MyFetishroom ! Femdom, BDSM, Crime, Smother, Nylon Encasement, Fetish Kinky e Bizzare

Posts written by 3Corde

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    Ho letto una intervista all'attrice Kate Beckinsale un paio di giorni fa. Riguardava una serie TV dove il o la protagonista era uma persona molto danneggiata dai genitori. L'attrice diceva, forse è meglio un genitore negativo al 100%. Perché nella maggior parte dei casi non li puoi odiare per le cose cattive, visto che.ci sono in mezzo anche le positive.

    Dall'influenza della famiglia di provenienza non se ne esce.
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    Senza entrare nel mio caso personale, credo che una famiglia dove non c'è affetto e guida, o se c'è è distorto, siano un pessimo viatico per la vita, e i danni che subisci nella tua formazione non li rimedi nel tempo perché te li porti dentro. Sempre che cure come la psicanalisi facciano miracoli su di te. Quanto alle nuove generazioni penso che il permissivismo di molti genitori sconfini nel menefreghismo, ma forse le mie sono generalizzazioni eccessive.
    Il punto non è, credo, la severità o la permissività, o meglio lo è solo fino a un certo punto, la cosa importante, forse quella che conta di più, è che ai genitori gliene fregare qualcosa di te. Con la società di oggi, spesso non avviene.
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    CITAZIONE (Taurinorum @ 16/9/2018, 19:51) 
    Ciao a tutti , non arrabbiatevi se scrivo qui che non è il forum in cui si è tristi o depressi .
    Parlo di malinconia dei bei tempi andati , ormai arrivato ad una età matura già da un po' mi soffermo molte volte a pensare al passato e a cosa sarebbe potuto essere ....... Premetto che da circa due anni combatto contro una certa malattia e forse questo stato di salute purtroppo non più ottimale mi fa vedere una realtà distorta , una realtà in cui sembra andare tutto per il verso storto . Non riesco neanche più a provare quei piaceri che una volta erano apprezzati anche se fugaci ....

    Penso che tu sia in una posizione molto comune. Salute ed età chiudono il ns orizzonte futuro e quindi aprono la strada alla malinconia.
    Considerazione 1: è normale, non peggiorare le cose rimuginando.
    N. 2: se è un problema di salute a toglierti le ultime passioni e piaceri è una cosa triste, ma se te li togli perché non te la senti più è un errore da correggere. Godi quello che puoi finché puoi.
    N. 3: il sapore della nostalgia non è poi così cattivo.


    Sto invecchiando anche io e non ho una risposta alle tue preoccupazioni.
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 5/9/2018, 08:32) 
    ma se se realmente ci fosse modo di resettare queste pulsioni anche il rimpianto verrebbe meno

    Non ci avevo pensato, ma è vero. Quale rimpianto avrei, non sentendole più? Nessuno.
    Quindi direi decisamente sì... se potessi, ne farei a meno.
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 1/9/2018, 09:24) 
    Arrivati ad un certo punto la vera domanda è a mio parere, questa condizione è problematica o no ? se si potesse scegliere si preferirebbe una sessualità più tradizionale o no ? e a patto che una poi voglia realmente cambiare, è realmente possibile cambiare pulsioni radicate appunto fin da tenera età, a mio parere no,

    Si può cambiare? Mi sembra generalmente accettato che non si può, per gli psicanalisti SM e omosessualità hanno "prognosi infausta" qualsiasi cosa dicano le cliniche cristiane per guarire i gay (che fanno fulcro se mai sul senso di colpa e sull'auto-repressione).

    Quanto al teorico "cambieresti se potessi?" ricordo un thread abbastanza recente in cui alcuni, tra cui io, avevano "maledetto" le proprie pulsioni in quanto ostacolo a una vita piena e serena.

