della propria sessualità? - Cosa cerchiamo in questo forum... Hai qualche domanda? Chiedi !.CITAZIONEpoi c'è da dire che è vero, ci possiamo di certo sempre ricondurre all'infanzia per ricercare le origini della nostra "deriva
) sessuale, ma è anche vero che non può tutto essere sempre spiegabile in quel modo, lo dimostra il fatto che gemelli cresciuti anche nello stesso ambiente sviluppano caratteri diversi e questo vale anche per le declinazioni sessuali. Poi esisteranno anche eventi, episodi o traumi specifici, ma non tutto è riconducibile a solo quello.
Ciò che dici è vero, molte cose si sviluppano col tempo... riguardo ai gemelli, credo dipenda dal fatto che ognuno dei due ha DNA identico, ma non sinapsi e reti di neuroni con la stessa identica struttura e numero: quindi per questo possono avere carattere e sessualità differenti; penso però che questo non sminuisca il valore dell'esplorazione a posteriori della propria infanzia, per trovare l'origine delle nostre inclinazioni.
Poi volevo dire a specialtiny che questo suo atteggiamento curioso ed investigativo lo trovo molto positivo servirebbero molte più persone così.CITAZIONEcerto , se ci si accettasse diverrebbe tutto più semplice.
non trovi comunque che per accettarsi più facilmente ci voglia maggiore consapevolezza?
il fatto è che in effetti persino a me è estranea la mia sessualità se non posso spiegarmela. quindi come faccio a definire la maniera in cui mi sento estraneo a me stesso mi chiedo ora? non saprei qui su due piedi come darti una risposta sicura altrimenti probabilmente ne sarei più consapevole della mia sessualità. tuttavia provo a buttarmi: mmm, cosa potrebbe farmi sentire con la coscienza a posto? bo no saprei, forse lo faccio perché cerco di superare i pregiudizzi degli altri che in fondo ho cominciato a sentire come miei cercando di darci una risposta concreta. un altro esempio: l'umiliazione sessuale maschile è una cosa che non capisco ed è una cosa che vivo, o almeno adesso la vivo nella mia fantasia. una persona qualunque perché non la capisce magari attraverso il pregiudizio ci diventa avversa perche magari la ritiene non "normale" e un aberrazione, io invece reagisco cercando una spiegazione più positiva, magari ha una sua utilità farsi umiliare sessualmente a livello evoluzionistico.
comunque faccio fatica a pensare che non ha importantanza quello che faccio sessualmente come invece penserebbe qualcun'altro...sono solo delle ipotesi che ho fatto ora queste , spero di essere stato abbastanza chiaro.
Penso sia normale (purtroppo, per cio che ne scaturisce), sentirsi strani, in qualche modo sbagliati, e domandarsi "perché faccio queste cose? Servono a qualcosa? È meglio reprimerle?"; parli dei pregiudizi degli altri che forse senti tuoi... vuoi capire i tuoi feticismi per poterti sentire in pace, per poter dire "ok, le cose stanno così per questo motivo, e non c'è nulla di sbagliato"? Ho capito bene? No, perché io sperimento una cosa simile a volte. Nemmeno io ho capito come mai abbia i miei feticismi. Una delle cose che mi eccita è vedere una donna legata e imbavagliata, e non so dire perché...di certo, come te, mi chiedo come mai... a volte mi sento pure in colpa: vedendo una donna legata in tv penso "perché questa cosa mi eccita? Povera donna, è stata rapita, non può muoversi né parlare, è terrorizzata, le stanno facendo del male... Perché mi eccita vederla soffrire?"... non lo so. Ma una cosa la so: se quella situazione fosse reale, se avvenisse davanti ai miei occhi, se quella persona stesse davvero soffrendo, di certo eccitarmi sarebbe fuori dalla lista di tutte le reazioni che potrei avere. Se lego ed imbavaglio una donna e lei fa finta di essere spaventata, e recita bene, posso eccitarmi, ma perché in fondo so che lei si sta divertendo ed è consenziente. Resta il fatto che quegli occhi spalancati, impauriti, e i gemiti attraverso il bavaglio mi eccitino... come me lo spiego io? Non me lo spiego. So solo che le stesse cose in una situazione reale m scatenerebbero tutt'altre reazioni, e questo riesce a mettermi in pace la coscienza, a non farmi sentire un maniaco torturatore. Ma se non lo sono, perché mi piacciono queste cose? XD e via così in un circolo infinito. Ma alla fine l'importante è divertirsi insieme e rispettare gli altri, senza fare male a nessuno o metterlo a disagio, in alcun modo... tutto il resto è secondario, anche se importante. Forse avrò detto delle stupidaggini, ma in fin dei conti pensando così, la mia sessualità mi viene voglia di viverla, non di reprimerla. -
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Io son lì.. -
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Speriamo che calino!! Martedì ho lavorato sotto al sole tutta la mattina fino alle 3 e mezzo...devastante. -
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Ok! Spero di riuscire a rimanere un po', perché se il giorno dopo dovessi lavorare mi sveglierò presto!xD -
.CITAZIONEperché i maschi sono competitivi e "devi" procacciarti la fessura altrimenti non sei nessuno, eccetera.
Questa è una delle tante motivazioni che mi spingono a non voler essere maschio, ma solo uomo.
A parte questo, la sessualità alternativa può essere sia un dono che una palla al piede, ma molto dipende da noi stessi. L'opzione di fare da soli non è affatto deprecabile, ma sappi che non è una scelta a cui dover poi essere eternamente fedeli: se ci si pone nel modo giusto, magari che so, cercando occasioni in cui conoscere persone nuove, la persona compatibile può sempre arrivare.