    Perciò per me la risposta è sì, se potessi tornare indietro e spegnere le mie pulsioni "altre" premendo un pulsante certamente lo farei. Non senza qualche rimpianto.
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 30/8/2018, 09:41) 
    .... chiaramente non è un'opinione, la psicanalisi sul feticismo fonda le tesi del feticismo su questo fattore principalmente. Anche se per la maggior parte delle persone non credo sia così facile identificare con chiarezza l'evento, o la serie di eventi o anche il clima stesso che lo portano ad essere in un modo piuttosto che un altro, sulla questione D/s io propendo da sempre a pensare che raramente non vi sia una componente switch, che non significa per forza che un master diventi sub o viceversa a periodo o momenti alternati, ma che onnipotenza e disprezzo spesso coabitano e si possono esprimere in modalità differenti, a volte su fronti differenti, ma a volte no.

    Circa il fatto che Dom e sub siano due lati della stessa moneta s'è spesso parlato, ho trovato soltanto un libro (peraltro a mio parere una minchiata) che sosteneva si trattasse di due pulsioni non correlate (il titolo del libro è: Il Freddo e il Crudele).
    D'altra parte oggi la psicanalisi e le sue interpretazioni sono molto sotto attacco, anche perché la psicanalisi sembra aver perso le sue virtù terapeutiche, se pure ne aveva avute una volta.
    Però, sebbene a volte mi chieda se certe deduzioni psicanalitiche non siano in realtà semplici spiegazioni a posteriori, se non uso quel modello per orientarmi davvero non saprei cosa fare per capire qualcosa sulle pulsioni sessuali.
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    CITAZIONE (specialtiny91 @ 29/8/2018, 02:31) 
    non so voi ma io mi interrogo tutti i giorni sul perché della mia sessualità.
    non perché mi dia frustrazione , anzi riempie la vita secondo me.
    Ma l'idea di continuare a vivere e ripetere "compulsivamente " come se stessi facendo dei rituali che non capisco cioè gli atti della mia sessualità mi porta sempre a chiedermi, perché lo faccio?
    è un perché che mi chiedo in continuazione, soprattutto dopo aver compiuto l'orgasmo.
    molte volte cerco di trarre delle conclusioni logiche pensando alla mia vita in generale, a come la sento, o alle mie esperienze infantili. ma alla fine finisce sempre che non ho prove per dimostrare le mie ipotesi e quindi ripartono le domande.

    forse problemi del genere me li faccio io in particolare in questo modo per via della mia indole; tuttavia mi piacerebbe sapere o almendo avere un idea di come affrontate la comprensione della sessualità, se avete una vostra idea particolare sulla vostra esperienza o anche sulla sessualità in generale, o se non vi ponete il problema e la vivete e basta.

    La sessualità "normale" non c'è alcun bisogno di capirla, ammesso che ci sia gente normale in giro. Se leggi i libri degli analisti, perfino il rapporto orale è una perversione. Ma in generale il sesso "vanilla" è un istinto naturale e non ha bisogno di spiegazioni.

    Per quanto riguarda la sessualità "alternativa," questa cosa dei rituali è molto frequente, è un ripetere ossessivo della propria fissazione su qualcosa di particolare. Poi può anche capitare che uno si interessi a tantissime cose, cercando di capire il feticcio che vi sta dietro. A volte mi sono eccitato guardando i video di Annette Schwarz che si fa pisciare in bocca (schifo!), ma non è proprio il mio genere, di solito. Altre cose non le capisco e non le capirò mai, tipo la gente che si spalma crema, torte e altro cibo addosso. Ma in genere uno ha quelle due o tre cose che gli piacciono, e sono sempre quelle.

    Tra i vari libri che ho letto e digerito sull'argomento, ce n'è alcuni secondo i quali il "pervertito" semplicemente ripete qualcosa che in giovane età gli è successo.
    Sappiano quindi le mamme che vestendo un maschietto con i vestiti dismessi della sorella più grande, è facilissimo che questo se ne renda conto e che ne sia influenzato, un bel giorno potrebbe diventare travestito, transgender, eccetera.

    Oltre all'influenza dell'ambiente, esiste anche la predisposizione genetica che fa la propria parte e in alcuni casi esistono prove abbastanza convincenti (gay).

    Un uomo che si fa umiliare e picchiare dalle mistress probabilmente reinterpreta qualcosa che è successo con una madre particolarmente severa e frustrante. Ma il masochista potrebbe anche diventare sadico, se la figura paterna (che di solito il maschietto vede assai male, visto che il padre è "il rivale" che "si tromba" la madre, ed è forte e minaccioso) riesce a generare una volontà di identificazione.
    Allora (forse questo è quello che ha fatto gioco sulla mia mente?) uno può avere una sensazione di rabbiosa rivalsa nei confronti del sesso femminile.

    Io credo che se uno si fa un rewind della propria vita e ripensa al rapporto coi genitori nei primi anni, avendo il coraggio di ricordare le sensazioni e situazioni spiacevoli (rimosse), può arrivare a farsi più o meno un'idea di come la sua sessualità si sia formata.

    Scrivo queste righe molto tardi, spero si capisca cosa intendo.
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    Nonostante la mia provenienza metropolitana, nella mia esperienza la masturbazione è stata in gioventù un ripiego disprezzato. Perché era peccato (e ancora ci credevo, all'inizio), perché i maschi sono competitivi e "devi" procacciarti la fessura altrimenti non sei nessuno, eccetera.

    Se poi la tua sessualità è "alternativa" e solo certe cose ti eccitano veramente (ovvero: la scopata "normale" magari la fai ma devi pensare ad altro per riuscire a farla) anche quando arrivi alla tanto agognata fessura possono esserci delle delusioni.

    Dopo qualche esperienza non fortunata mi si poneva la scelta di cercare una donna che fosse compatibile (l'ago nel pagliaio) o fare il puttaniere (per dimostrare cosa a chi, però? perché certe cose è difficile che le puttane le facciano...) o fare da soli, elaborando le proprie fantasie.

    Alla fine la terza opzione non è necessariamente la peggiore.
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 30/7/2018, 10:12) 
    mi ha sempre comunque stranito quanto i maschi comunque in generale identifichino la loro identità sessuale con anche quella personale, questa associazione nelle donne è decisamente meno evidente

    Per quanto possa sembrare buffo o ridicolo, credo proprio che sia così. Essere in grado di f**tere, avercelo funzionante, è per la maggior parte dei maschi essere completi. Non per niente l'esistenza degli eunuchi veniva sempre considerata ben triste...
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    Io credo che i "cattivi" uomini non siano molto curati nei video che mi capitano, quasi mai degli uomini decisi e gradevoli, anzi spesso ci sono dei ciffoni bruttissimi, quindi alla fine tanto vale che la scena sia fra donne...
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    Concordo con Soldier of Fortune perché strangolamento, morte e post-mortem non sono molto di mio gusto, però bel video, bella biancheria, bella donna. Anche l'attore maschio non era male (non mi piacciono gli uomini, intendo nel senso che non era uno di quei bufali da 2 quintali che spesso vedi nei video prodotti dagli americani...)
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    CITAZIONE (Taurinorum @ 10/9/2017, 21:23) 
    Per non se ne esce fuori , e la depressione alla fine prende il sopravvento . Era meglio essere "normali" come dice 3Corde ...

    Uhm...
    Io ho detto le cose come stanno ma non volevo fare un inno alla depressione, perciò cercherò di scrivere anche qualcosa di positivo, anche se da quel punto di vista sono arrugginito.

    Premessa: non è facile capire e mettere in pratica queste cose da giovani, ma con il tempo ci si può riuscire.