Rispondendo ad Andrea: uao, non avevo idea che esistesse una cosa del genere, mi sono appena letto 2 cose alla svelta.
Io più che altro mi riferivo a tutte quelle persone che si stupiscono perché c'è gente come me che a 24 anni ha avuto solo una breve relazione in vita sua, o non ne ha avute affatto; mi riferivo a tutte quelle persone che quindi ignorano la miriade di variabili che possono far parte dell'equazione... i mille motivi che possono portare un individuo a non avere un compagno/a. Alcuni possono pure essere gli stessi sostenuti dagli incel, ad esempio il fatto che sia il "maschio" (con tutti i significati che questa parola può avere dentro, nella nostra società) ad andare per la maggiore. E se sei uomo ma non vuoi essere maschio, beh... potresti dover aspettare. Io l'ho già messo in conto. -
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Prima di tutto ti ringrazio per i complimenti😊 CITAZIONEGuarda di base a mio parere è proprio così, più sembri soddisfare "gli istinti bassi2 e quindi attirare anche solo ipoteticamente il numero maggiore di femmine, appari come uno potenzialmente valido, riuscito, inserito, e questo di conseguenza condiziona anche l'utenza femminile di conseguenza ( c'è da dire che viceversa, se è vero che per la donna è molto più semplice attirare l'attenzione, è anche vero che chi è più corteggiata è più ambita, e questo a prescindere da quanto faccia sesso )
Vero, purtroppo. Poi volevo dire che secondo me il successo presso la società, il gruppo, per entrambi i sessi è più legato ad estetica, e nel maschio all'atteggiamento dominante, stronzo, cazzone. Gli altri principi che hai nominato, come attrarsi per aspetti artistici, conoscitivi, sicuramente possono essere alla base di una relazione, ma il punto è che spesso sembra non importare che la tua relazione sia profonda, ma quante tu ne abbia avute. Poi magari questo atteggiamento che sto criticando non è tipico di tutti, ma certamente esiste ed è diffuso.
Inoltre, so che è normale e giusto parlare di sesso da giovanissimi, ma a me certi atteggiamenti grezzi, da finti esperti, figli di un istinto animale malcelato, hanno sempre infastidito... certi ragazzini mi sembravano praticamente cavernicoli, per non dire peggio.CITAZIONEbanalità, siamo esseri unici e irripetibili, nel bene e nel male ognuno di noi è com'è.
se non si è capiti dai più poco male, io credo che se c'è un sentimento nobile alla base, un buon modo di porsi, le persone si conosceranno tra di loro per come si debbano consocere
He, lo so, bisognerebbe spiegarlo a chi si stupisce che alcuni non abbiano mai avuto relazioni. -
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Stavo pensando a come la masturbazione venga percepita nella nostra società, e vorrei condividere 2 considerazioni.
Le persone molto religiose la giudicano un atto peccaminoso, un lasciarsi andare ai piaceri effimeri della carne. Nella maggior parte dei casi però la percezione è un'altra.
Ad esempio da ragazzini per alcuni (maschi) addirittura è quasi un vanto, sempre a parlare di sesso, figa, sperma e affini; si atteggiano a grandi esperti, parlano di certi argomenti per sentirsi grandi, magari però senza neanche sapere come faccia il pene ad inturgidirsi.
Altri più riservati preferiscono non parlarne, ma in entrambi i casi, arrivati intorno ai 18-20 anni, diventa motivo di imbarazzo, una cosa da sfigati. Ormai siamo grandi, no? Se ci seghiamo davanti ai porno, vuol dire che non riusciamo ad avere una ragazza, quindi siamo sfigati. E quindi non ci si masturba più, o lo si fa vedendolo in un'ottica di imbarazzo. Sicuramente ve ne sarete accorti, e avrete pure sentito qualcuno fare queste affermazioni.
Come si è arrivati a pensare questo? Che sia in parte responsabilità della nostra cultura di stampo cattolico? O più che altro della costante preoccupazione, tipica del nostro tempo, di voler sempre apparire bene agli altri, di voler nascondere ciò che si è in favore di ciò che gli altri si aspettano?
Insomma, pochi sono quelli che la vivono senza vergogna, considerandola parte integrante e fondamentale della sessualità di ogni persona.
E pensare che in Grecia nell'antichità era considerata cosa normalissima...
Riguardo la verginità, anche qui l'ignoranza regna: vergine=sfigato/a che, nella folle corsa alla spasmodica ricerca di un partner che ci caratterizza, rimane indietro, per tutta una serie di motivi quali timidezza, paura del sesso, asessualità, e chissà che altro. Emerge l'eco della nostra essenza animalesca qui, secondo me: in uno stato di natura, chi non riesce a trasmettere i propri geni è un individuo debole, secondo i principi della selezione naturale, e come tale viene scartato, allontanato, mal considerato. Non si tiene conto delle difficoltà che può avere una persona a trovare un compagno o compagna, dei vari modi che si hanno di vivere la propria sessualità, ma si dà per scontato che chi è vergine sia un disadattato. "Ma come, sei vergine? Possibile? Ma proprio mai? Nemmeno baciato? Nemmeno questo, quello...?". Poi magari vai a vedere come vivono loro la sessualità, che dai discorsi che fanno pare sia fondamentale, ed ecco che: "mah, che devo dire...a me piace la fica"...ah, uao. Molto profondo, complimenti.
Bah, scusate lo sfogo! Voi che ne pensate, avete qualcosa da dire in proposito? Esperienze personali, considerazioni...?
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