    La felicità che ci propina l'opinione comune non deve essere necessariamente la tua. Se parti da una consapevolezza di quella che è la tua situazione e quelle che sono le tue carta da giocare, puoi forse costruirti un mondo in cui godi di quello che puoi godere senza farti aspettative su quello che è difficile o impossibile da ottenere. Cercando di capire gli altri e te stesso.
    Non sto dicendo di essere rinunciatari, ma di comprendere che certe cose non sono per te, o non le otterrai facilmente pertanto non devi dannarti se non ce la fai. C'è chi deve campare tutta la vita sulla sedia a rotelle. Paragone del cazzo, perché quel tale almeno ha la compassione e la solidarietà del prossimo, e tu no. Ma in un certo senso è la stessa cosa: lui può scegliere di farsi distruggere da questa sfiga che gli è capitata, o di prendere dalla vita quello che gli resta possibile, anche se non sarà una vita perfetta.
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    CITAZIONE (Nico_FB @ 10/9/2017, 01:48) 
    Pnsate sia possibile risolvere del tutto il problema?

    Io credo di no. Pensavo che la depressione non fosse roba per me, e invece l'ho avuta, ho perso degli amici, soprattutto la mia vita di relazione si è inaridita per via delle mie pulsioni "sbagliate" (o come le si vuol definire).

    Da una parte quello che sei sessualmente ti definisce parecchio, ed è difficile immaginarsi diversi, dall'altra sono convinto che se fossi stato "normale" (o quasi...) le cose mi sarebbero andate meglio in generale e forse avrei avuto un rapporto di coppia e una famiglia, cose che nella vita reale ho avuto dubbi nel cercare, e che in un modo o nell'altro non ho trovato, ma che almeno a una parte di me mancano.

    Poi ci sono anche quelli che dicono di avere una vita stupenda e di vivere le loro pulsioni senza il minimo problema. Non so se crederci, comunque beati loro.
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    CITAZIONE (Gisy Scerman @ 25/8/2017, 02:24) 
    io non concordo del tutto con 3 corde, bisogna capire chi è l'altro con cui ci si interfaccia, a mio parere se la pulsione è forte, e il rapporto è di natura sentimentale la cosa va detta e chiarita, sennò si andrà incontro a insofferenza e malcontenti; diverso è l'idea di confidarsi con amici, o peggio parenti .....

    Per chiarirmi, io pensavo che del secondo caso in questo thread si parlasse... Ovviamente nel primo caso, ovvero una relazione sentimentale, il dilemma è pesante ma va risolto.

    Primo pensiero: se mi rivelo rischio di perdere la persona più importante di tutte (se non mi capisce).
    Ma anche: se non mi rivelo vivo poi una vita di falsità e insoddisfazione. Quanto meno di falsità, ammesso che magari la soddisfazione rimanga nelle fantasie, o in rapporti collaterali (io non riesco a immaginarlo, ma chissà).

    Caso mai mi ricapitasse di aprire una relazione con una donna penso però che chiarirei cosa mi piace subito. Se vengo respinto come pazzo furioso ho evitato di perdere tempo e di farne perdere.
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    CITAZIONE (Taurinorum @ 24/8/2017, 11:52) 
    Il mio discorso è riferito appunto a quanti mi chiedono che fantasie ho , non parto mai di spontanea volontà a raccontare i miei gusti fetisch a meno che non sappia che il mio interlocutore sia in grado di capirmi e non di giudicarmi , ma anche in questi casi il sorriso di scherno compare sui loro volti . Quindi il consiglio è quello di stare sempre zitti e di vivere questa passione in silenzio ? Forse siamo ancora troppo indietro culturalmente ? Oppure come dici tu carichiamo un fardello troppo grande su chi pensavamo ci capisse o fosse amica/o .....

    Quindi può capitare che l'interlocutore "sembri in grado" di capire e tollerare ma poi... queste cose causano reazioni forti. Non è facile prevedere. Io non consiglio di stare sempe zitti ma mi "aprirei" più facilmente con una persona di cui mi importa fino a un certo punto che con una che non voglio perdere.

    E credo che chi ha qualche possibilità vera di capire e non giudicare (dico possibilità e non certezza) è, in fondo, solo chi ha/fa qualche cosa di "segreto" anche lui/lei.
72 replies since 23/9/2012
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